F1 | Ferrari mangiata dalla strategia: non si può perdere a Monaco con due macchine in prima fila

A Maranello devono ancora fare degli step per essere al livello della perfetta Red Bull

F1 | Ferrari mangiata dalla strategia: non si può perdere a Monaco con due macchine in prima fila

da Montecarlo, Monaco

Quanto accaduto questo pomeriggio nel caotico Gran Premio di Monaco resterà nella storia di questo mondiale (almeno). La Ferrari, partita in prima fila con Leclerc in pole position e con al fianco Carlos Sainz è riuscita nell’ardua impresa di non vincere nel Principato, piazzando soltanto il pilota spagnolo in seconda posizione nel sandwich delle due Red Bull. La squadra austriaca è stata superiore in tutto fuori dalla pista, visto che la F1-75 aveva un vantaggio prestazionale non indifferente, quantomeno di mezzo secondo al giro rispetto alla RB18.

Un abisso che però non ha portato a nulla. Le condizioni di pioggia non hanno certamente favorito i ragazzi di Maranello, i quali avrebbero preferito un pomeriggio più tranquillo, ma è in questi casi che si dimostra di poter ambire o meno al mondiale. Diciamocela tutta, Leclerc quarto a Monaco pur essendo partito dalla pole position è francamente incredibile: Charles è apparso molto deluso e arrabbiato nella mix zone dopo questo estenuante pomeriggio, e pur fidandosi al 100% del team si è reso subito conto che qualcosa nelle strategie non stesse funzionando a dovere.

Prima di tutto la mancanza di reattività dopo la prima sosta di Perez: a che pro aspettare due giri prima di fermare Leclerc? E soprattutto, perché non è stato usato un pugno duro nei confronti di Sainz quando è stato chiamato ai box? E’ chiaro che, singolarmente parlando, aspettare che la pista si asciugasse del tutto per passare direttamente dalle full wet alle slick poteva anche essere una buona soluzione, ma una volta che la Red Bull ha deciso di far rientrare Checo non puoi non coprirti immediatamente almeno con uno dei due piloti, che poi sia il primo o secondo fa poca differenza (la gerarchia l’abbiamo messa noi, ma insomma è oggi chiara più che mai, ndr), l’importante è non dare agli avversari l’unica chance di vittoria, prontamente sfruttata a dovere, anche perché Perez ha avuto il tempo di scaldare le gomme intermedie e sparare un tempo incredibile che lo ha messo davanti a Leclerc, a quel punto ai box con almeno un giro di ritardo.

L’altro obiettivo degli anglo/austriaci, a questo punto era quello di mettere Verstappen davanti al monegasco. Qui in questo caso prontissimi gli uomini Red Bull, bravissimi a reagire al secondo pit stop di Leclerc dopo l’ennesimo disastro del muretto Ferrari: doppio pit stop che ha fatto perdere tempo prezioso a Charles, e una confusione gigantesca con quel “Stay out” ripetuto a più non posso appena due secondi dopo la chiamata ai box, quando ormai era troppo tardi. Gesto di stizza e team radio furioso del monegasco, il quale aveva capito che la gara sarebbe stata persa.

Una delusione cocente e che mette in chiaro una cosa: la Ferrari ha costruito una macchina molto forte e dispone di uno dei talenti più cristallini di questa era, ma a livello di squadra, tutta, c’è ancora tantissimo lavoro da fare. Gli errori, specialmente strategici non mancano ormai da diversi anni, ma fino a quando si lottava per posizioni meno nobili potevano anche passare in secondo piano. Sulla carta sembrava molto conservativo anche l’utilizzo delle gomme hard dopo la bandiera rossa, a quel punto avrebbero anche potuto tentare la media per cercare l’attacco, viste anche le indicazioni date da Pirelli con l’utilizzo della hard con temperature dell’asfalto così basse.

Alla fine molto probabilmente non sarebbe cambiato nulla, quindi classifichiamo questo episodio come non determinante, ma resta l’amaro in bocca per non aver sfruttato a dovere una prima fila tutta Ferrari, a Montecarlo, e dalla quale sono stati ricavati soltanto un secondo e un quarto posto, tra l’altro nella combinazione perfetta per Red Bull e soprattutto Verstappen, visto che sul podio è andato quello che a tutti gli effetti è il secondo pilota di questa stagione rossa, ossia Carlos Sainz, mentre chi si gioca il titolo mondiale ha concluso alle spalle del diretto avversario, perdendo punti preziosi per la quarta gara consecutiva.

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