F1 | Ferrari, è finita con Mattia Binotto: pronto Frederic Vasseur

Clamorosa bomba de La Gazzetta dello Sport: il team principal paga una gestione fallimentare

F1 | Ferrari, è finita con Mattia Binotto: pronto Frederic Vasseur

Una clamorosa bomba lanciata questo pomeriggio da La Gazzetta dello Sport scuote il mondo della Formula 1. Mattia Binotto non sarà più il team principal della Ferrari. Il 2022 partito sotto i migliori auspici si è rivelato essere fallimentare, specialmente dopo le parole dei mesi che hanno preceduto l’inizio del mondiale, quando si parlava di una stagione vincente e nella quale si puntava al titolo. Niente di tutto questo, e una squadra in piena deriva con una marea di errori tecnici, strategici e gestionali. Non poteva finire diversamente, e stando a quanto riportato dalla Rosea quest’oggi, il presidente John Elkann pensava già da un po’ all’avvicendamento, che dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime settimane.

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Frederic Vasseur, 54 anni, candidato numero 1 al muretto della Ferrari (foto XPB)

Il posto di Mattia Binotto sarà preso con ogni probabilità da Frederic Vasseur, attuale team principal dell’Alfa Romeo e amministratore delegato del gruppo Sauber. Un uomo di corse a capo della Scuderia per eccellenza in Formula 1, un giusto mix e che potrebbe rilanciare la Ferrari dopo anni davvero bui. Binotto, entrato nel 2019 a capo della Gestione Sportiva ha letteralmente fallito sotto tutti i punti di vista, e questo avvicendamento non poteva che arrivare dopo l’ennesima annata deludente per la Rossa. Già nella giornata di ieri vi avevamo riportato delle indiscrezioni in merito al futuro di Binotto, ma adesso la faccenda sembra essersi delineata.

Il 2022 ha fatto anche vedere come un talento puro come Charles Leclerc debba necessariamente essere messo al centro di un progetto per poterlo definire vincente, e il pilota monegasco è stato spesso frenato proprio dalla Scuderia, vedi Silverstone e Montecarlo, gare ampiamente alla portata e che hanno portato con scelte strategiche aberranti ma sempre difese da Binotto e compagnia a favorire Carlos Sainz, pilota scelto personalmente dall’attuale team principal e messo sempre nelle condizioni di duellare con il compagno di squadra anche quando non ce n’era bisogno per le sorti di un campionato che sarebbe comunque andato a Verstappen e alla Red Bull, visto che da metà stagione in poi la squadra di Milton Keynes ha fatto un lavoro straordinario sulla vettura, al contrario di quanto accaduto a Maranello.

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