F1 | Ferrari, Binotto: “Seb è il terzo pilota più vincente della nostra storia”
"Basta questo per capire quanto ci abbia dato in sei anni", ha aggiunto
L’ultima gara di questa tormentata stagione non poteva certo finire diversamente per la Ferrari, che ad Abu Dhabi ha chiuso in tredicesima e quattordicesima posizione con Leclerc davanti a Vettel. C’è poco da dire: ennesima uscita a vuoto della SF1000, una delle peggiori vetture mai costruite a Maranello, che speriamo possa essere succeduta da una macchina che, per grandi linee, sarà come questa, tranne che per qualche area importante, motore su tutti, ma che sia almeno in grado di lottare costantemente per il podio, cosa che la Ferrari non può e non deve permettersi di mancare per così tanto tempo.
“C’è poco da dire, purtroppo, sulla gara di oggi: la conclusione deludente di una stagione deludente – ha detto Mattia Binotto, team principal della Rossa. Dobbiamo voltare pagina e pensare al futuro, senza dimenticare quello che abbiamo imparato in questi mesi molto duri e difficili. Dobbiamo risalire la china, lavorando senza sosta sulla vettura del prossimo anno per recuperare il deficit di prestazione che ci separa dai migliori. Oggi è stato comunque un giorno speciale perché per l’ultima volta Sebastian ha corso per i nostri colori. È il terzo pilota della Ferrari più vincente nella nostra storia in Formula 1: solo Michael Schumacher e Niki Lauda hanno fatto meglio di lui. Basta questa statistica per definire quale sia l’impronta che ha dato nei suoi sei anni con noi. Sebastian era arrivato a Maranello con tante speranze ed era stato accolto con molta attesa: ci lasciamo con molte gioie in archivio ma anche con qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Un peccato, ma fa parte della vita, di quella di un pilota e di una squadra. Quello che è certo è che anche se dall’anno prossimo sarà un avversario in pista lui resterà per sempre parte della famiglia Ferrari”.
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