F1 | Ferrari, Binotto invita alla calma: “Siamo degli outsider, non i favoriti”
"Per vedere il pieno potenziale delle vetture ci vorranno almeno dalle quattro alle cinque gare", ha detto il TP di Maranello
Con la giornata odierna si concluderà la prima sessioni di test pre-stagionali che ha visto squadre e piloti scendere in pista a Barcellona dove stanno avendo un primo approccio con le nuove monoposto, figlie delle modifiche regolamentari. La Ferrari finora ha disputato in generale una buona sessione, dove non sono stati riscontrati problemi di affidabilità sulla F1-75 permettendo così a Charles Leclerc e a Carlos Sainz di girare senza problemi.
Mattia Binotto, tracciando un primo bilancio dei test spagnoli, ha ammesso come sia prematuro giudicare quanto viene evidenziato ora dalla pista sottolineando inoltre che la Ferrari non è assolutamente la favorita ma solo un’outsider. Inoltre il TP della Rossa ha detto che ci vorranno alcuni gare prima di capire le prestazioni delle vetture e i rispettivi rapporti di forza.
“Penso che sia molto presto – ha dichiarato Binotto nella press conference di Barcellona, citato da Formula1.com – È sempre bello avere una buona costanza durante le prove, perché è il tempo per conoscere queste nuove vetture. Quando fai molti giri, stai sicuramente raccogliendo dati. Per quanto riguarda il ritmo, è molto presto per dare giudizi. Quello che vedo è che siamo tutti molto vicini, che era uno degli obiettivi del nuovo regolamento”.
Binotto, completando la propria disamina, ha poi aggiunto: “Per noi come Ferrari era importante concentrare l’attenzione e la priorità sul 2022. Abbiamo sempre detto che era un’opportunità. Ora siamo in pista, stiamo cercando di capire la macchina. Come possiamo trarne vantaggio, penso che solo i prossimi mesi, non i prossimi giorni, ce lo diranno. Per vedere il pieno potenziale delle vetture ci vorranno almeno dalle quattro alle cinque gare perché c’è ancora tanto da imparare, da adattare, da affrontare. Aspettiamo e vediamo. Onestamente, non siamo la squadra più forte. Siamo ancora gli outsider e non i favoriti”.
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