F1 | Disastro Mercedes a Silverstone: un solo punto e strategie senza senso

Russell decimo al traguardo: ritiro per Antonelli, tamponato da Hadjar

F1 | Disastro Mercedes a Silverstone: un solo punto e strategie senza senso

Il Gran Premio di Gran Bretagna si è rivelato complesso per la Mercedes, uscita dalla domenica di Silverstone con un solo punto in classifica e una gara condizionata da scelte strategiche disastrose in condizioni meteo variabili. George Russell ha chiuso in decima posizione dopo una corsa segnata da una serie di decisioni tattiche che non hanno prodotto i risultati sperati. Kimi Antonelli, penalizzato anch’egli da un’errata valutazione del muretto, è stato costretto al ritiro in seguito a un contatto con Hadjar alla curva Copse.

Montare le gomme hard appena prima di un acquazzone e con la pista ancora umida è obiettivamente senza senso, e infatti ne hanno risentito i due piloti. È stato uno dei weekend più complicati della storia recente per le Frecce d’Argento.

Le parole di George Russell a fine gara descrivono un quadro chiaro: “È sempre difficile fare le scelte giuste in condizioni come quelle odierne, ma purtroppo non ci siamo riusciti. Abbiamo optato per le gomme dure dopo il giro di formazione, contando su una finestra di circa 25 minuti di pista asciutta. Purtroppo, è intervenuta una lunga Virtual Safety Car, che ci ha impedito di sfruttare al meglio quella fase. Quando abbiamo potuto spingere, eravamo tra i più veloci in pista, ma il tempo per recuperare era ormai limitato”.

Il britannico ha poi spiegato un secondo passaggio critico della sua gara: “Abbiamo anticipato il rientro per montare le slick, nuovamente con gomme dure, ma non siamo riusciti a mandarle in temperatura nel modo giusto. Sono finito in testacoda e ho perso terreno. Alla fine abbiamo comunque portato a casa un punto, ma non è certo il risultato che speravo nella mia gara di casa”.

Anche Kimi Antonelli ha vissuto un pomeriggio complicato. Il giovane italiano ha visto la sua gara compromessa già nelle fasi iniziali da una scelta analoga a quella del compagno di squadra: “È stata una giornata difficile. Nei primi giri non ero sicuro se fermarmi per montare le Hard, ma abbiamo fatto quella scelta. Subito dopo è entrata la Virtual Safety Car e non sono riuscito a portare temperatura nelle gomme. Quando la corsa è ripresa, non avevo grip e non ho potuto sfruttare il potenziale della vettura”.

La pioggia, arrivata poco dopo, ha reso il tracciato particolarmente insidioso: “Con l’arrivo della pioggia le condizioni si sono fatte davvero complicate. Anche dopo il rientro della Safety Car c’era molta acqua in pista e la visibilità era ridotta. È stato lì che Hadjar mi ha colpito: penso che sia stato colto di sorpresa, ma è stato un vero peccato. Ho provato a rimanere in pista, ma i danni al diffusore erano troppo gravi e ci siamo dovuti ritirare”.

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