F1 | Arnoux: “Norris è più sotto pressione di Verstappen”

F1 | Arnoux: “Norris è più sotto pressione di Verstappen”

Siamo a due gare dal termine del Mondiale 2025 di Formula 1 (tre considerando la Sprint Race in Qatar) e il Mondiale è ancora apertissimo. Solo 24 punti infatti, separano Max Verstappen e Oscar Piastri da Lando Norris. Secondo l ex pilota Ferrari, René Arnoux, la corsa al titolo  è tutt’ altro che chiusa. Nonostante il gap di 24 punti che separa Max Verstappen da Lando Norris, il francese è convinto che il quattro volte campione del mondo resti una minaccia concreta nelle ultime due gare stagionali.

Parlando a “La Gazzetta dello Sport”, Arnoux ha spiegato che solo un pilota con il talento e la costanza di Verstappen può tentare un recupero del genere.

“Se qualcuno può riuscirci, è lui. In questa Formula 1 la differenza è di pochi decimi, ed è lì che lui fa la differenza. Ha una costanza incredibile e una capacità di migliorare durante il weekend, anche quando le cose sembrano iniziare male. E sotto la pioggia è l’unico capace di vincere dall’ultimo posto. Max ha anche qualcosa che non va sottovalutato, è incredibilmente fortunato. E in una situazione come la sua, avere un po’ di fortuna è fondamentale”

Arnoux crede che la pressione sia interamente sulle spalle di Norris.

“Norris sarà sotto più pressione di Verstappen. Max farà di tutto per vincere sapendo di non avere nulla da perdere. Norris deve pensare a non rivelare nulla, evitare gli errori sarà ancora più importante per lui”.

Il francese ha sottolineato poi l’importanza della partnership di Verstappen con Red Bull, un fattore decisivo:

“Quando Christian Horner se n’è andato e alcune dinamiche interne sono state sistemate, il team è tornato a lavorare nel modo giusto. Si percepisce che Verstappen è più sicuro di sé e calmo. E ha l’esperienza, a differenza di Norris e Piastri, ha già vinto titoli con la sua squadra”.

Arnoux, tuttavia, non crede che McLaren abbia commesso un errore lasciando correre liberamente i suoi piloti.

“Se avessero fatto diversamente, avrebbero compromesso le prestazioni di un pilota fin dall’inizio. In F1 non puoi chiedere aiuto al compagno di squadra, è innaturale”.

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