F1 | Motori 2026, FIA nel caos: Mercedes non regolare può correre? Ferrari e altri costruttori non ci stanno

Secondo Il Corriere dello Sport, la Federazione starebbe pensando a un compromesso

F1 | Motori 2026, FIA nel caos: Mercedes non regolare può correre? Ferrari e altri costruttori non ci stanno

Avvicinandosi alla stagione 2026, la Formula 1 continua a fare i conti con un regolamento tecnico che, nonostante l’impianto rivoluzionario, presenta ancora molte, troppe zone d’ombra. Negli ultimi mesi la FIA è intervenuta più volte per chiarire e correggere alcuni articoli, segnale evidente di una normativa non del tutto definita nella sua prima stesura. Anche negli ultimi giorni sono emerse nuove correzioni, a conferma di un quadro in continua evoluzione.

L’ultimo intervento riguarda le tanto discusse power unit e, in particolare, il sistema di misurazione del flusso di carburante. Dopo il dibattito ancora aperto sul rapporto di compressione, che ha coinvolto in modo diretto Mercedes e Red Bull Powertrains, l’attenzione si è spostata su una possibile area grigia legata alla gestione della temperatura dei flussometri obbligatori Allengra, che saranno montati su tutte le monoposto dal 2026.

Nella versione iniziale del regolamento, la FIA si limitava a “vietare qualsiasi riscaldamento o raffreddamento intenzionale del flussometro del carburante”. Una formulazione ritenuta troppo generica, perché lasciava spazio a interpretazioni alternative. Dopo la riunione del Consiglio Mondiale del Motorsport di dicembre, il testo è stato modificato in modo più stringente, vietando “qualsiasi dispositivo, sistema o procedura il cui scopo sia quello di modificare la temperatura del misuratore di portata del carburante”.

La nuova formulazione mira a chiudere definitivamente ogni possibile scappatoia. Alterare la temperatura del misuratore, infatti, potrebbe influenzare la precisione delle letture o la valutazione della composizione del carburante, generando un vantaggio prestazionale in un contesto tecnico estremamente sensibile. Il tema è diventato ancora più rilevante con il passaggio ai carburanti completamente sostenibili e con l’introduzione del limite di flusso energetico fissato a 3.000 MJ/h, che sostituirà l’attuale tetto di 100 kg/h.

Il flussometro a ultrasuoni standard, fornito da Allengra, rappresenta uno dei cardini del nuovo sistema di controllo, condividendo i dati in tempo reale con squadre e federazione. L’inasprimento normativo non implica necessariamente che i team abbiano già sfruttato questa possibilità, ma conferma la volontà della FIA di prevenire qualunque interpretazione aggressiva prima dell’esordio in pista.

Il Corriere dello Sport: FIA concede una deroga alla Mercedes?

In questo scenario già complesso si inseriscono le indiscrezioni riportate da Il Corriere dello Sport, che ha raccontato alcune tensioni tra i costruttori. Secondo il quotidiano, circa 7 mesi fa un ingegnere di Mercedes assunto da Red Bull ha riferito il segreto e il team di Milton Keynes avrebbe provato a riprodurre questo sistema. La situazione sarebbe però più delicata per Mercedes, che lavorerebbe da oltre un anno su una soluzione non pienamente compatibile con il limite di compressione fissato a 16:1.

Il problema coinvolgerebbe inevitabilmente anche tutti i team clienti motorizzati Mercedes, ossia McLaren, Williams e Alpine. Il Corriere ha inoltre ricostruito il clima di tensione emerso durante una riunione generale della FIA di pochi giorni fa, sottolineando che Ferrari, Honda, Audi e la stessa Red Bull, che nel frattempo pare abbia trovato una soluzione, avrebbero chiesto chiarimenti immediati e definitivi.

La Federazione si troverebbe così davanti a un bivio complesso. Da un lato, vietare il sistema contestato significherebbe mettere in difficoltà quattro squadre, potenzialmente escluse dalla possibilità di partecipare al mondiale. Dall’altro, autorizzarlo aprirebbe la strada a una stagione segnata da proteste, reclami formali e possibili squalifiche.

Si starebbe valutando una soluzione nella speranza di accontentare tutti, ovvero consentire ai team motorizzati Mercedes di correre inizialmente con un motore non conforme al regolamento, in presenza della garanzia formale di rientrare nelle norme nel 2027. Un’ipotesi che non convince in alcun modo gli altri costruttori, preoccupati per l’equità sportiva e per l’impatto competitivo di una simile deroga.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati