F1 GP Messico | Vasseur: “Unità e lavoro di squadra, questa è la chiave per la Ferrari”

"Il sostegno di Leclerc e Hamilton? Fa piacere", ha detto il manager francese

F1 GP Messico | Vasseur: “Unità e lavoro di squadra, questa è la chiave per la Ferrari”

Nel venerdì del Gran Premio di Città del Messico, Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, ha affrontato vari temi legati al presente e al futuro della Scuderia. Dalla presenza in pista di Antonio Fuoco, primo italiano a guidare una Ferrari in un weekend di gara dal 2009, fino alla gestione tecnica e al clima interno del team, il dirigente francese ha delineato un quadro realistico della situazione, ribadendo l’importanza della coesione e della costanza di rendimento.

Vasseur ha iniziato commentando la prova di Fuoco, impegnato nelle prove libere del venerdì: “Ha svolto un buon lavoro. Per i giovani piloti non è mai semplice, perché da un lato chiediamo di non commettere errori e dall’altro di spingere al massimo. Antonio si è comportato bene. Non è un vero esordiente: è uno dei nostri riferimenti nel programma Hypercar, ha vinto Le Mans e lavora molto al simulatore. Questa era la miglior occasione per dargli del tempo reale in pista”.

Il francese ha poi spiegato la differenza tra un turno ufficiale e i test privati: “Le prove TPC non si svolgono con la vettura della stagione in corso. Se vuoi guidare la macchina dell’anno e confrontarla con il simulatore, le FP1 sono l’unico momento utile. Antonio, però, non aveva nulla da dimostrare. È impegnato in altri programmi, ha vinto gare importanti ed è parte integrante del progetto Ferrari. È un ottimo esempio del lavoro fatto con la Driver Academy”.

Vasseur: “Ci sono grandi variazioni tra venerdì e sabato”

Passando all’aspetto tecnico, Vasseur ha analizzato i progressi della squadra dopo il podio di Austin: “Negli Stati Uniti abbiamo notato ancora una volta grandi variazioni di rendimento tra venerdì e sabato. È successo a noi, come a Red Bull, McLaren e Mercedes. Da una sessione all’altra si possono perdere o guadagnare fino a sei decimi, soprattutto per la gestione delle gomme e la loro preparazione. Oggi questo è un elemento decisivo della prestazione”.

A proposito del sostegno ricevuto da Charles Leclerc e Lewis Hamilton, il manager ha commentato: “Fa piacere sentire che i piloti parlano con sincerità e appoggiano il lavoro della squadra. Non è stata una stagione semplice, ma è parte del nostro mestiere. La reazione migliore è restare compatti e spingere tutti nella stessa direzione. A Austin abbiamo avuto un weekend difficile all’inizio, ma abbiamo recuperato insieme, sia in pista che a Maranello. Il fatto che i piloti si muovano all’unisono è molto importante”.

Sul fronte tecnico, Vasseur ha poi risposto alle domande relative ai problemi ai freni avuti da Hamilton a Singapore: “Le piste di Singapore e del Messico sono completamente diverse, quindi non è la stessa situazione. Stamattina era tutto sotto controllo, ma il weekend è lungo. Qui bisogna bilanciare bene ogni componente: motore, freni, raffreddamento. È un insieme complesso, ma finora sta andando come previsto”.

Sulle aspettative per il Messico, Fred ha mantenuto un approccio prudente: “Preferisco non trarre conclusioni dopo una sola sessione. È sempre meglio partire bene, ma sappiamo che qui la pista cambia molto. In FP1 l’asfalto è molto sporco e tra venerdì e domenica ci sarà una grande evoluzione. Dobbiamo procedere con metodo, passo dopo passo”.

Riguardo alle prospettive per una possibile vittoria, Vasseur ha preferito restare cauto: “Il gruppo è molto compatto, si decide tutto sui decimi. Il Messico è un tracciato particolare, richiede grande attenzione alla gestione delle temperature per tutto il fine settimana. Continueremo a spingere per provare a tornare al successo prima della fine dell’anno. Vedremo domenica come andrà”.

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