F1 2015: il governo britannico contro il ritorno di Marussia
Il team avrebbe un debito di 1.5 milioni di dollari con il fisco
Dopo una folle corsa contro il tempo – e chi remava contro – la Manor (ex Marussia) ce l’ha fatta. Il team sarà infatti schierato insieme agli altri sulla griglia di partenza del GP Australia 2015, in programma questa domenica a Melbourne.
Dopo il fallimento dichiarato a fine 2014 e l’asta per vendere i materiali e gli spazi della factory, il team anglo-russo era riuscito a rimettersi in piedi grazie all’intervento di nuovi investitori e al supporto dei creditori, incluse Ferrari e McLaren e, a due settimane dall’inizio della stagione, la FIA aveva finalmente confermato la sua iscrizione al Mondiale F1 2015.
Il ritorno in pista dell’ex Marussia però, non è stato supportato dal governo britannico. Tra i creditori figura infatti anche l’azienda statale per il recupero crediti HM Revenue and Customs. Secondo il Telegraph, il debito in tasse della Marussia ammonterebbe a 1.5 milioni di dollari.
Christian Sylt, co-autore dell’articolo apparso sul quotidiano inglese, ha dichiarato che la HM Revenue and Customs “ha votato contro l’uscita dal regime di amministrazione controllata da parte del team e contro il suo ritorno in pista quest’anno”.
Nonostante l’opposizione da parte del fisco britannico però, la nuova Manor Grand Prix scatterà dall’Albert Park allo spegnersi dei semafori tra meno di una settimana.
Nina Stefenelli
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