Domenicali: “Non dobbiamo abbassare la guardia”
"Quella di Sepang è una pista molto diversa da Melbourne"
I ritmi della Formula 1 sono implacabili e solo un paio di giorni dopo aver impacchettato le due F138 e tutti gli equipaggiamenti necessari, la Scuderia Ferrari sta già lavorando sodo al circuito di Sepang, nella periferia di Kuala Lumpur, per prepararsi alla seconda gara del Campionato. Anche se calda e umida, l’atmosfera nei garage della squadra è positiva, perché grazie a Fernando Alonso, secondo sul podio di Melbourne, e a Felipe Massa, giunto in quarta posizione, la Scuderia Ferrari si vede in testa alla classifica Costruttori iridata. I due ferraristi hanno viaggiato insieme martedì da Melbourne a Kuala Lumpur e ora si stanno ambientando al clima torrido che caratterizzerà questa tappa del Mondiale.
“Il primo week end di gara in Australia è stato positivo per noi, avevamo detto che puntavamo al podio e ci siamo riusciti” – ha dichiarato il Team Principal Stefano Domenicali – “Tuttavia, non dobbiamo abbassare la guardia perché non c’è ancora nulla di prestabilito nell’ordine gerarchico della pit-lane. Abbiamo assistito ad un fine settimana piuttosto insolito, con i risultati della domenica che hanno capovolto l’esito delle prove del sabato. Le buone prestazioni di entrambi i nostri piloti significano molto, perché ci offrono un’ottima piattaforma di lancio su cui costruire una stagione competitiva e sono soddisfatto per entrambi i loro risultati. Vedere la Ferrari in testa al Campionato Costruttori è un’eccellente ricompensa per tutti coloro che lavorano duramente, sia qui in pista che a Maranello. Ovviamente è solo il primo passo di una lunga stagione: questo è il momento per analizzare e valutare tutti i dati raccolti a Melbourne e prepararci in fretta ad affrontare il prossimo weekend in Malesia.”
Il circuito di Melbourne è unico sotto molti punti di vista e Domenicali sa bene che a Sepang le squadre si troveranno ad affrontare delle sfide in netto contrasto con quello precedente. “Quella di Sepang è una pista molto diversa e noi cercheremo di utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione” – ha aggiunto Domenicali – “Dobbiamo semplicemente aspettare e vedere come si comporterà la nostra vettura in un contesto molto diverso: le macchine dovranno affrontare un percorso con caratteristiche differenti rispetto a quelle sperimentate in Australia, senza considerare che questo fine settimana anche la superficie dell’asfalto e l’imprevedibilità delle condizioni metereologiche condizioneranno le prestazioni di tutti. Sappiamo quello che conta su questo tracciato e dovremo trovare il miglior compromesso in termini di carico aerodinamico per affrontare sia il tratto più complesso che i due lunghi e veloci rettilinei.”
La pista di 5,543km può essere definita da mediamente a molto veloce, mentre la superficie è di suo molto abrasiva. Le gomme sono messe a dura prova e per questo la Pirelli ha optato per la mescola Medium e quella Hard. Nel clima di Melbourne molte squadre hanno subito il fenomeno del ‘graining’ dovuto al freddo, mentre nel caldo di Sepang il degrado causato dal calore e dagli elevati carichi laterali sarà all’ordine del giorno. Come ha sottolineato Domenicali, l’assetto aerodinamico deve essere il risultato di un compromesso per poter affrontare un mix di tratti lenti e veloci; per quanto riguarda l’assetto meccanico c’è bisogno di una vettura rigida e bassa mentre il raffreddamento se non un problema è quantomeno un fattore da tener in considerazione, sebbene i due lunghi rettilinei concedano ai freni la possibilità di raffreddarsi. Questo GP richiede molto anche dal punto di vista fisico sia dei piloti che dei meccanici ai box. E non dimentichiamoci delle piogge tropicali che hanno spesso, inaspettatamente, movimentato questa gara.
Nel mondo in costante evoluzione della Formula 1 le esperienze passate contano ben poco, ciononostante la Scuderia può rincuorarsi al pensiero dei suoi passati risultati sulla pista malese. Fino ad oggi si sono tenuti quattordici Gran Premi a Sepang e il Cavallino Rampante ne ha vinti sei, più di qualsiasi altro team, a partire dalla vittoria di Eddie Irvine in occasione dell’evento inaugurale nel 1999 e terminando con la vittoria di Fernando Alonso lo scorso anno. In quell’occasione lo spagnolo partì ottavo, la posizione più bassa dalla quale si sia conquistata una vittoria su questa pista; quella fu la sua terza totale a Sepang, dopo quelle del 2005 e 2007 con altre squadre. Qualsiasi cosa succeda domenica, sarà comunque un weekend speciale per il pilota di Oviedo che festeggerà la sua duecentesima partecipazione ad un Gran Premio di Formula 1.
Intervista a Stefano Domenicali
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