Alonso: “Non ho perso la memoria e non parlavo italiano”
Lo spagnolo scherza sulle ragioni dell'incidente diffuse dalla McLaren nei giorni appena successivi
Approdato tonico e in forma smagliante nella calda Malesia dopo settimane di palestra e piscina Fernando Alonso ha negato e banalizzato tutto il possibile a proposito del post incidente di Barcellona dello scorso febbraio.
“Ho avuto più o meno una normale commozione cerebrale – ha raccontato ai media che l’hanno assediato a Sepang – Sono andato in ospedale in buone condizioni, però in effetti non ricordo cosa sia successo tra le 14 e le 18 di quel giorno perché sono stato sedato durante il viaggio in elicottero. Per il resto non è vero che ho perso la memoria e che parlavo in italiano. Sapevo tutto quello che avevo fatto, i tempi segnati al mattino, i cambiamenti d’assetto e addirittura che Vettel davanti a me aveva tagliato la chicane per lasciarmi passare. Nelle fasi appena successive all’impatto ho sfiorato il muro, spento la radio e infine l’interruttore centrale delle batterie quando ho visto avvicinarsi i commissiari. Tutto quello che è successo dopo è la prassi”.
L’aitante Samurai asturiano non ha risparmiato neppure la McLaren, rea di aver inventato una scusa poco credibile sulle cause dell’evento poiché pressata dalla stampa. “Neanche un uragano avrebbe potuto spostare la macchina a quella velocità! – ha detto – Ritengo comunque fantasiosa anche la tesi del malore. In una caso del genere si va verso l’esterno non l’interno”.
Chiara Rainis
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui