Alcune lettere inchiodano Ecclestone: avrebbe pagato tangenti alle banche
Il giornale tedesco Stern ha pubblicato i dettagli sulle proprie affermazioni, secondo cui Bernie Ecclestone cinque anni fa avrebbe pagato 50 milioni di dollari per poter corrompere e cosi dirigere la vendita dei diritti commerciali della F1.
All’inizio di gennaio, lo stesso Ecclestone aveva minacciato di portare il giornale in tribunale se avesse insistito dicendo che il capo della F1 aveva pagato tangenti al banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky in occasione della vendita dei diritti della Formula 1 da BayernLB agli attuali proprietari CVC.
Il giornale tedesco invece ha rincarato la dose, scrivendo che il pagamento era stato fatto tramite una società di comodo, chiamata Petara: il nome viene dall’unione dei nomi Petra e Tamara, rispettivamente figlia e moglie di Ecclestone.
Ora, il giornale Suddeutsche Zeitung (SZ) afferma di aver trovato “prove concrete” dell’implicazione di Ecclestone. Secondo il giornale infatti una lettera inviata ad Ecclestone dalla società austriaca GREP GmbH certifica che la società aveva ricevuto una quota del pagamento effettuato a Gribkowsky.
La lettera, datata 14 Dicembre 2007, intima ad Ecclestone di pagare i 2.3 milioni di dollari mancanti, onde evitare di incorrere in more per mancato pagamento. L’autore della missiva è un avvocato che lavora per conto di Gribkoswy, secondo il giornale SZ. Il giornale riporta anche la notizia secondo cui Ecclestone sarebbe stato davvero contrariato una volta ricevuta la lettera a Londra.
Formula One Managment ha riposto a queste insinuazioni negando ogni collegamento tra Ecclestone e Gribkoswky.
Gian Maria Di Stefano
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