Polemiche per la scelta di Pirro come commissario ad Abu Dhabi
La nomina di un pilota italiano, ad Abu Dhabi, come commissario (e quindi vicino alla Ferrari) ha fatto storcere il naso a molti membri interni al paddock di F1.
Emanuele Pirro, che ha disputato alcuni gran premi per il team Scuderia Italia nei primi anni ‘90, è alla sua prima apparizione come ufficiale FIA, questo weekend, per la resa dei conti del campionato mondiale 2010.
Il 48enne Pirro adesso gareggia con le auto d’epoca della Ferrari, e sul suo sito web sfoggia una foto di una Ferrari 512M del 1971 con la scritta: ‘Tutti gli italiani amano le Ferrari’.
Tutte le notizie sembrano volere dire che Pirro non dovrebbe aggiudicarsi il ruolo di commissario, quando un pilota Ferrari – Fernando Alonso – sta cercando di vincere il titolo.
Ma il portavoce della FIA ha risposto che: ”Abbiamo selezionato i commissari parecchio tempo fa”.
Il corrispondente della Bild, Tobias Holtkamp, scrive:”Immaginate che sia la finale di Coppa del Mondo, con l’Italia che gioca contro la Germania, e l’arbitro sia di Roma.
“È impensabile. Solo in F1 è possibile” ha scritto, con sarcasmo.
Il direttore di gara Charlie Whiting ha risposto: ”Io non ho problemi. Pochi anni fa, Max Mosley, in qualità di presidente FIA ordinò che si assegnassero solo commissari che non fossero legati (nazionalmente) nè ai team, nè ai piloti.
“Sfortunatamente, questa decisione, era praticamente insostenibile. Per il semplice fatto che non ci sono abbastanza commissari tra cui scegliere”.
Davide Cantire
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