Toro Rosso, Kvyat non accusa la Red Bull per i recenti risultati

La stagione di Daniil Kvyat fino ad ora non è stata certamente semplice. Nonostante il podio in Cina, il suo 2016 è stato spesso pieno di bassi più che di alti, soprattutto in qualifica. Certamente, però, la decisione di Helmut Marko di rispedirlo in Toro Rosso non ha aiutato, soprattutto ad un ragazzo che aveva bisogno di fiducia dopo alcuni risultati non particolarmente positivi.

Nonostante il gesto non particolarmente corretto della Red Bull nei suoi confronti, Kvyat non vuole incolpare la casa madre per il suo periodo di forma poco brillante delle ultime gare, riferendosi invece ad una mancanza di entusiasmo e di passione: “Non posso incolpare la Red Bull per questo, mi hanno reso un pilota molto forte ovviamente. Ora non sono così forte per tutte le cose che sono accadute due mesi fa. Non è una scusa, ma una spiegazione” – ha detto il russo -. “Queste cose alla fine dovrebbero rendermi più forte ma la situazione nel suo complesso mi ha fatto riflettere su molte cose. Non è semplice e ha fatto si che smettessi di divertirmi, ma ora ora ho bisogno di ritrovare quell’entusiasmo e tornare ad amare ciò che faccio“.

La pausa estiva dovrebbe essere certamente un modo per ricaricare le batterie dopo una prima parte di stagione stressante e non particolarmente soddisfacente. Secondo Daniil in questo breve periodo bisognerebbe semplicemente rilassarsi e cercare di sfruttare ogni secondo per recuperare le forze, piuttosto che porsi degli obiettivi per la fine dell’anno: “Concordo, così è come dovrebbe essere fatto. Non credo debbano essere fissati certi tipi di obiettivi, come fare un certo numero di punti o battere molte volte il tuo compagno di squadra in qualifica, solamente concentrarti sulle tue cose, sul tuo istinto. A questo livello un giorno si è più più veloce, un altro lo è qualcun altro. Non si tratta semplicemente di chiedere a te stesso qualcosa. Devi far si che succeda e devi farlo guidando“.

Gianluca D’Alessandro