Torino ricorda Senna con una mostra
A ventun'anni dalla scomparsa all'ADPLOG un omaggio alla sua carriera e al suo impegno verso i meno fortunati
Mancano poche ore all’1 maggio che ci ricorderà i ventuno anni dalla scomparsa di Ayrton Senna, pilota e uomo che più di ogni altro ha segnato la storia della F1.
Come noto Torino gli sta rendendo omaggio con una piccola mostra, aperta fino al 22 del mese e allestita all’ADPLOG, spazio espositivo su tre livelli voluto da Alessandro del Piero nella centrale Via Gobetti al numero 10, per consentire ai tifosi vecchi e nuovi di fare un tuffo nella sua carriera e nella sua vita esemplare.
Foto, tute e volanti fanno da cornice ad un piano terra che vede come cimeli cardine le repliche della Lotus John Player Special del 1985 e della McLaren MP4-8 del 1993, oltre al kart che lo ha accompagnato fino al passaggio in Formula Ford nel 1981 e due monitor dei tempi, molto diversi da quelli a cui siamo abituati.
Salendo le scale sono ancora le immagini a farla da padrona assieme ai guanti, i sottocaschi, le scarpe da corsa e l’ultimo completo estivo utilizzato nella sua villa carioca di Angra Dos Reis.
Infine al -1 a parlare, a raccontare quanto fatto per risanare le favelas e recuperare i ragazzini brasiliani altrimenti in mano alla malavita, i video dell’Istituto creato dalla sorella Viviane poco dopo la scomparsa del campione, avvenuta sul circuito di Imola, sulla base del desiderio da lui espresso di aiutare le persone in difficoltà.
Ciò che colpisce maggiormente però, al di là dei mitici caschi verde-oro che campeggiano nella stanza, il messaggio scritto su una delle pareti e che racchiude il senso della Fondazione: “Non importa cosa sei o cosa fai, in questo progetto a contare è l’unione perché fa la forza”.
Chiara Rainis
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