Todt: "Non mollare mai e crederci sempre e comunque"

Todt: "Non mollare mai e crederci sempre e comunque"

Si e' svolta questa mattina la conferenza stampa della Scuderia Ferrari Marlboro al Mugello, a margine delle Finali Mondiali Ferrari. Ad aprire l'incontro le parole di Jean Todt, che ha subito dichiarato: "Una settimana fa davvero in pochi, anche tra i presenti avrebbero scommesso di trovarsi qui a celebrare il Titolo Piloti conquistato da Kimi Raikkonen alla sua prima stagione da pilota della Scuderia Ferrari Marlboro. Questo risultato testimonia la mentalita' della Ferrari, che si puo' riassumere in: non mollare mai e crederci sempre e comunque. L'ultima gara e' stata quelache cosa d'incredibile: dovevamo finire con Kimi al 1° posto e Felipe al 2° e comunque Kimi doveva finire, in ogni caso, davanti ad Alonso con Hamilton che contestualmente doveva giungere al massimo sesto: cosi' e' stato, con una coincidenza di fattori determinanti, primo tra tutti la nostra capacita' nel conquistare una straordinaria doppietta." "Avevamo perso il Mondiale nel 2006 all'ultima gara per problemi di affidabilita': quest'anno abbiamo avuto delle difficolta' in questo senso, ma ci abbiamo riflettuto. Dopo la riorganizzazione della GES, in seguito alla scelta di personalita' come Ross Brawn e Paolo Martinelli di ricercare una filosofia di vita diversa. E' doppiamente bello poter quindi festeggiare entrambi i Campionato oggi, dopo una stagione sofferta e caratterizzata da molti episodi spiacevoli." L'Amministratore delegato della Ferrari ha poi ricordato che Kimi ha vinto ben 6 Gran Premi, Felipe ne ha conquistati 3, realizzando 6 pole position nell'arco della stagione. Ovviamente non e' mancato il riferimento all'ormai tristemente nota vicenda della "spy story" che ha colto un po' tutti di sorpresa. "Non mi sarei mai aspettato il tradimento da parte di uno dei nostri uomini – ha dichiarato l'Amministratore Delegato della Ferrari -, che per motivi personali ha deciso di passare delle informazioni, ma meno ancora mi sarei aspettato che la squadra avversaria (la McLaren ndr) accettasse queste informazioni. Comunque nella vita si raccoglie quello che si semina e noi abbiamo seminato bene, loro meno."

Ancora il Campionato Piloti non puo' dirsi concluso, in quanto si aspetta la decisione dell'appello presentato dalla McLaren prevista per il 15 novembre prossimo a Parigi, ma quello che conta, ha sottolineato Todt, "e' il risultato in pista".

Alla domanda se, a suo giudizio, una squadra (la McLaren) o una sola persona (Ron Dennis) avesse commesso il peccato piu' grave, Todt ha replicato che la verita' sta nel mezzo, in quanto un gruppo di persone ha accettato informazioni da un delatore; riguardo invece alla possibilita' che, vista la pletora di questioni giudiziarie e di polemiche di questa stagione, la Ferrari avesse mai pensato di percorrere strade diverse dalla Formula 1, come fece 20 anni fa Enzo Ferrari con la costruzione di una vettura per l'allora Serie Indycar, Todt ha risposto che si tratta di tempi diversi, e circostanze diverse. "Fino agli anni '90 solo la Ferrari costruiva telai e propulsori, mentre le altre costruivano telai e montavano un unico motore, il Cosworth. Abbiamo ora altri programmi per i Clienti, abbiamo festeggiato ieri la vittoria del Campionato FIA GT con la F430 e quella nella ALMS."

Quanto ai principali fattori che hanno permesso la vittoria in questa stagione difficile, Todt ha menzionato principalmente la compattezza della squadra, che le ha permesso, nonostante il costo pesante pagato in termini di affidabilita' della vettura, di raggiungere la vittoria.

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