Sottosopra a Singapore: bello vedere la Red Bull in difficoltà, la Ferrari sogna

In un mondiale a senso unico la speranza è di poter assistere ad un copione diverso a Singapore

Sottosopra a Singapore: bello vedere la Red Bull in difficoltà, la Ferrari sogna

Se qualcuno avesse iniziato a seguire la Formula 1 dalle libere di Singapore penserebbe che la Ferrari sia la vettura da battere e la Red Bull una macchina qualsiasi, chiazza blu mischiata tra i colori di centro gruppo. Sono solo prove libere, e per carità, il mantra è questo e ci mancherebbe, ma che cosa strana, insolita, inedita e inspiegabile vedere la RB19 fare fatica a trovare prestazione, Verstappen lamentarsi e parlare di divario ampio, Perez quasi meglio dell’alieno sul giro secco e sul passo gara.

Intanto a Singapore – giorno e notte – il venerdì è stato teatro di un nuovo derby tra Sainz e Leclerc, con il monegasco che ha fatto segnare il miglior crono nella prima sessione di prove e con lo spagnolo davanti a tutti nella sessione pomeridiana, 1.32.120 di solo 18 millesimi di secondo su Charles. I ferraristi hanno fatto la voce grossa, con una SF23 che sembra adattarsi meglio del previsto al rivisitato tracciato cittadino fatto di curve rette e lunghi rettilinei, una pista stop and go, che pare esaltare le doti di trazione e allungo della monoposto di Maranello, insofferente invece ai cambi di direzione e alle curve in appoggio.

Ma cosa succede alla Red Bull? I beninformati parlando di problemi di bilanciamento dovuti alle altezze da terra, con la scuderia anglo-austriaca impossibilitata a sfruttare il proprio missile radente il suolo a causa dell’asfalto sconnesso. I più cattivi danno la colpa alla direttiva TD018 che ha operato un giro di vite sulla flessibilità delle ali. I disincantati parlano di mera pretattica.

Aspettando il verdetto del sabato, c’è da osservare che la difficoltà della Red Bull, un vero e proprio Sottosopra che vede davanti altre squadre e i mostri ad inseguire, ha dato un po’ di pepe e fascino ad un fine settimana che altrimenti avrebbe recitato il solito copione, ovvero Verstappen davanti e dietro a scannarsi per le briciole. Come è bello vedere qualcosa di diverso!

La sensazione è che assisteremo ad una qualifica aperta, con l’incognita in gara della gestione delle gomme. Intanto il team bibitaro che finora ha vinto tutti i GP è costretto agli straordinari per trovare la quadra. E la Ferrari sogna la seconda pole position consecutiva. In un mondiale a senso unico è quantomeno una situazione divertente.

Antonino Rendina

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