Pirelly, Hembery: “Entrambe le mescole hanno performato molto bene”

"Hamilton e la Mercedes hanno gestito le gomme perfettamente"

Pirelly, Hembery: “Entrambe le mescole hanno performato molto bene”

Con una strategia a tre pit stop, Lewis Hamilton ha messo a segno per Mercedes la prima vittoria in Ungheria, nonostante le condizioni meteo siano state le più calde di tutto l’anno, con picchi di 35 gradi centigradi di temperatura ambientale. Il pilota della Lotus, Kimi Raikkonen, è arrivato secondo con una strategia a due soste, mentre Sebastian Vettel con la sua Red Bull è arrivato terzo, aumentando il suo vantaggio in campionato.

A eccezione di Sergio Perez e Jenson Button (McLaren), Mark Webber (Red Bull), Adrian Sutil (Force India), Esteban Gutierrez (Sauber) e dei due piloti della Marussia, tutti i piloti sono scesi in pista con pneumatici P Zero Yellow soft, scelti da Pirelli con i P Zero White medium per questo fine settimana di gara.

Hamilton è stato il primo tra gli apripista a fermarsi per montare nuove gomme, passando alle medie al 9° giro, lasciando a Vettel la testa della gara. Il tedesco si è fermato dopo due giri, rientrando dietro Hamilton.

Al 14° giro Webber era in vantaggio: il pilota della Red Bull è sceso in pista con pneumatici medium e si è fermato per la prima volta al 23° giro per sostituirli con delle gomme medie fresche. Anche Button è partito con le medie, ma ha optato per una strategia differente utilizzando le soft per il suo secondo stint. Webber è stato l’unico pilota a usare le gomme soft per il suo stint finale, sfruttando la velocità più elevata della mescola più morbida per arrivare quarto, dopo essere partito dalla decima posizione. Mentre Button, tredicesimo allo start, è arrivato settimo.

Hamilton si è fermato ancora al 31° e al 50° giro, riuscendo comunque a mantenersi alla guida della gara davanti ai piloti della Red Bull. Alla fine del Gran premio, il pilota più ravvicinato è stato Raikkonen, con un ritardo di 10 secondi sul pilota della Mercedes, nonostante abbia fatto solo due pit stop. Il finlandese e i due piloti della McLaren sono stati gli unici tra i top 10 ad adottare una strategia a due soste.

Il direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery: “Con temperature estremamente elevate come quelle di oggi, tutte le componenti delle monoposto, pneumatici inclusi, sono state sottoposte a una dura prova, tuttavia entrambe le mescole hanno performato molto bene. Abbiamo assistito a un gran varietà di strategie, che hanno dato vita a una gara ravvicinata e ad alcuni sorpassi entusiasmanti. Partendo dalla pole position Lewis Hamilton e Mercedes hanno gestito gli pneumatici perfettamente, andando a vincere la gara. Una strategia gomme ben pianificata ha contribuito al successo: Hamilton ha controllato il passo dall’inizio della gara, fermandosi per sostituire gli pneumatici prima dei suoi diretti avversari. Congratulazioni anche a Kimi Raikkonen e alla Lotus, che hanno dimostrato cosa è possibile fare con una strategia a due pit stop e con un’ottima gestione degli pneumatici”.

Il tempo più veloce della giornata per mescola:


 	 Soft	 Medium	Intermediate	Wet
Primo	 WEB – 1.24.553	 VET – 1.24.553	N/A	N/A
Secondo	 BUT – 1.26.540	 HAM – 1.24.647	N/A	N/A
Terzo	 PER – 1.27.540	 ROS – 1.25.089	N/A	N/A

Lo stint più lungo della gara:

Soft	15 giri	S Perez
Medium	33 giri  	J Button
Intermediate	N/A	N/A
Wet	N/A	N/A

La strategia vincente

La strategia a tre stop prevista: iniziare con gomme morbide, pit stop al 13° giro per montare un nuovo set di morbide, montare le medie al 26° giro e, infine, cambiare di nuovo le medie al 48° giro.

Alla fine la strategia di Lewis Hamilton è stata diversa: è partito con le soft, le ha cambiate con le medie al 9° giro, per sostituirle con set nuovi di medie al 31° e al 50° giro.

In ogni caso la strategia a due pit stop che avevamo ipotizzato ha funzionato perfettamente per Raikkonen: avevamo consigliato di scendere in pista con le gomme morbide, montare le medie al 14° giro e, infine, fermarsi al 42° per un nuovo set di medie. Raikkonen più o meno ha fatto così, eccetto per il suo primo pit stop al 13° giro con una sosta finale al 42° giro.

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