Pagelle GP Singapore – Hamilton vola sul bagnato, Vettel ingenuo, Verstappen spudorato
In una delle edizioni più caotiche del GP di Singapore promossi a pieni voti anche Sainz, Stroll e Perez...
Bastano due gocce d’acque affinché nel GP di Singapore (6,5) accada l’imponderabile. Due Ferrari che fanno strike alla prima curva era una ipotesi sufficientemente impossibile in tutti gli universi paralleli possibili. Non nel nostro, a quanto pare.
Lewis Hamilton 10 Si dice benedetto da Dio per l’insperata vittoria. La svolta mistica ci mancava, in realtà deve ringraziare solo la pioggia e il patatrac iniziale. Il resto, però, ce lo mette lui, che sul bagnato probabilmente non ha rivali. Dopo la terza fila era atteso ad una prova da fuoriclasse per dimostrare di saper raddrizzare anche fine settimana nati male. Detto, fatto. Settima vittoria stagionale, sessantesima in carriera. FORTUNA AUDENTES…
Daniel Ricciardo 9 Sembrava dovesse essere il suo fine settimana, alla fine ci va vicino, ma non riesce mai ad impensierire Hamilton, nemmeno sull’asciutto. A fare da contraltare, però, c’è tutta la sua grandezza nel fondere risultati, spettacolo e testa. Si conferma tra i migliori di questo campionato, uscendo da una gara folle con il settimo podio stagionale e con una piazza d’onore di tutto rispetto. CONFERMA
Valtteri Bottas 7 Quando ce la metti tutta per non superare il minimo sindacale, ma porti la pagnotta a casa mettendoti in modalità crociera e via. ONESTO
Carlos Sainz 9 (Ex) torello scatenato, “saluta” quella che sarà la sua ex squadra con una prestazione monstre, che giustifica l’investimento su di lui di un costruttore come Renault. Da decimo a quarto, il suo miglior risultato in carriera. Chissà che Marko non si mangerà le mani un giorno. TALENTO
Sergio Perez 8,5 Specialista in rimonte, specialista di cittadini, insomma un chirurgo della F1; quando il fuego latino non lo annebbia è un gran bel vedere, e raramente delude. CECCHINO
Jolyon Palmer 7 Come i milioni che la Renault gli darebbe a mo’ di penale per farlo smammare subito. Lui in una gara obiettivamente difficile approfitta dei molti ritiri per mettersi in tasca una sbornia di punti che consentono alla Renault di superare la Haas in classifica! INCREDIBILE
Stoffel Vandoorne 7 Lontano dai casini per prendersi una settima posizione d’oro. ATTENTO
Lance Stroll 8 Da diciottesimo ad ottavo, il ragazzino cresce bene e sembra quasi avere un’attitudine naturale alle gare incasinate sui circuiti cittadini. Dopo Baku un’altra prova di sostanza, senza dimenticare i punti di Monza. C’E’!
Romain Grosjean 6,5 Niente di eclatante, per certi versi va anche più lento del compagno Magnussen, ma è lui a conquistare punti iridati (due) per la scuderia. REGOLARE
Esteban Ocon 6 Salva la sua impressionante striscia positiva con il decimo posto, ma Singapore non lo esalta affatto, mettendolo anzi in difficoltà. DA RIVEDERE
Kevin Magnussen 7 Una di quelle volte in cui più che il risultato conta la prestazione. Kevin si scatena sull’asfalto viscido, confermandosi un pilota cattivissimo nei duelli ruota a ruota e regalando spettacolo puro quando incrocia sul suo sentiero Massa e Ocon. VICHINGO
Felipe Massa 5 Ha una marcia in meno rispetto a Stroll, qualcosa di impensabile a inizio stagione. Sbaglia a partire con le full wet, il resto del GP è tutto in salita. IMPALPABILE
Nico Hulkenberg 7,5 Accarezza il podio con una guida magistrale – e quindi sogna di sfatare il grande tabù – ma è costretto ad abbandonare la corrida a causa di un problema tecnico. Non c’è limite alla sfiga. INGIUSTIZIA
Sebastian Vettel 4 Sono pochi attimi, centesimi di secondo in cui la decisione presa si rivela la più ingenua possibile. Stringere in partenza per tenere la posizione, un errore di calcolo grossolano, un “taglio” improvviso, del tutto regolare – perché Seb era primo – eppure insensato, perché poco adatto alla freddezza e alla lucidità che dovrebbero essere proprie di chi si gioca un mondiale e ne ha vinto quattro. Con l’aggravante di non poter non sapere quale mina vagante incombeva alle spalle. SPROVVEDUTO
Max Verstappen 2 Non ha colpe – dal punto di vista strettamente regolamentare – perché stretto a sandwich dalle Ferrari. Eppure lui non fa niente per evitare il contatto, il buonsenso in mano all’olandese è un libro al contrario, il piede è sempre giù, le conseguenze non contano. La strafottenza con cui se la ride ai box indica una certa mancanza di sportività, confermata dalle dichiarazioni post gara in cui si dice contento del ritiro delle Ferrari. STRAFOTTENTE
Kimi Raikkonen 5 La partenza all’arma bianca, il tutto per tutto, nel giorno in cui poteva (doveva?) limitarsi a proteggere le spalle a Vettel. NONSENSE
Fernando Alonso 6 Avrebbe la possibilità di andare anche a podio col piede che si ritrova e con una McLaren finalmente competitiva. Purtroppo per lui si ritrova incolpevolmente coinvolto nella carambola iniziale. Almeno stavolta non vede il suo motore andare in fumo. SENZA PACE
Altri: Pascal Wehrlein (6); Marcus Ericsson (4,5), Daniil Kvyat (4,5)
Antonino Rendina
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