Mercedes, Wolff: la Manor non è la nostra Toro Rosso

Il team tedesco non ha intenzione di acquistare quote della Manor

Mercedes, Wolff: la Manor non è la nostra Toro Rosso

La politica dei “team B” si è fatta sempre più importante in una Formula 1 in cui i test privati sono vietati e in cui far debuttare i propri giovani piloti è diventato sempre più complicato.

Seguendo la politica Red Bull-Toro Rosso, la Ferrari nella scorsa stagione aveva avviato una stretta collaborazione con l’americana Haas, team che ha debuttato nella massima serie in questa stagione. La collaborazione che l’anno scorso era prettamente tecnica, cercando di sfruttare la possibilità della squadra americana di poter usare la galleria del vento e gli altri strumenti senza limiti, in questa stagione ha visto far parte anche i piloti: Esteban Gutierrez, nel 2015 terzo pilota della Ferrari, è diventato pilota ufficiale della Haas, mentre Charles Leclerc, giovane pilota dell’academy della Rossa, ha avuto di provare come tester la VF-16 più volte durante l’anno.

Per far correre i propri giovani piloti in Formula 1, anche la Mercedes ha deciso di prendere spunto dalla Red Bull-Toro Rosso, avviando una profonda collaborazione con la Manor: durante questa stagione, infatti, il team inglese ha fatto debuttare Pascal Wehrlein ed Esteban Ocon.

Secondo Toto Wolff, però, la Manor non è diventata la “squadra B” del team di Stoccarda: “No, non è la nostra squadra B. Tuttavia, dopo quello che è successo con Max Verstappen, ci siamo convinti che non potevamo più permetterci di perdere un pilota di talento solamente perché non avevamo un posto per lui” ha commentato il direttore esecutivo della Mercedes.

Secondo i rumors, da parte della Mercedes vi era anche l’intenzione di acquistare delle quote della Manor, in modo da poter avviare anche una collaborazione tecnica per lavorare con più risorse sulle vetture dei prossimi anni. Wolff, però, ha voluto smentire queste voci: “Il nostro rapporto con la Manor è cambiato, ma non li supportano e non abbiamo in programma di acquistare azioni del loro team. Possiamo approfittare di questa nostra collaborazione, ma non abbiamo intenzione di andare oltre”.

Gianluca D’Alessandro

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