Mercedes, Wolff: “Dare la nostra PU alla Red Bull un’arma a doppio taglio”

Il team principal di Brackley teme una Red Bull troppo competitiva con la PU Mercedes

Mercedes, Wolff: “Dare la nostra PU alla Red Bull un’arma a doppio taglio”

Che la Red Bull, stanca dei motori Mercedes, sia vicinissima a chiudere un accordo di fornitura con la Mercedes è cosa nota, come già ampiamente riportato. Addirittura nell’accordo sarebbe prevista anche la sponsorizzazione di Aston Martin con lo stesso Adrian Newey intento a collaborare con la gloriosa casa inglese compartecipata dalla Mercedes.

Sembrava, in realtà, già tutto fatto, nonostante l’opera di disturbo di Sergio Marchionne che – spaventato dall’idea di una Red Bull-Mercedes troppo competitiva – ha personalmente offerto i motori del Cavallino a Milton Keynes. Ma la Red Bull non ne ha voluto sapere più di tanto, concentrando i suoi sforzi per assicurarsi la PU tedesca.

Parlando alla Gazzetta dello Sport, però, il team principal della Mercedes ha “frenato” un po’ sul discorso di una fornitura ai bibitari, per due ordini di motivi. Il primo è un discorso di tipo legale, il secondo prettamente sportivo.

In primis Wolff ha fatto suo il detto “tra moglie e marito non mettere il dito” dichiarando che “per prima cosa Red Bull ha un contratto fino al 2017 con la Renault (accordi che Renault intende rispettare ndr) e noi non vogliamo interferire in questioni legali tra le parti”.

Insomma senza una risoluzione del contratto originario che lega Red Bull con la casa francese, Mercedes non può fare il suo ingresso in scena. Il secondo motivo, molto più interessante, è di ordine sportivo ed è un po’ quello che abbiamo pensato tutti. Riassunto magistralmente dai timori umanissimi e genuini di Wolff:

“Per la F1 una Red Bull Mercedes sarebbe un’opzione interessante, significherebbe unire due marchi vincenti, uno che fa presa sui giovani e uno che sta attualmente dominando la scena. Ma da responsabile della squadra devo obiettare che non sarebbe proprio l’ideale andare a rafforzare una squadra che ha dimostrato di saper progettare monoposto vincenti”.

Le ultime parole sembrano un messaggio diretto ai vertici di Stoccarda: e va bene lo sport, ma siamo sicuri di voler dotare Newey del motore Mercedes? A breve avremo la risposta.

Antonino Rendina

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