Mercedes impegnata in F1 nonostante una stagione difficile
La stagione 2010 della Mercedes non si è rivelata all’altezza delle aspettative, ma il costruttore tedesco rimane impegnato in Formula 1.
La casa di Stoccarda ha rilevato la Brawn, regina del 2009, a fine stagione, e poi si è assicurata i servigi di un campione come Michael Schumacher, al suo rientro in Formula 1.
Ma il sette volte campione del mondo non è riuscito a ottenere nemmeno un piazzamento a podio, mentre la W01 ha concluso il campionato solamente al quarto posto, tra voci che mettevano in dubbio il prosieguo della partecipazione della Mercedes al campionato di F1.
Dieter Zetsche giovedì ha rilasciato un’intervista all’agenzia DPA spiegando che non ci dovrebbero essere dubbi riguardo alla partecipazione di Mercedes in F1.
“Siamo stati in F1 per un po’ e ci resteremo ancora”, ha dichiarato Zetsche all’agenzia. “Non vogliamo decidere di anno in anno se resteremo o no. Non abbiamo firmato un contratto di un anno con Michael Schumacher, bensì di tre”, ha insistito Zetsche.
Ha detto che la Mercedes non dovrebbe sentirsi delusa per l’anno appena concluso: “D’altra parte, non potevamo aspettarci di più come team esordiente. Ovviamente non ci saremmo lamentati se avessimo vinto il campionato, ma questa non era una speranza realistica.”
Zetsche ha anche dichiarato di non essere stato deluso dalle performance di Schumacher dopo un ritiro di tre anni: “E’ molto difficile mettere in piedi una prestazione convincente al volante di una vettura poco competitiva. Per prima cosa dobbiamo essere noi a fornirgli una monoposto che lo metta in grado di dimostrarci le sue qualità”.
Ma Zetsche ha anche ammesso che le attese per il 2011 sono ancora più alte: “E’ chiaro che il pubblico, e anche noi stessi, ci aspettiamo di figurare ancora meglio quest’anno. Bisogna in ogni caso accettare che in F1, come nello sport più in generale, il successo non è prevedibile con sicurezza. Altrimenti sarebbe enormemente noioso”, ha aggiunto Zetsche.
Ma per il secondo anno della collaborazione tra Mercedes e il pilota più vincente della storia della F1, riconosce che la pressione è ancora più forte: “Assolutamente sì. Questa è l’essenza del nostro brand. Vogliamo dimostrare la nostra leadership in questa attività per dimostrare di essere i migliori. Non è arroganza, è ciò che la gente si aspetta da noi e la sfida per cui combattiamo. Naturalmente ciò significa che se non raggiungiamo gli obiettivi veniamo criticati. Dobbiamo tollerarlo. Ma questo prova che siamo creduti come costruttore”, ha concluso Zetsche.
Filippo Ronchetti
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