Marko: “Ricciardo allo stesso livello di Vettel”

In Red Bull non rimpiangono il quattro volte iridato

Marko: “Ricciardo allo stesso livello di Vettel”

La Red Bull ha inaugurato la stagione 2015 decisamente sotto tono rispetto ai successi ai quali era abituata un tempo, oscurata dall’ascesa della Ferrari e spesso e volentieri avvolta nel fumo – e non solo in senso figurato – del motore Renault, spina nel fianco di un Mondiale che per i Bibitari ancora fatica a decollare.
Lo stesso Daniel Ricciardo, astro nascente nel 2014 e fresco vincitore del Laureus Award come rivelazione sportiva dell’anno, fin qui ha faticato a regalarci le ottime prestazioni del passato, senza privarci almeno dei suoi contagiosi e famosi sorrisi.

Se i risultati sperati faticano ad arrivare, e se al momento i riflettori sono puntati sul neo acquisto della Ferrari ed ex Red Bull Sebastian Vettel, da Milton Keynes si dichiarano però più che soddisfatti della nuova coppia Ricciardo-Kvyat. Nessun rimpianto dunque per aver lasciato andare il quattro volte campione del mondo.

“Era un rapporto – quello con Sebastian – costruito nel corso degli anni, ma questo non significa che ci abbia lasciato senza niente”, ha raccontato Helmut Marko questa settimana.
“Daniel ha dimostrato di essere allo stesso livello”, ha insistito l’austriaco, precisando comunque come questo non significhi che la Red Bull sia più felice senza il suo – ormai ex – pupillo Vettel. “Sebastian era certamente molto forte ma Daniel l’anno scorso ha dimostrato di non essere da meno in termini di velocità”, ha assicurato Marko al tedesco Auto Bild.

A spendere buone parole per il nuovo arrivato in casa Red Bull ci ha pensato il suo compagno di squadra: “Sebastian aveva molta più esperienza, ma Daniil – Kvyat – ha imparato in fretta tutti gli aspetti tecnici. Penso che abbia solo bisogno di un buon weekend per dimostrare tutto il suo potenziale. Però stiamo lavorando bene insieme per aiutare la squadra”, ha aggiunto il pilota australiano.

Se la scelta dei piloti non è in discussione, in Red Bull si lavora sodo su altri aspetti in prospettiva futura. Recenti rumors vorrebbero infatti gli austriaci e il boss Christian Horner impegnati a traghettare il team da lui fondato, la Arden, dalla GP2 alla F1. Una squadra di ‘serie B’, per contrastare la nuova alleanza che nel 2016 vedrà protagoniste Ferrari e l’americana Haas.

La Red Bull potrebbe inoltre aprire le proprie porte al direttore tecnico della Toro Rosso James Key, mentre su un altro fronte è occupata a saldare il rapporto con Renault, nonostante di recente il motorista e gli austriaci siano stati più volte vicini al ‘divorzio’.
“Dobbiamo lavorare insieme per uscire da questo momento di crisi”, ha ammesso Marko, anche se potrebbe essere già tardi per recuperare la stagione 2015. “Sappiamo che quest’anno ormai è andato. Ora dobbiamo solo cercare di fare del nostro meglio nei prossimi mesi”, ha aggiunto, consapevole che l’orizzonte dell’utilizzo dei 4 motori a disposizione purtroppo non è così lontano.

“Cinque o sei motori è un dato abbastanza irrilevante ora come ora. Sappiamo che prima o poi arriverà la penalizzazione, possiamo solo augurarci che non succeda nel posto peggiore, come a Monaco per esempio. Abbiamo avuto problemi con il telaio all’inizio, ma quello che ci frena ora è la perdita di performance e affidabilità del propulsore”, ha concluso il consulente di Red Bull.

Nina Stefenelli

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