La Pirelli vuole una sessione di test sul bagnato
E propone il Paul Ricard o Fiorano come circuiti di prova
All’indomani dell’incidente di Jules Bianchi a Suzuka il Grande Circo si era risvegliato con il dubbio di non aver fatto abbastanza per preparare i ragazzi ad affrontare la pioggia con le monoposto 2.0, in particolare le scuderie avevano puntato il ditto contro la Pirelli incapace di fornire gomme adatte alla situazione.
Ora però alla vigilia del pre-stagione è il produttore milanese a prendersela con i costruttori rei di non aver convinto la FIA a fissare un vero e proprio test sul bagnato.
“Il regolamento prevede almeno una sessione ma una spruzzata con l’idrante in una pista come Jerez non è ciò che avevamo in mente. Avremmo preferito il Paul Ricard o Fiorano che permettono di fare un lavoro migliore – ha affermato il responsabile Paul Hembery ad Autosport – Penso che una giornata di prove sull’acqua all’inizio di ogni campionato sarebbe di grande beneficio per tutti perché consentirebbe alle squadre di comprendere meglio il comportamento della vettura, l’influenza sulla performance e in caso di modifiche da noi apportate di verificarne gli effetti. Per ora comunque la Federazione non ha dato alcuna indicazione. Se dovesse decidere per il sì l’augurio è che venga scelga la strada più corretta”.
Chiara Rainis
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