Kimi Raikkonen: "Il sogno che si realizza"

Kimi Raikkonen: "Il sogno che si realizza"

Kimi Raikkonen ha fatto il suo ritorno in Europa ieri pomeriggio con un volo arrivato a Zurigo. Queste le sue prime impressioni da campione del mondo. "Sono cosi' felice che fa quasi male! E' il sogno che si realizza, una cosa che inseguivo sin da quando ero bambino.
Avevo sette anni la prima volta che vidi una pista: era un vecchio e piccolo circuito di kart, chiamato Bembole, che si trovava a cinque chilometri da dove abitavo. Per me era diventato una seconda casa. Ora, 22 anni dopo, ci sono tante piste che posso dire essere le mie favorite ma la piu' importante e' diventata Interlagos, a piu' di cinquemila chilometri da casa!"

"Avevo sempre detto che il mio obiettivo della carriera era diventare campione del mondo. C'ero andato vicino un paio di volte e, alla fine, le cose sono andate per il verso giusto. Abbiamo sempre dato il massimo per cercare di vincere. Per farlo nello sport bisogna spingere sempre piu' forte, fino alla fine. Non si sa mai cosa puo' accadere in gara, basta guardare quello che e' successo negli ultimi tre Gran Premi e tutti sanno cosa intendo dire. Al Fuji per noi e' stato terribile: siamo stati retrocessi in fondo al gruppo e la nostra corsa e' praticamente finita quasi subito.
Abbiamo lasciato il Giappone con un distacco di 17 punti, senza la possibilita' di combattere. Credo che avrei potuto scommettere che non piu' di dieci persone fuori dalla squadra credevano nelle nostre chance di vittoria finale ma noi non per questo abbiamo mollato la presa. In un certo senso, crediamo nei miracoli. La Cina e' stato il nostro jolly: abbiamo vinto e chi era in testa alla classifica non ha fatto punti. Ci ha dato un po' di speranza ma non c'erano comunque molte chance a disposizione. L'ultima corsa e' stata davvero emozionante. Non ci sono stati ritiri fra i primi quattro ma una battaglia a distanza fra noi e i nostri avversari diretti. Ho fatto forse la miglior partenza della stagione e magari avrei potuto passare anche Felipe alla prima curva ma avevamo un piano che non includeva certo una lotta con il mio compagno di squadra. Poi ho visto negli specchietti che Hamilton era a fianco di Alonso alla curva 3, prima di accusare il problema tecnico che lo ha retrocesso in fondo al gruppo.
Allora ho realizzato che avevamo la chance che speravamo: quel primo giro sembrava essere diventato decisivo per il campionato."

"E' stata una grandissima gara e credo di non aver mai provato sensazioni migliori all'interno dell'abitacolo: tutto ha funzionato alla perfezione, quasi come se si trattasse di un regalo di compleanno degli angeli! Avremmo potuto andare ancora piu' forte e voglio ringraziare nuovamente Felipe per tutto l'aiuto e il supporto che mi ha dato: ha fatto tutto quello che si poteva fare, come un perfetto compagno di squadra. Come squadra non potevamo far meglio della doppietta ma, una volta tagliato il traguardo, la cosa piu' importante era capire che cosa stesse facendo Hamilton. Ho chiesto notizie via radio ma, per qualche secondo, c'e' stato silenzio: poi, finalmente, Chris mi ha detto che era settimo e allora il cuore e' quasi andato in fiamme per la gioia! Questo e' quanto: ora sono campione del mondo!"
"Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini in questi anni, tutti i miei tifosi. Ringrazio la squadra: e' meraviglioso essere parte della piu' grande squadra di ogni tempo. Quest'anno mi sono goduto la Formula 1 piu' di quanto non abbia fatto nelle sei stagioni precedenti messe insieme. Sognavo di vincere il titolo con la Ferrari e scommetto che questo sia il sogno di ogni pilota. Questo gruppo non si ferma mai: si lavora al massimo, senza mai mollare. Abbiamo avuto dei momenti difficili ma siamo sempre riusciti a risalire la china e questo dimostra la qualita' delle persone. Ancora una volta, grazie! E voglio ringraziare anche gli sponsor e i partner: insieme a loro abbiamo un pacchetto da campioni del mondo!"

Ora mi aspettano le Finali Mondiali al Mugello, il momento della festa con tutta la Ferrari: e' la mia prima volta e non potevo arrivarci in un momento piu' bello. Poi, finalmente, le vacanze, le prime da campione del mondo."

Ferrari

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