Intervista Esclusiva: Jonathan Neale sui motori e sul sound della nuova stagione

« Penso che i fan abbiano solo bisogno di abituarsi»

Intervista Esclusiva: Jonathan Neale sui motori e sul sound della nuova stagione

La nuova Formula 1 sta sollevando polemiche come poche altre volte è accaduto in passato. Da una parte c’è il pubblico e la critica, a dir poco perplessi davanti alle nuove regole sui consumi e al sound dei nuovi motori V6 turbo. Dall’altra ci sono molti addetti ai lavori, che difendono le scelte della federazione (chi più, chi meno). Abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere in esclusiva nazionale con Jonathan Neale, CEO di McLaren Racing, insieme a Bruce Crawley, Global Motorsport Technology Manager di ExxonMobil, che ci ha detto la sua su questi più che scottanti tempi, con uno sguardo anche alla stagione (e alla McLaren) che verrà. In particolare ci si è concentrati sulla questione dei consumi, argomento che naturalmente la ExxonMobil sta seguendo con particolare interesse.

Nelle prime gare di questa stagione il consumo di carburante ha giocato un ruolo determinante. Sia per quanto riguarda le performance che per l’efficienza stessa delle vetture. Lei pensa che la scelta di un carburante piuttosto che di un altro possa determinare la vittoria in una gara o di un campionato?

Sì, penso che per vincere una gara occorra avere quanti più elementi possibili a favore. Tutto deve funzionare alla perfezione. La preparazione dell’auto, del motore e l’abilità del pilota. Tutto insieme contribuisce. Certamente, però, la Formula 1 si è trasformata in una competizione basata anche sui consumi e perciò un carburante come quello di Exxon può fare meraviglie con l’auto, creando dei vantaggi a livello di performance. Questo è qualcosa che i nostri colleghi alla ExxonMobil hanno fatto molto bene con Mercedes negli ultimi 12 mesi. Le auto da Formula 1 tradizionalmente erano caricate con 150 kg di carburante, mentre ora siamo ad appena 100 kg. Questo è un aspetto sul quale possiamo ancora migliorare parecchio, anche perché in Formula 1 abbiamo appena iniziato a lavorarci.

Pensa che senza i limiti di consumo questi nuovi motori potrebbero offrire migliori performance alle vetture?

La Formula 1 deve rappresentare l’apice del mondo delle competizioni. Ciò significa avere la migliore tecnologia per le migliori performance. Il passaggio dai motori V8 aspirati agli attuali è stato progettato per molti anni. Materiali e design del motore sono cambiati diverse volte. Questo, però, ha rappresentato il passaggio verso una nuova era di motori più efficienti e ciò non significa a basse prestazioni. Il complesso sistema per collegare il sistema di recupero dell’energia al motore così come quello per il recupero del calore è collegato ai sistemi dei produttori di supercar, come la McLaren P1 e altri concorrenti anche in Italia. Lo stesso avviene anche per la tecnologia ibrida. È importante per la Formula 1 che l’industria e i fan capiscano che siamo in mezzo ad un grande cambiamento, che si svilupperà nel corso di almeno 2 anni e mezzo, a causa del quale ci sarà bisogno di tempo perché le squadre riescano ad ottenere il massimo.

In Australia la Red Bull ha avuto diversi problemi con i sensori del carburante. Avete avuto anche voi le stesse difficoltà?

In un campionato basato sull’efficienza dei motori sono necessari numerosissimi sensori, tutti molto precisi ed accurati. Riconosco che ogni tanto questi hanno dei problemi di calibrazione, ma tutte le squadre stanno lavorando insieme con la FIA per migliorare. Questo però significa che se devi cambiare qualcosa, allora devi informare anche le altre squadre, altrimenti corri il rischio di incorrere in penalità.

Il prossimo anno passerete da Mercedes a Honda. Come sta procedendo lo sviluppo? Quando potremo vedere in pista il nuovo motore?

Risponde Bruce Crawley, Global Motorsport Technology Manager di ExxonMobil, che ha potuto seguire da vicino lo sviluppo del nuovo propulsore: Lo sviluppo è iniziato da parecchio tempo. Stiamo preparando diversi motori, ognuno con esigenze e necessità diverse per quanto riguarda l’uso di carburante e lubrificanti. Puntiamo ad avere un pacchetto di unità molto competitive per l’inizio del 2015. Si concentra tutto sull’efficienza nei consumi e sull’energia che saremo in grado di fornire per aumentare sia la potenza finale che gli stessi consumi.

Jonathan Neale: Comunque ci vorrà ancora molto tempo prima di poterlo vedere in azione.

Cosa ne pensate della reazione di pubblico e critica nei confronti del suono dei nuovi V6?

Dipende da cosa piace. C’è chi preferisce i vecchi V8, come c’è chi ancora ricorda i V10 o addirittura i V12. Il nuovo sound potrà anche essere differente, ma io trovo piacevole poter sentire anche che tutto nella macchina funziona bene, il rumore della folla e quello delle gomme sull’asfalto. Penso che Ecclestone sia soddisfatto e che anche i tecnici di Sky Sport stiano adattando i loro microfoni per catturare ancora meglio il nuovo suono. Penso che i fan abbiano solo bisogno di abituarsi. La domanda naturale è: sarà possibile per noi cambiare così tanto? La risposta è sì. Abbiamo però bisogno di tempo. Non sarà una cosa che accadrà dal giorno alla notte. Siamo però solo al terzo Gran Premio della stagione e penso che la gente debba dare la possibilità di adattarsi.

Parlando di piloti, possiamo dire che Kevin Magnussen sia una scommessa vinta?

Nessuno è un vincitore finché non ha vinto. Dobbiamo essere tutti emozionati per le possibilità che ci sono offerte nell’avere un pilota così giovane in Formula 1. Ha davanti a sé un futuro luminoso, questo è certo. Kevin ha dovuto gestire nella prima gara delle sessioni di qualifica particolarmente difficoltose e in Malesia ha mostrato un talento straordinario. Certo, ha ancora molto da imparare. I primi tre o quattro anni sono sempre di apprendistato. Lui però è molto disciplinato e piacevole, e noi siamo felici di averlo alla guida.

A cura di Gianluca Mauriello
Traduzione di Lorenzo V. E. Bellini

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Interviste

Lascia un commento

35 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati