Heidfeld: “La F1 non deve disprezzarsi, però il rumore del motore manca…”

Nei giorni scorsi era stato Mario Andretti a lanciare un messaggio di soliderietà al criticatissimo Circus moderno bersagliato per la scarsa potenza delle monoposto, l’assenza del ruggito del motore, l’eccessiva presenza dell’elettronica e di aiuti ai piloti.

Ora a sostenere la massima serie è intervenuto un ex come Nick Heidfeld, attualmente impegnato con la Mahindra in Formula E, consapevole delle pecche ben peggiori che rendono ancora debole la categoria elettrica in cui corre.

“La F1 ha solo bisogno di uscire dalla spirale negativa in cui si è inserita. E’ vero che si può sempre migliorare, tuttavia non è così da buttare via come in molti la vorrebbero far passare. In fin dei conti ci troviamo sempre davanti a macchine ed atleti straordinari capaci di regalare gare avvincenti” – ha dichiarato il tedesco dal 2000 al 2011 attivo con Prost, Sauber, Jordan, BMW, Williams e Renault e autore di 13 podi.

“Sento inoltre tante lamentele per il dominio Mercedes. Anche nel mio periodo c’era un team più forte degli altri. E’ una cosa normale. Pur cercando di arginare e compattare il gruppo qualcuno di superiore continuerà ad emergere. Personalmente invece dovessi indicare dei problemi direi il suono poco aggressivo della power unit e l’artificialità dei sorpassi con il DRS che forse andrebbe utilizzato solo nella sezione conclusiva del circuito”.

Infine giusto per non negarsi un po’ di amarcord alla domanda su eventuali rimpianti relativi alle numerose stagioni nel paddock gestito da Ecclestone il 38enne ha ammesso: “Sono stato fortunato a restarci tanto a lungo. In questo modo ho lavorato con squadre di alto livello e in più mi sono divertito, ciò nonostante in effetti provo un po’ di rammarico. Il mio sogno sarebbe stato diventare campione del mondo ed invece non sono neppure riuscito a vincere una corsa. Peccato, comunque è stata una bella esperienza”.

Chiara Rainis