Gran Premio di Ungheria 2015, Budapest: Anteprima e Orari del Weekend

Decimo appuntamento del mondiale

Gran Premio di Ungheria 2015, Budapest: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 24 Luglio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Sabato 25 Luglio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 26 Luglio

Gara: 14:00  ̶  70 giri  ̶  306,630km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

Diretta:  SKY Sport F1 HD e RAI 1 (per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

“Arriviamo in Ungheria da due settimane abbondanti di pausa, in cui i team hanno avuto modo di riprendersi, fissare le idee su cosa fare e cosa non fare per sviluppare nella seconda parte della stagione la macchina. In Inghilterra c’è stato ancora una volta un successo della Mercedes con una splendida doppietta, tutt’altro che scontata. Le Williams infatti sembrano avere guadagnato parecchia competitività, specialmente sulla Ferrari, e ora sembrano essere le uniche in grado di potere contrastare lo strapotere Mercedes.

Ad ogni modo oggi vogliamo spendere qualche riga sul povero Jules Bianchi, che dopo mesi e mesi di lotta ci ha lasciato. Questi sono giorni tristi per la Formula 1, giorni che ci auguriamo di non rivivere mai più. Per quanto possa essere sicura questa categoria non c’è mai un limite alla sicurezza. Purtroppo un ragazzo solare, sempre sorridente, disponibile in ogni occasione a fare una foto con i fan, ci ha lasciati. Jules, ci mancherai”. [M.B.]

Pronostico

“Le due Mercedes si giocheranno la vittoria a suoni di pit stop data la difficoltà di sorpasso in Ungheria, dietro sarà una bella sfida Ferrari – Williams dal momento che la casa inglese si è ripresa alla grande dopo la dimostrazione di Silverstone. Se il meteo inciderà come l’anno scorso ancora non lo sappiamo, ma non farebbe di certo male data la sonnolenza che il circuito solitamente crea”. [A.V.]

Circuito

Nome: Hungaroring.

Luogo: Mogyoród, Ungheria.

Costruzione: Negli annali, la prima gara automobilistica in Ungheria risale addirittura agli anni ’30, tuttavia dopo la seconda guerra mondiale, con l’estendersi della cortina di ferro l’idea di un gran premio nei territori dell’unione sovietica venne abbandonata. Solamente più tardi negli anni ’80 la Formula 1 cercò di organizzare un evento a Mosca, ma dopo lunghe trattative la scelta ricadde sull’Ungheria, in particolare su Budapest. Venne prima presa in considerazione l’idea di un tracciato cittadino all’interno della città, ma successivamente su optò per costruire un complesso a circa 19km di distanza dal centro città. Il primo Gp disputato su questo tracciato risale al 1986, e sono state molto poche le modifiche apportate alla pista da allora fino ad oggi. Da ricordare la modifica della curva 3, della curva 11 e l’allungamento del rettilineo principale. Tutti questi accorgimenti sono stati presi allo scopo di aumentare la spettacolarità della gara, che di solito risulta essere una delle più noiose della stagione. Vi sono però recentemente state numerose edizioni spettacolari, specialmente se le condizioni climatiche mutano improvvisamente. La possibilità di scrosci dovuti a temporali estivi, di solito da sempre un piacevole scossone alla gara.

Distanza a giro: 4,381km

Numero di curve: 14, 8 a destra, 6 a sinistra

Senso di marcia: orario

3 Migliori Parti: Curva 1: modificata nel corso degli anni, è forse l’unico punto della pista nel quale eseguire un sorpasso in maniera civile. Si trova infatti alla fine della zona di attivazione del DRS, e va affrontata a poco meno di 100Km/h in seconda marcia dopo avere staccato da circa 300km/h. Curva 6 e 7: si tratta di una stretta chicane a circa metà della percorrenza del giro. Un destra sinistra in cui ogni possibilità di sorpasso senza contatto o taglio di una curva è impossibile. Si affronta in seconda marcia a poco più di 100km/h, dopo una scalata dalla quinta marcia. È inoltre un punto molto ostico in quanto molte volte il pilota può avere difficoltà in uscita e finire in testacoda specialmente se gli pneumatici sono fortemente usurati, condizione non difficile da raggiungere su questa pista. Curva 10 e 11: rispettivamente una piega verso sinistra e una verso destra entrambe da affrontare a grande velocità, in quinta e sesta marcia a circa 250Km/h completamente in appoggio. Qui la traiettoria è fondamentale per ottenere la migliore velocità di percorrenza e per non andare larghi in uscita dell’ultima curva.

Stress Meccanico: L’Hungaroring è considerato dai fornitori di pneumatici, alla stregua di un circuito cittadino, per la sua tortuosità e per la velocità di percorrenza medio bassa. La mancanza di rettilinei a parte quello di partenza, contribuisce notevolmente ad aumentare la temperatura delle gomme, sollecitate all’estremo dalle strette curve della pista. Le temperature elevate di fine luglio non aiuteranno i piloti a risparmiare gli pneumatici. La pista dell’Hungaroring è considerata hard dal punto di vista dei freni. I piloti utilizzano il pedale del freno per il 15%del giro in undici diversi punti. La staccata della prima curva è la più violenta del giro: ben 122 metri di frenata e 121kg impressi dal pilota sul pedale del freno sviluppano una decelerazione longitudinale di 5,31 g. Anche la curva 2 e la curva 4 hanno delle frenate molto impegnative. La decelerazione media sul giro è di 3.75 g e lungo tutta la percorrenza di una gara una singola vettura sviluppa una potenza frenante di 161kWh.

Scelta Gomme: PZERO YELLOW SOFT e PZERO WHITE MEDIUM.

Zona DRS: sul rettilineo principale tra la curva 14 e la curva 1 e tra la curva 1 e la curva 2, entrambe con detection point prima della curva 14.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2012: come l’anno precedente Lewis Hamilton su McLaren motorizzata Mercedes è il più veloce sia nelle Libere 1 che nelle Libere 2, mentre nella terza sessione del sabato mattina Mark Webber (RBR – Renault) riesce a battere il tempo dell’inglese. Qualifiche: uno strepitoso Hamilton domina in Q1, Q2 ed infine in Q3 conquistando la pole position davanti a Romain Grosjean (Lotus – Renault) e Sebastian Vettel (RBR – Renault); è la 150a pole per la scuderia di Woking. Gara: la procedure di ripartenza deve essere ripetuta in quanto la Mercedes di Schumacher (17° in griglia) non parte durante il giro di ricognizione. Alla seconda partenza le vetture scattano regolarmente con Hamilton a comandare sul gruppo mentre dietro Button sorpassa Vettel per la terza piazza ed Alonso ha ragione di Rӓikkӧnen per la quinta. Vettel e Grosjean riescono a mantenere un ritmo più elevato degli inseguitori, guadagnando qualche secondo; al 16° passaggio Button è il primo dei top a rifornire, seguito poi dagli altri. Alonso perde tempo dietro a Pérez che non ha ancora cambiato e di ciò se ne avvantaggia Rӓikkӧnen che si riprende la quinta posizione. Al 34° giro rientra nuovamente Button che opta per gomme soft, in testa nel frattempo c’è il Finlandese Volante che richiamato ai box per il consueto pit stop monta gomme a mescola dura e riesce con una gran manovra a tenere dietro sé il compagno di scuderia. Kimi tenta di riagganciare il leader della corsa giungendo ad un secondo da lui ma Hamilton riesce a spuntarla e vincere sui due della Lotus. Dietro i tre giungono Vettel, Alonso, Button, Bruno Senna, Webber, Massa e Rosberg. Alonso mantiene la testa del mondiale con 40 punti di vantaggio su Webber e 42 su Vettel.

Edizione 2013: nelle due sessioni del venerdì Sebastian Vettel (RBR – Renault) è risultato il più veloce battendo in entrambe le occasioni il compagno di squadra Mark Webber. Il sabato mattina è invece Romain Grosjean (Lotus – Renault) ad ottenere il miglior tempo davanti a Fernando Alonso e Sergio Pérez (McLaren – Mercedes). Qualifiche: la Mercedes si fa subito notare posizionando i due piloti, Lewis Hamilton e Nico Rosberg, ai primi due posti in Q1. Al termine della Q3 l’inglese si conferma il più veloce conquistando la seconda pole consecutiva ad Hockenheim, dietro di lui la Red Bull di Sebastian Vettel e la Lotus  di Grosjean, quarto Nico Rosberg, terza fila per Alonso e Rӓikkӧnen. Gara: al via Hamilton mantiene il comando davanti a Vettel e Grosjean mentre Alonso con un ottimo spunto riesce a portarsi a ridosso dei tre, dietro Rosberg ha un contatto con Massa e si ritrova in dodicesima posizione dopo un fuoripista. Tra decimo e quattordicesimo giro il gruppo di testa effettua i rispettivi pit stop ed a trovarsi in testa è Webber inseguito da Hamilton, Button, Vettel, Grosjean Alonso e Pérez. Al 24° passaggio l’australiano va ai box e così Hamilton ha strada libera mentre Vettel riesce dopo molti tentativi a sorpassare Button, il quale in crisi di pneumatici dovrà cedere ulteriori due posizioni. Al 32° giro Hamilton rientra ai box per cambiare set di gomme e si riprenderà la leadership 3 giri più tardi. Drive-through per Grosjean in seguito ad un contatto con Button, il francese deve dire addio alla top 3 definitivamente. Tra 48° e 51° passaggio entrano per il terzo cambio gomme Alonso ed Hamilton, lo spagnolo rientra in quinta posizione mentre l’inglese è secondo, ma dopo che anche Vettel necessita di un nuovo set può riprendersi tranquillamente il primo posto ed andare così a vincere davanti ad un silenzioso quanto concreto Kimi Rӓikkӧnen ed a Sebastian Vettel.

Edizione 2014: sia nelle prove libere del venerdì che in quella del sabato mattina Lewis Hamilton su Mercedes fa capire sin da subito che sarà lui l’uomo da battere, stabilendo i migliori crono in tutte e tre le sessioni, mentre il compagno di squadra Nico Rosberg è subito dietro di lui. Le qualifiche tuttavia cominciano appena per l’inglese che rientra dopo un giro a causa di un principio d’incendio sulla sua W05, costringe dolo a partire dalla pit-lane la domenica. La pole position se la aggiudica Rosberg sotto una leggera pioggia davanti al connazionale Sebastian Vettel (RBR – Renault), seconda fila per Valtteri Bottas (Williams – Mercedes) e Daniel Ricciardo (RBR – Renault). Gara: Al via Rosberg mantiene la prima posizione seguito da Bottas, Alonso e Vettel, nelle retrovie Ericsson su Caterham perde il controllo della vettura sbattendo violentemente contro le barriere: safety car e distacchi annullati. Valzer di pit stop per montare le gomme soft ma dopo pochi giri è ancora safety car a causa dell’incidente di Romain Grosjean (Lotus – Renault), Ricciardo è al comando della gara davanti a Button e Massa. Una terza safety subentra al 23° passaggio per rimuovere la Force India di Sergio Pérez, dopodiché è un assolo di rimonte e soste a decidere questo pazzo Gran Premio. Infatti Alonso, Vergne ed Hamilton sono quelli che più hanno risalito la classifica e potrebbero giocarsi posizioni da podio, davanti Rosberg e Ricciardo però sembrano non mollare. Al 38° passaggio Alonso è il primo del gruppo a cambiare gomme, le porterà sino al termine della corsa riuscendo a farsi passare solo da Ricciardo, vincitore grazie ad un’ottima strategia con pit stop alla 55a tornata, e tenendo dietro le due Mercedes di Lewis Hamilton – giunto terzo – e Nico Rosberg, il vero sconfitto di giornata che vede il suo margine su Hamilton ridursi a 11 punti.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1989: a conquistare la pole position è per la prima volta non un pilota della scuderia di Woking (la quale ne aveva inanellate 16 consecutive), bensì Riccardo Patrese (Williams Renault) davanti al campione del mondo Ayrton Senna (McLaren – Honda), in seconda fila un sorprendente Alex Caffi su Dallara – Cosworth  e Thierry Boutsen, compagno di squadra di Patrese; quinto è Alain Prost affiancato dalla prima Ferrari di Gerhard Berger, mentre l’altro ferrarista Nigel Mansell è soltanto dodicesimo. Tuttavia nel warm-up della domenica mattina il Leone d’Inghilterra si dice fiducioso riguardo la gara e con la solita flemma risponde che punta alla vittoria, spiazzando i giornalisti, increduli a quelle parole. Gara: scatta bene Patrese che è inseguito da Senna, mentre Caffi cede subito a Berger e Prost, con il francese che poco dopo supera l’austriaco e tenta di riagganciare i primi due. Dietro invece compie una strabiliante rimonta Mansell: con una partenza azzeccata sorpassa subito due vetture e continua imperterrito la sua scalata, sebbene i primi sembrino già lontani. Al 22° giro aggancia Caffi e lo passa, dopo il primo cambio gomme è davanti al compagno di scuderia Berger (che dovrà ritirarsi per noie al cambio), Prost può solo assistere in quanto non tenta nemmeno di bloccare l’avanzata del Leone inglese. Ora davanti si presentano Patrese e Senna, in lotta sin dal primo giro, ma l’italiano al 53° passaggio deve rallentare per problemi ai radiatori, causa di lì a poco del suo ritiro: soltanto Senna davanti a Mansell. Anche “Magic” deve cedere alla Ferrari guidata da un inarrestabile Mansell al 58° giro di gara, dopo che l’inglese sfrutta il traffico creato dal doppiaggio di Stefan Johansson (Onyx – Cosworth) per il sorpasso. Al 77° giro Nigel Mansell taglia il traguardo con oltre venticinque secondi di vantaggio su Senna mandando il pubblico in visibilio, terzo Boutsen, poi Prost, Cheever, Piquet e Caffi, settimo e fuori dalla zona punti ma primo dei non doppiati quel giorno dal vincitore.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Con il 39% delle preferenze ecco l’edizione da voi scelta.

Edizione 1998: sull’ostico tracciato ungherese dove le qualifiche sono (quasi) tutto, sono le due McLaren – Mercedes ad occupare la prima fila, con Mika Hӓkkinen in pole e David Coulthard secondo; dietro di loro Michael Schumacher con la Ferrari staccati di 4 decimi e la Jordan – Honda di Damon Hill. Gara: ottima partenza delle due McLaren con Schumacher che non può far altro che accodarsi, dietro Irvine con l’altra Ferrari riesce a scavalcare Hill per la quarta piazza, poi Villeneuve, Frentzen, Wurz, Alesi. Sorprendentemente è la Ferrari del nordirlandese a girare più forte, trascinando con sé tutto il gruppo, ma al 13° passaggio deve dire addio ai sogni di rimonta a causa di un guasto elettronico, il terzetto davanti a lui può così incrementare il proprio vantaggio sugli inseguitori che erano spinti proprio da Irvine. Dal 24° giro in poi comincia la prima serie di rifornimenti senza che nulla cambi nelle posizioni di testa, mentre dietro Frentzen ha problemi al dado di una ruota che costringe i suoi meccanici ad un lungo intervento. Al 28° giro si ritira Jarno Trulli (Prost – Peugeot) per problemi al propulsore. Mossa a sorpresa della Ferrari che cambia strategia facendo rientrare il tedesco ai box per un pit-stop nel corso della 43a tornata: ripartito con poco carburante e gomme fresche stacca parziali record superando Coulthard dopo che questi è rientrato ai box e mettendosi alla “caccia” di Hӓkkinen. Così accade che al 46° giro Schumacher sia in testa alla corsa ed il finlandese costretto ad inseguirlo, tuttavia quest’ultimo sembra avere dei problemi al cambio e perde vistosamente terreno, dovendo lasciare pista a Coulthard. Seppur con una sosta in più Schumacher riesce ad uscire dalla corsia box primo e portare così a casa la quinta gara stagionale davanti a Coulthard e Jacques Villeneuve (Williams), solo sesto Hӓkkinen a causa delle noie al cambio. Si riapre così anche la classifica piloti con Schumacher a quota 70 ed a 7 punti dal leader finnico.

RECORD

Giro prova: 1:19.146 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:19.071 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h35:26.131 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 11 – McLaren
Pole pilota: 7 – M Schumacher
Pole team: 8 – McLaren
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher, L Hamilton
Migliori giri team: 9 – Williams
Podi pilota: 7 – A Senna, M Schumacher
Podi team: 22 – McLaren

Albo d’oro

  1. 1936 T Nuvolari – Alfa Romeo
  2. 1986 N Piquet – Williams Honda
  3. 1987 N Piquet – Williams Honda
  4. 1988 A Senna – McLaren Honda
  5. 1989 N Mansell – Ferrari
  6. 1990 T Boutsen – Williams Renault
  7. 1991 A Senna – McLaren Honda
  8. 1992 A Senna – McLaren Honda
  9. 1993 D Hill – Williams Renault
  10. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
  11. 1995 D Hill – Williams Renault
  12. 1996 J Villeneuve – Williams Renault
  13. 1997 J Villeneuve – Williams Renault
  14. 1998 M Schumacher – Ferrari
  15. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  16. 2000 M Hakkinen – McLaren Mercedes
  17. 2001 M Schumacher – Ferrari
  18. 2002 R Barrichello – Ferrari
  19. 2003 F Alonso – Renault
  20. 2004 M Schumacher – Ferrari
  21. 2005 K Räikkönen – McLaren Mercedes
  22. 2006 J Button – Honda
  23. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
  24. 2008 H Kovalainen – McLaren Mercedes
  25. 2009 L Hamilton – McLaren Mercedes
  26. 2010 M Webber – Red Bull Renault
  27. 2011 J Button – McLaren Mercedes
  28. 2012 L Hamilton – McLaren Mercedes
  29. 2013 L Hamilton – Mercedes
  30. 2014 D Ricciardo – Red Bull Renault

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli.

 

 

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