Gran Premio di Singapore 2017: Anteprima e Orari del Weekend

Quattordicesimo appuntamento del Mondiale

Gran Premio di Singapore 2017: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 15 Settembre

Libere 1: 10:30-12:00 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport/Rai Sport HD)

Libere 2: 14:30-16:00 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport/Rai Sport HD)

Sabato 16 Settembre

Libere 3: 12:00-13:00 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport/Rai Sport HD)

Qualifiche: 15:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 17 Settembre

Gara: 14:00  ̶  61 giri  ̶  308,828km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Singapore ci sono 6 ore di differenza.

Gara Precedente

La stagione europea di F1 ha salutato il Vecchio continente per fare rotta verso le ultime sette tappe del Mondiale, distribuite tra Asia e Americhe.  Il round italiano ha visto Lewis Hamilton impossessarsi per la prima volta delle redini della classifica iridata, fino a quel momento monopolizzata da Sebastian Vettel. A Monza le Frecce d’Argento hanno letteralmente oscurato la Rossa, mostrando una superiorità ritrovata che ha impensierito non poco gli uomini di Maranello. Sul tracciato brianzolo, nettamente favorevole alla Mercedes, ci si attendeva sì un distacco, ma non così prepotente. Urge dunque correre ai ripari, perché anche se il gap in classifica è di soli tre punti, le gare rimaste cominciano a scarseggiare, e non c’è più tempo per dire ‘il Mondiale è ancora lungo’.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Il circuito cittadino di Singapore, diversamente da quello brianzolo, arride alla Ferrari e alla sua ottima capacità di generare alto carico aerodinamico, come richiesto tra le curve di Marina Bay. Vettel dovrà quindi giocarsi subito la carta del riscatto. Dal canto suo Hamilton, apparso di nuovo impeccabile negli ultimi appuntamenti, non mollerà facilmente la preda ora che si è piazzato al vertice. La Mercedes a Singapore è però destinata a soffrire, come già visto a Montecarlo e a Budapest: la conformazione aerodinamica della W08 sui circuiti ad alto carico, paga infatti anche un maggiore sottosterzo. Non scordiamoci poi della Red Bull, che a Monza si è fatta nuovamente notare e che, dopo lo smarrimento di inizio stagione, ha ripreso a sgomitare ai piani alti, portando così un po’ di sano scompiglio nella lotta iridata tra Mercedes e Ferrari. Le battaglie insomma non sono finite. Bisogna ancora vincere la guerra.

Circuito

Nome: Marina Bay Street Circuit

Luogo: Singapore

Costruzione: La città di Singapore ha avuto l’onore di ospitare nel 2008 la primissima gara in notturna mai disputata del campionato di Formula 1. Il contratto di cinque anni per potere ospitare un Gran Premio di Formula 1 venne firmato nel 2007 da Bernie Ecclestone, un magnate di Singapore e il Ministero del turismo della città stato asiatica.  Il tracciato è stato realizzato unendo alcune strade della città di Singapore. Il layout della pista è merito dell’architetto Hermann Tilke e la pista si snoda nelle strade vicine al porto. Nel corso di questi pochi anni il tracciato ha subito numerosissime piccole modifiche a seguito delle molte indicazioni e lamentele riportate dai piloti dopo ogni GP. La modifica più importante è stata effettuata nel 2013, con la rimozione della chicane 10, la cosiddetta Singapore Sling, sostituita da una semplice curva verso sinistra. Un’altra modifica importante è stata la sostituzione di cordoli pericolosi in uscita di numerose curve; molto spesso potevano causare dei testacoda. Questo evento è sempre stato abbastanza apprezzato da tutti i fan della Formula 1, compresi quelli europei (anche grazie all’orario molto vantaggioso in cui viene trasmesso in Europa) e la gara è diventata una sorta di Montecarlo asiatico: un weekend in cui regnano lusso e glamour, e un paddock in cui si bada più alle curve delle tante modelle piuttosto che alle 23 della pista di Marina Bay.

Distanza a giro: 5,065km

Numero di curve: 23, tredici a sinistra e dieci a destra

Senso di marcia: antiorario

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 45% del giro
Consumo di Carburante al Giro: 1,64 kg/giro
Velocità Massima: 300 km/h
Possibilità di Safety Car: 100%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 24 secondi
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 7 su 9 edizioni in questo tracciato
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: quindicesimo (Alonso 2008)

Particolarità del Tracciato: questa gara è notoriamente una delle più dure dal punto di vista fisico per i piloti, a causa delle alte temperature e dell’umidità che c’è sempre in questa città. Inoltre, vista la bassa media oraria che si registra su questa pista, ogni anno la gara sfiora sempre le due ore di durata. Il cambio è notevolmente sollecitato, con ottantasette cambiate al giro e ben 4.575 nell’arco di un’intera gara. Le marce più utilizzate sono la terza e la sesta. La media oraria si aggira attorno ai 167 km/h.

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 13
Tempo Speso in Frenata: 24% del giro
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 143 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 81.435 kg
Frenata più Impegnativa: la quarta staccata, alla curva 7

Gomme:

Gomme 2015: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2016: 51
Strategia Vincente 2016: Ultrasoft (16) -> Soft (17) -> Soft (28) Rosberg
Stint più Lunghi 2016: Ultrasoft 19 Giri (Vettel e Ocon) – Supersoft 24 Giri (Kvyat) – Soft 28 Giri (Rosberg e Wehrlein)

Zona DRS: sul rettilineo principale, tra la curva 23 e la curva 1 con detection point prima della curva 22; sul rettilineo tra la curva 5 e la curva 7 con detection point appena dopo la curva 4.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2014: nelle FP1 Fernando Alonso fa registrare il miglior tempo davanti alle Mercedes di Lewis Hamilton Nico Rosberg. L’inglese si riprende poi la leadership del venerdì nelle seconde prove libere stando davanti all’asturiano e a Daniel Ricciardo (RBR – Renault). Infine, nelle terze libere del sabato mattina, ancora Alonso fa registrare il miglior crono davanti a Ricciardo e a Rosberg. Qualifiche: Lewis Hamilton conquista la trentasettesima pole position in carriera battendo di soli 7 millesimi Rosberg, che ha compiuto il proprio giro veloce su un set di super soft già usate in Q2. Terzo un bravo Daniel Ricciardo che trova di fianco a sé il compagno di squadra Vettel, poi Alonso, Massa; Rӓikkӧnen, Bottas, Magnussen e Kvyat a completare la top ten. Gara: problemi tecnici sul volante di Rosberg che è costretto a partire dai box, compromettendo una gara che lo vede ritirarsi dopo 13 giri. Al via Hamilton mantiene saldamente il comando, mentre dietro Alonso si porta secondo grazie al taglio della prima chicane: da regolamento restituisce immediatamente la posizione a Vettel. All’undicesimo giro comincia il valzer di pit stop, con Massa che ha la meglio su Rӓikkӧnen per la quinta piazza, mentre Hamilton va a cambiare al 14° passaggio senza intoppi. Bisogna attendere la seconda tornata di cambi per vedere ulteriori sorpassi dovuti alla strategia: Alonso anticipa al 25° giro l’ingresso e così ha la meglio su Sebastian Vettel. Al trentesimo giro subentra la safety car a causa di alcuni detriti lasciati dalla Force India di Pérez, dopo un contatto con la Sauber di Sutil: ciò complica la vita ad Hamilton, che si vede costretto a cambiare le proprie gomme. Ripresa la gara l’inglese allunga subito per guadagnare margine, rientra ai box ma si ritrova dietro a Vettel, secondo dopo che Alonso è rientrato a sua volta ai box. Il pilota della Mercedes non fa comunque molta fatica a riappropriarsi della leadership dopo un solo giro. Le posizioni di fatto non cambiano, e dopo 60 giri Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Singapore davanti alle due Red Bull di Vettel e Ricciardo. La lotta per il titolo piloti vede ora Hamilton in testa con 241 punti, 3 in più rispetto a Rosberg.

Edizione 2015: il pilota statunitense Alexander Rossi prende il posto di Roberto Merhi alla Marussia: è per lui l’esordio nel mondiale. Il venerdì nelle prime prove libere è Nico Rosberg (Mercedes) seguito dal compagno di squadra Lewis Hamilton e dalla Red Bull di Daniel Ricciardo. Nella seconda sessione le cose invece cambiano, con l’australiano sempre terzo ma con davanti la Ferrari di Kimi Räikkönen e l’altra Red Bull di Daniil Kvyat. Il sabato nelle FP3 sono invece le Rosse a far segnare i migliori tempi, con Sebastian Vettel davanti a Räikkönen e a Kvyat. Qualifiche: al termine della Q1 vengono eliminati i due piloti della Manor, i due della Sauber e Pastor Maldonado. Nelle Q2 restano esclusi Sainz Jr., le due McLaren e le due Force India. A sorpresa la pole position la segna Vettel con la Ferrari, interrompendo un digiuno lungo oltre 3 anni per la Scuderia. Dietro di lui Ricciardo, Iceman, Kvyat, Hamilton, Rosberg, Bottas, Verstappen, Massa e Grosjean. Gara: al via tutte le vetture scattano bene, eccetto Verstappen, sfilato dal gruppo. Al giro 13 è il turno di Kvyat e Felipe Massa: in uscita dalla corsia box il brasiliano viene a contatto con Nico Hülkenberg; la vettura del tedesco esce di pista, colpisce le barriere, costringendo così il pilota al ritiro. La Direzione gara stabilisce la Virtual Safety Car. Ciò non basta e subentra quindi la Safety Car, compattando il gruppo. Alla ripartenza si forma un trenino, con i primi tre, Vettel, Ricciardo e Räikkönen, divisi da pochi decimi, mentre Hamilton deve dire addio alla corsa al giro 33. Al giro 37 la Direzione gara è costretta a mandare nuovamente in pista la vettura di sicurezza, a causa dell’attraversamento di uno spettatore, che rientra dopo pochi secondi al di là delle barriere. La situazione lì davanti comunque non varia, e dopo 61 tornate Sebastian Vettel vince davanti a Daniel Ricciardo e Kimi Räikkönen.

Edizione 2016: Sono le due Red Bull a dettare il passo nella prima sessione di Prove Libere a Singapore, con Verstappen davanti a Ricciardo. Terzo crono per la Ferrari di Vettel, mentre le due Mercedes – uniche con le soft, in una top ten di gommati con ultrasoft – seguono a 6 decimi dal vertice. Nelle FP2 è invece Rosberg a balzare in testa, seguito da Raikkonen, Verstappen e Ricciardo. Il tedesco della Mercedes si conferma il più veloce anche al sabato mattina, marcato stretto dalla Red Bull di Verstappen. A mezzo secondo dal vertice la Ferrari di Raikkonen. Hamilton è solo ottavo e non effettua simulazione di qualifica. Qualifiche: Nico Rosberg manda in frantumi il record della pista e si intasca la sua prima pole position sul tracciato di Marina Bay. Ricciardo, a mezzo secondo, partirà con lui dalla prima fila. Terzo tempo per Hamilton che dividerà la seconda fila con la Red Bull di Verstappen. Completano le prime dieci piazze, Raikkonen, Sainz, Kvyat, Hulkenberg, Alonso e Perez. Vettel partirà invece dall’ultima fila, eliminato già in Q1 a causa di problemi alla barra anti-rollio anteriore. Gara: Problemi al brake by wire per Grosjean, che rientra ai box prima del via. Rosberg scatta bene e mantiene la leadership, subito seguito da Ricciardo e Hamilton. Ma a pochi metri dalla prima curva la Force India di Hulkenberg finisce a sandwich tra le due Toro Rosso, mentre Sainz davanti tenta il sorpasso su Verstappen. Dentro la safety car. Al giro 1: Rosberg, Ricciardo, Hamilton, Kimi, Alonso, Kvyat, Sainz, Verstappen, Massa e Magnussen. Vettel nelle retrovie è rimasto ultimo, preferendo evitare la bagarre. Al giro 3 si riparte. Vettel all’ottavo giro è già 14esimo. Cominciano i primi pit stop intorno al giro 14. Vettel intanto è arrivato al limite della top ten, undicesimo. Al giro 18, e dopo la prima sosta, Rosberg è sempre in testa, seguito da Ricciardo, Hamilton, Kimi, Gutierrez, Perez, Vettel, Alonso, Kvyat, Verstappen. La Haas, Vettel e Perez devono ancora fermarsi. Al giro 25 la Ferrari pitta e rientra 13esima. Il tedesco si prende quindi l’ultima posizione in top ten, passando Sainz e Gutierrez, salendo poi ottavo dopo che Verstappen e Massa si sono fermati nuovamente. Kimi mette a segno il sorpasso su Hamilton e gli porta via la seconda posizione. Rosberg ai box e Kimi subito dietro. Hamilton rientra a sua volta e torna dentro alle spalle della Rossa. Vettel è quinto dopo aver passato Kvyat. Al giro 38 si ritira Bottas. A venti giri dalla fine Rosberg è saldo al comando seguito da Ricciardo, Kimi, Hamilton, Vettel, Verstappen, Alonso, Perez, Massa e Kvyat. Al giro 43 Vettel si ferma di nuovo, rientrando sesto dietro a Verstappen. Due giri dopo si ferma anche l’olandese, che torna poi in pista in nona posizione. Si ritira anche la McLaren di Button. Al giro 46 Hamilton è ancora ai box; Raikkonen lo imita al giro dopo, ma la mossa non paga e il finlandese finisce quarto, perdendo così la posizione. A dieci giri dalla fine: Rosberg, Ricciardo, Hamilton, Kimi, Vettel, Alonso, Verstappen, Perez, Kvyat e Magnussen. Al giro 54 Verstappen si prende il sesto posto su Alonso. Il gap tra Rosberg e Ricciardo, così come quello tra Hamilton e Raikkonen, si riduce al minimo negli ultimi giri ma le due Mercedes non mollano: Nico Rosberg vince il GP di Singapore davanti a Ricciardo e Hamilton.

Migliore edizione per gli Autori:

Edizione 2008: la prima ufficiale della Formula 1 sul Singapore Street Circuit, nonché 800° gara del mondiale. Nelle qualifiche del sabato vengono eliminate in Q1 e subito dopo in Q2 le due Renault di Fernando Alonso e Nelson Piquet Jr., mentre a dominare sono le due Ferrari, con Massa che conquista la pole e Räikkönen terzo, superato all’ultimo da Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes). La domenica gara alquanto movimentata per un circuito stretto e tortuoso: i primi due vanno via quasi subito, Kimi è costretto al recupero. Ma il fatto accade al quindicesimo giro, quando la Renault di Piquet Jr. va inspiegabilmente a sbattere in uscita di curva contro il muretto, disintegrandosi: safety car in pista e giro di rifornimenti per tutti i piloti. Succede che il bocchettone della benzina rimane attaccato alla monoposto di Massa dopo la ripartenza, spargendo il carburante ovunque e costringendo il brasiliano a ripartire ultimo dopo una lunga sosta. A guastare il weekend Ferrari ci si aggiunge il ritiro di Kimi, che va a sbattere in uscita dalla stretta curva 10. A vincere sorprendentemente è Alonso, sfruttando i disagi altrui e la propria esperienza; secondo Nico Rosberg (Williams – Toyota) e terzo Lewis Hamilton. In seguito verrà aperta un’inchiesta su quanto successo a Piquet Jr.: secondo alcune fonti il suo incidente non sarebbe avvenuto casualmente ma in seguito ad un ordine di scuderia. Inizialmente accusati, e poi radiati dalla FIA, Flavio Briatore e Pat Symonds; tali accuse verranno poi ritirate su ricorso.

Migliore edizione per i Lettori:

Edizione 2010: viene modificato il disegno della chicane Sling con l’intento di spostare maggiormente l’uscita per una miglior percorrenza. Modificate anche le curve 5 e 7. Vengono riasfaltati i tratti rettilinei tra le curve minori. Viene abbassato il livello del paddock per consentire un rientro in pista alle monoposto senza sobbalzi, e vengono rimodellati i cordoli alla curva 10. Sin dal venerdì si capisce che sarà un GP monopolizzato dalla Red Bull, con Vettel e Webber a contendersi la prima posizione. Il sabato in Q1 eliminazione a sorpresa di Massa, fermo a causa di un problema all’elettronica. Dopo una Q2 in cui a dominare è Vettel, nell’ultima fase la pole va a Fernando Alonso, che batte di poco meno di un decimo il tedesco. In gara il passo lo fa il poleman mantenendosi in testa per quasi tutta la gara, seguito soltanto da Vettel, cui contende il giro veloce. Nonostante l’entrata in pista della SC per due volte, in seguito agli incidenti di Kobayashi prima e Bruno Senna poi, oltre ad un duello tra Schumacher e Heidfeld in cui quest’ultimo ha la peggio e deve ritirarsi, la situazione là davanti rimane invariata. Vince Fernando Alonso (Ferrari) su Sebastian Vettel e Mark Webber, piloti RBR-Renault.

RECORD

Giro prova: 1:42.584 – N Rosberg – Mercedes – 2016
Giro gara: 1:47.187 – D Ricciardo – Red Bull – 2016
Distanza: 1h55:48.950 – N Rosberg – Mercedes – 2016
Vittorie pilota: 4 – S Vettel
Vittorie team: 3 – Red Bull
Pole pilota: 3 – L Hamilton, S Vettel
Pole team: 3 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – F Alonso, D Ricciardo
Migliori giri team: 3 – RedBull
Podi pilota: 6 – S Vettel
Podi team: 10 – Red Bull

Albo d’oro

  1. 2008 F Alonso – Renault
  2. 2009 L Hamilton – McLaren Mercedes
  3. 2010 F Alonso – Ferrari
  4. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  5. 2012 S Vettel – Red Bull Renault
  6. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  7. 2014 L Hamilton – Mercedes
  8. 2015 S Vettel – Ferrari
  9. 2016 N Rosberg – Mercedes

Fonti: Brembo, Pirelli

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