Gran Premio del Giappone, Suzuka: Anteprima ed orari del weekend
La Formula 1 sbarca in Giappone sul circuito di Suzuka per la quartultima prova del mondiale 2010. La massima serie dunque torna su uno dei tracciati più belli ed impegnativi del calendario. Solo la pista di Spa-Francorchamps in Belgio è più amata dai piloti.
Il circus sbarca in Giappone dopo un Gran Premio di Singapore che ha visto il trionfo di Fernando Alonso, che dopo la vittoria a Monza ad inizio Settmebre, ha aggiunto un altro importante tassello per la sua rimonta in classifica.
Nuova battuta d’arresto invece per Lewis Hamilton, protagonista di uno scontro con Mark Webber in ripartenza da Safety Car. Altro zero in classifica per l’inglese che ora è stato scavalcato da Alonso. A differenza di quanto accaduto a Monza però, stavolta ben poche colpe possono essere date ad Hamilton che aveva di fatto completato la sua manovra di sorpasso quando è stato centrato da Webber sulla posteriore sinistra.
In questa settimana comunque non sono mancate le polemiche. Proprio Hamilton conversando con alcuni cronisti della Bild ha dichiarato che ora la Red Bull non domina più il campionato in quanto non è più illegale! Il riferimento è chiaro: subito dopo il Gran Premio d’Ungheria la FIA ha introdotto nuovi test di flessibilità delle componenti delle monoposto e la squadra che pare averne risentito di più è stata porprio la Red Bull che è passata dal dominio incontrastato mostrato in Ungheria alle prestazioni più “umane”, per così dire, viste nelle ultime tre gare.
Al di là di ciò comunque sembra più che altro che sia stata la Ferrari ha rimontare parte del gap rispetto al team angloaustriaco. Mentre la McLaren pare aver subito una leggera un’involuzione.
La pista di Suzuka è unica nel suo genere. Il tracciato è situato in un parco giochi di proprietà della Honda, ed è l’unica pista del mondiale che forma un “otto”. Anche se nel corso degli anni varie sono state le modifiche alla pista per meglio adeguarla agli standard di sicurezza richiesti dalla Formula 1 moderna, il circuito mantiene intatto tutto il suo fascino, come resta inalterato l’elevato grado di difficoltà che costringe team e piloti a non sbagliare nulla.
La prima curva è un lungo curvone verso destra che immette nella serie di “s”, quattro curve in successione da affrontare ad elevata velocità che immettono nella curva Dunlop, una curva cieca cui segue un breve allungo che immette nelle due curve Degner da affrontare quasi in pieno una di seguito all’altra. Si arriva poi all’Hairpin il punto più lento della pista, un tornante 180° cui segue un’altro curvone che immette poi nella curva Spoon, chiamata in questo modo perchè la sua forma ricorda vagamente quella di un cucchiaio. Subito dopo la Spoon c’è il rettilineo più lungo della pista che termina con la mitica curva 130R, più volte modificata nel corso degli anni. In ultimo, poco prima del traguardo, sorge la chicane del Triangolo.
La pista di Suzuka è quella che detiene il maggior numero di edizioni del Gran Premio del Giappone valevoli per il Mondiale, tuttavia la Formula 1 esordì nella terra del Sol Levante su un altro circuito, quello del Fuji, nella famosa edizione del 1976 quando un Lauda reduce dal fuoco del Nurburgring lasciò il titolo mondiale ad Hunt, primo atto di una lunga rivalità tra Ferrari e McLaren che in Giappone ha conosciuto altri momenti al calor bianco.
Infatti altre quattro volte le due squadre si sono trovate a giocarsi il titolo nella gara nipponica. Nel ’77 si corse ancora al Fuji, in una gara funestata dall’incidente in cui un giovanissimo Villeneuve esordiente sulla Ferrari finì fuori pista tra il pubblico, provocando due morti.
Da allora per un decennio la Formula 1 non mise più le ruote in Giappone, fino a quando nel 1987 il circuito di Suzuka divenne la sede del Gran Premio per circa vent’anni, fino a quando per il biennio 2007-2008 si tornò a correre al Fuji, opportunamente modificato.
Per molti anni il Mondiale si è deciso proprio qui in Giappone complice anche il fatto che per lungo tempo il Gran Premio nipponico è stata la gara conclusiva del mondiale. Come nel 1987 quando Mansell diede addio alle sue chances contro Piquet a causa di un grave incidente in prova. Nel 1988 ci fu il primo atto della saga Senna-Prost, col brasiliano che si aggiudicò il suo primo titolo con una esaltante rimonta. Tuttavia restano famose le sportellate tra i due che nel biennio successivo decideranno le sorti del campionato tra mille polemiche: nell’89 mondiale a Prost con la famosa collisione alla chicane del Triangolo tra le due McLaren, e conseguente vendetta di Senna nel ’90 con speronamento alla partenza che spedì fuori pista la Ferrari del rivale.
La particolare collocazione del Gran Premio del Giappone nel calendario ha fatto sì che spesso un pilota riuscisse ad accoppiare l’affermazione in gara col titolo mondiale: Damon Hill ci riuscì nel 1996, mentre Mika Hakkinen ottenne i suoi due titoli iridati consecutivi grazie alle vittorie a Suzuka, battendo nel ’98 la Ferrari di Schumacher e nel ’99 la rossa del sorprendente outsider Irvine.
Il tedesco della Ferrari, primatista di vittorie in questa gara con ben sei affermazioni (solo una su Benetton), si rifece nel 2000 quando con il trionfo di Suzuka riportò a Maranello il titolo dopo vent’anni di digiuno ferrarista. Finita nel 2004 l’era Schumi-Ferrari, nell’ultimo quinquennio le vittorie sono andate a top driver quali Raikkonen, Alonso, Hamilton e Vettel: escluso il finlandese, gli altri tre sono oggi in lotta serrata per il Mondiale 2010, e saranno sicuri protagonisti su un circuito molto selettivo che per i giovani piloti sembra ormai “vecchio stile”, con curve molto veloci ma con vie di fuga molto limitate rispetto ai circuiti della “generazione-Tilke”.
Si arriva quindi in Giappone con una situazione di classifica che vede ancora cinque piloti come possibili contendenti al titolo: Webber, ancora in testa al mondiale anche se il suo vantaggio si è sensibilmente ridotto rispetto a quello che aveva in Ungheria; Alonso, le cui quotazioni sono in continua crescita; Hamilton, che però viene da due pesanti ritiri; Vettel, che con il secondo posto di Singapore si è portato ad appena un punto da Hamilton; Button, il pilota che sembra ad oggi avere minori possibilità, ma non va dimenticato che tra i cinque è l’unico che non ha sbagliato nulla e potenziali vittorie o buoni punti gli sono stati privati da incidenti o scelte strategiche errate.
Ad oggi i piloti meglio piazzati sembrano essere Webber ed Alonso, con il secondo in continuo calo nelle quotazioni dei bookmaker che prevedono la zampata finale dello spagnolo. Il campione di Oviedo però non può permettersi di sbagliare nulla, anche un solo errore potrebbe essere decisivo per le sorti del mondiale.
Allo stesso tempo però Alonso ha un vantaggio: non ha nemici interni! E addirittura la Ferrari pare abbia già fatto pressione su Massa perchè si impegni ad aiutare il suo compagno di squadra nella conquista del titolo. Lo stesso non può dirsi in casa Red Bull e McLaren dove la lotta è anche, e forse soprattutto, tra compagni di squadra.
Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino
INFO
Lunghezza del circuito: 5,807 km
Giri da percorrere: 53
Distanza totale: 307,471 km
Numero di curve: 18 – 10 a destra, 8 a sinistra
Mescole Bridgestone: soffici/dure
RECORD
Giro prova: 1:28.954 – M Schumacher – Ferrari – 2006
Giro gara: 1:31.540 – K Raikkonen – McLaren Mercedes – 2005
Distanza: 1h23:53.413 – F Alonso – Renault – 2006
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 8 – McLaren
Pole pilota: 8 – M Schumacher
Pole team: 9 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.787 – M Schumacher
Km in testa team: 2.845 – McLaren
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 8 – Williams
Podi pilota: 9 – M Schumacher
Podi team: 24 – McLaren
———-
Albo d’oro
01. 1976 M Andretti – Lotus Ford
02. 1977 J Hunt – McLaren Ford
03. 1987 G Berger – Ferrari
04. 1988 A Senna – McLaren Honda
05. 1989 A Nannini – Benetton Ford
06. 1990 N Piquet – Benetton Ford
07. 1991 G Berger – McLaren Honda
08. 1992 R Patrese – Williams Renault
09. 1993 A Senna – McLaren Ford
10. 1994 D Hill – Williams Renault
11. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
12. 1996 D Hill – Williams Renault
13. 1997 M Schumacher – Ferrari
14. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
15. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
16. 2000 M Schumacher – Ferrari
17. 2001 M Schumacher – Ferrari
18. 2002 M Schumacher – Ferrari
19. 2003 R Barrichello – Ferrari
20. 2004 M Schumacher – Ferrari
21. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
22. 2006 F Alonso – Renault
23. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
24. 2008 F Alonso – Renault
25. 2009 S Vettel – Red Bull Renault
———-
Orari del Gran Premio del Giappone
Venerdì 8 Ottobre
10:00-11:30 (03:00-04:30) Prove Libere 1
14:00-15:30 (07:00-08:30) Prove libere 2
Sabato 9 Ottobre
11:00-12:00 (04:00-05:00) Prove Libere 3
14:00-15:00 (07:00-08:00) Qualifiche – Rai Due
Domenica 10 Ottobre
15:00 (08:00) Gara – Rai Uno
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui