Gran Premio del Brasile 2013, Interlagos: anteprima ed orari del weekend
Ultimo appuntamento della stagione del 2013
Otto vittorie consecutive. Da ieri sera, su tutti gli almanacchi della Formula 1 alla voce “maggior numero di vittorie consecutive, vi sarà Sebastian Vettel. Lui, l’uomo del 2013. In questa ultima introduzione vogliamo rendere omaggio al dominatore indiscusso degli ultimi quattro mondiali. Ormai è nella storia, e potrà vincere molto in futuro, e raggiungerà sicuramente altri record di un suo celebre connazionale.
Sebastian Vettel ha fatto il weekend alla Vettel. Un magico Hat Trick, figlio anche di un errore di Webber in qualifica. In gara non c’è storia, ormai bisogna seguire la classifica dalla seconda posizione in giù. Al muretto tentano in ogni modo di fermarlo: gli dicono che gli pneumatici non sono a prova di proiettile, gli dicono che solo lui può combinare un disastro, e in risposta Seb fa segnare il giro più veloce al penultimo passaggio. Forse non prende trenta secondi di distacco dal secondo per non risultare sbruffone, ma questa è stata una passeggiata più che una gara. Romain Grosjean è l’uomo del momento. È il pilota più in palla, forse anche più in palla di Vettel considerando la differenza tra Redbull e Lotus. 75 punti nelle ultime cinque gare. C’è anche da dire che da quando Raikkonen ha firmato per Ferrari, la Lotus gli ha riservato dei gran calci nel culo, e da quel momento è emersa la personalità di Romain. La prossima stagione senza dubbio lotterà per la vittoria. Mark Webber chiude il podio al terzo posto con una prestazione condizionata dalle gomme: ha cercato di avvicinarsi al francese della Lotus ma ha compromesso la durata delle coperture sino alla fine. Lewis Hamilton termina quarto la sua gara un po’ silenziosa. È riuscito però a stare davanti a Fernando Alonso, che ha patito la stessa sorte di Webber nel tentativo di raggiungere l’inglese, rischiando anche di perdere la sua quinta posizione compromettendo la lotta per mantenere viva la competizione per il secondo posto nel campionato costruttori. A cercare di arraffare la quinta posizione di Alonso c’era Nico Hulkenberg, sempre più certezza della top ten. Settimio, nel weekend del suo licenziamento troviamo Sergio Perez, che dà spettacolo per tutti i suoi fan venuti a vederlo dal Messico e per i suoi fan di Huston venuti a sostenerlo. Ottavo, con il suo miglior risultato stagionale c’è il finlandese Valteri Bottas con una modestissima Williams: la stessa, a quanto pare, che il venezuelano Maldonado ha fatto carambolare per la pista in lungo e in largo. Importante anche il nono posto di Rosberg, che aiuta ad aumentare il vantaggio della Mercedes sulla Ferrari nel campionato costruttori.
Menzioni speciali per Felipe Massa, che qui ad Austin sembra letteralmente perso nel nulla. Non cava un ragno da nessun buco, in gara e in qualifica: Brasile stiamo arrivando; e Heikki Kovalainen, bravissimo in qualifica e più sfortunato in gara, chiude quattordicesimo. Non credo ci saranno opportunità per Valsecchi in Brasile, ahinoi.
Il tracciato di Interlagos venne inaugurato nel maggio del 1940. Come si deduce dal nome si trova “tra i laghi”, in questo caso due, artificiali, progettati per fornire dell’energia alternativa alla città. Il fatto di essere costruito su un terreno così instabile e ricco d’acqua è stato il motivo che ha reso la conformazione della pista così tortuosa e ricca di saliscendi, ma è anche il motivo per cui non si riesce ad avere quasi mai un asfalto uniforme. Inizialmente il tracciato misurava ben 8 kilometri, grazie a un tratto di pista che si estendeva dalla S di senna all’esterno dell’attuale circuito e si ricongiungeva alla curva del lago solamente dopo un paio di tornanti. Il tracciato così come lo conosciamo oggi, invece, è il frutto di una modifica avvenuta nel 1990, che ridusse la lunghezza a 4,3 kilometri, creando la S di Senna e riducendo la lunghezza del rettilineo dopo di questa . Recentemente, a causa della morte di ben 2 piloti su questa pista nel corso della stagione 2011, gli organizzatori degli eventi del tracciato hanno deciso di apportare alcune modifiche alle vie di fuga, allargando specialmente quella della curva del sole. Il circuito di Interlagos ha visto generazioni di piloti e profuma di storia e passione. Dopo la scomparsa di Carlos Pace, nel 1977, si decise di intitolare la pista proprio al pilota brasiliano, che aveva ottenuto la sua unica vittoria in Formula 1 proprio su questa pista nel 1975. Ai giorni nostri su questa pista le vetture utilizzano un alto carico aerodinamico, in funzione dei curvoni da affrontare ad alta velocità e del settore centrale, pieno di curve lente. La grande favorita in Brasile rimane la Redbull, le cui caratteristiche tecniche si adattano appieno all’ultima gara della stagione. L’asfalto è molto abrasivo e per tutti questi fattori la Pirelli ha deciso di portare le stesse mescole portate ad Austin, ossia le Orange Hard e le White Medium. Le zone in cui si potrà attivare il DRS saranno due, sugli unici due rettilinei del tracciato: quello davanti ai box e quello scopo la S di senna. Il fattore pazzo del gran premio del Brasile è sempre stato il meteo: scrosci improvvisi, pioggerellina leggera, veri e propri nubifragi. Abbiamo visto più o meno ogni sorta di condizione meteorologica ad Interlagos e ciò rende la gare ogni volta. emozionante e per nulla scontata. Anche questo appuntamento sarà trasmesso in chiaro dalla Rai in diretta, esattamente in parallelo con l’emittente privato Sky. La Gara come al solito sarà a metà pomeriggio, un orario che permetterà senz’altro di avere un ottimo share di spettatori.
Questa sarà l’ultima gara per Mark Webber in Formula 1, dopodiché passerà alla guida dei prototipi Porsche abbandonando la massima serie delle monoposto. Inoltre sarà l’ultima gara di Felipe Massa con la tuta della Ferrari: speriamo di poterla celebrare con un podio!
Top 10 edizioni GP del Brasile
Edizione 1975: tenutasi alla fine del mese di gennaio come seconda prova valida per il campionato mondiale, vede scattare in prima fila Jean Pierre Jarier su Shadow-Ford Cosworth seguito da Emerson Fittipaldi (McLaren-Ford Cosworth); problemi un po’ per tutti nella scelta delle mescole, date le elevate temperature. Alla partenza della gara è Carlos Reutemann (Brabham-Ford) a sopravanzare tutti, seguito dal poleman, da Carlos Pace e dalle due Ferrari. Il francese si riappropria poi della testa della corsa grazie alla pessima tenuta di strada della Brabham, allungando sugli inseguitori. Si accende la lotta per il terzo posto tra Regazzoni e Fittipaldi, con quest’ultimo che ha la meglio. Le posizioni rimangono invariate fino a 7 giri dal termine, quando la monoposto di Jarier è afflitta da problemi all’accensione che lo costringono al ritiro: a vincere è Carlos Pace, prima ed unica vittoria nella sua carriera. È questa anche l’ultima di Graham Hill, a bordo della Lola.
Edizione 1982: pole position di Alain Prost (Renault) davanti a Gilles Villeneuve (Ferrari). Al via il francese si ritrova quarto, sopravanzato dal canadese, da Keke Rosberg e René Arnoux. Il pilota finlandese tenta di appropriarsi anche della prima posizione, ma esce di pista e rientra in settima posizione; le due Renault intanto sembravano in grave crisi, sopravanzate da tutti. Al 22° passaggio incidente tra Arnoux, Lauda e Reutemann: ritiro obbligato per tutti e tre. Poco dopo anche Villeneuve si ritira a causa di un lungo, dovuto alla manovra difensiva nei confronti di Piquet, che va al comando e conclude la gara vincendola davanti a Rosberg e Prost. Tuttavia la FIA decide di squalificare i primi due un mese più tardi su appello presentato da Ferrari e Renault: le monoposto Williams e Brabham erano di fatto sottopeso rispetto a quanto scritto nel regolamento.
Edizione 1987: prima fila monopolizzata dalle due Williams motorizzate Honda di Mansell e Piquet; al via il brasiliano prende la leadership, mentre l’inglese è autore di una brutta partenza. Rientrato ai box Piquet per un surriscaldamento del propulsore, le prime posizioni vedono Senna davanti a Mansell, che nel frattempo aveva rimontato. Il brasiliano si ritira però per un problema al motore Honda, mentre Mansell è costretto ad una sosta prolungata causata da una foratura; da ciò ne trae vantaggio Alain Prost (McLaren-TAG) che va a vincere su Piquet e Johansson.
Edizione 1991: storica vittoria per Ayrton Senna, mai vincitore nel GP di casa sino a quel momento. Il brasiliano parte bene dalla pole position, insidiato però da Mansell. L’inglese perde tempo ai box, arretrando di fatto in classifica; recupera lo svantaggio nei suoi confronti ancora una volta ma al 61° giro è costretto al ritiro per problemi al cambio. Negli stessi giri anche Senna accusa problemi al cambio, tanto da rimanere con la sola sesta marcia: compirà gli ultimi giri in questo modo, riuscendo in un’impresa ai limiti dello sforzo umano, tanto che verrà estratto dalla vettura dai commissari, impossibilitato a muoversi per i troppi crampi. Dietro lui giunge Patrese (Williams-Renault), afflitto anch’esso da problemi al cambio e Gerhard Berger, compagno di squadra del brasiliano nel team McLaren.
Edizione 1998: Häkkinen, poleman il sabato, è il più veloce ad affrontare la prima curva; parte invece male Schumacher. Le McLaren prendono subito un passo insostenibile per gli altri. Al decimo giro Schumacher passa il compagno Irvine alla staccata della prima curva e comincia a girare con tempi vicini a quelli McLaren.; dopo la prima serie di pit stop Schumacher passa terzo. Al 50° passaggio Häkkinen conduce davanti a Coulthard, Schumacher, Irvine, Wurz, Frentzen, Fisichella, Villeneuve. Al 54º giro si ferma anche Irvine che rientra all’ottavo posto; durante gli ultimi giri non si verificano ulteriori cambiamenti e Häkkinen vince per la terza volta consecutiva , secondo il compagno di squadra Coulthard; terzo Schumacher al primo podio stagionale.
Edizione 2002: in qualifica il più veloce è Montoya con la Williams-Bmw, seguito da Michael Schumacher (Ferrari). Il vero duello però è tutto tedesco: infatti Michael viene inseguito dal fratello minore, Ralf, dopo che Barrichello si è ritirato per blocco al cambio e Montoya è sceso nelle retrovie. Il minore dei fratelli Schumacher tenta l’attacco una prima volta, senza riuscire ad avere la meglio. Anche dopo la sosta ai box è Michael a controllare la gara, grazie anche alla nuova monoposto; a nulla valgono gli sforzi di Ralf, che dovrà accontentarsi della seconda posizione.
Edizione 2006: dopo ben 13 anni un brasiliano torna sul gradino più alto del podio. È Felipe Massa, neo acquisto Ferrari, che dopo un’ottima partenza dalla pole mantiene il comando su tutti. In questa gara viene assegnato anche il secondo titolo mondiale a Fernando Alonso (Renault), che grazie al suo secondo piazzamento ha la meglio sul diretto rivale, Michael Schumacher, giunto quarto dopo una rimonta pazzesca. Per il tedesco si tratta anche del suo 250° GP ed ultimo con la scuderia di Maranello; terzo giunge un ottimo Jenson Button a bordo della Honda.
Edizione 2007: non accadeva dal 1986 che tre piloti si giocassero il titolo all’ultima gara di campionato; lotta aperta fin da subito tra Kimi Räikkönen (Ferrari), Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) e Fernando Alonso (McLaren – Mercedes). Il sabato a conquistare la pole è però Felipe Massa, seguito dai tre. Alla partenza Hamilton parte male e si fa sfilare dai due diretti rivali, perdendo successivamente altre posizioni per problemi al cambio mentre cerca di rimontare. Le due Ferrari vanno via e dopo il primo pit-stop Massa consegna la leadership al compagno di scuderia. Da dietro si rifà vivo Hamilton, che rimonta sino alla settima piazza, ma ciò non basterà a tenere quei pochi punti di vantaggio nei confronti del finlandese, che festeggerà il primo titolo mondiale.
Edizione 2008: ancora una volta è lotta a due per il titolo mondiale, questa volta a contenderselo ci sono Felipe Massa (Ferrari) e Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes). In qualifica il brasiliano, spinto dal pubblico di casa, conquista la pole position, mentre l’inglese è solo quarto, ma con 7 punti di vantaggio in classifica. Il ferrarista manterrà la leadership per tutto l’arco della gara, incurante anche della pioggia che scende a tratti lungo il tracciato, mentre Lewis Hamilton pare in difficoltà. Tuttavia la beffa giunge all’ultimo giro, quando l’inglese riesce a superare Timo Glock, con gomme usurate, conquistando la quinta posizione: con un solo punto di vantaggio Hamilton diventa campione del mondo per la prima volta.
Edizione 2012: lotta al titolo tra Fernando Alonso (Ferrari) e Sebastian Vettel (RBR – Renault), con il tedesco in vantaggio sull’asturiano di ben tredici punti. Al termine delle qualifiche, dominate dalle due McLaren-Mercedes di Hamilton e Button, Vettel è quarto, mentre Alonso soltanto ottavo. Alla partenza scattano tutti bene sotto una leggera pioggia, ma alla Subida do lago Vettel viene speronato e finisce in testacoda, riuscendo però a ripartire. Tre giri più tardi anche il diretto rivale è autore di testacoda, che gli costa tre posizioni; per la pioggia ed i detriti causati dai contatti viene chiamata la Safety Car, che annulla di fatto il distacco tra i piloti. Dopo la ripartenza vi è un valzer di soste ai box per scegliere la strategia migliore, che viene colta dal team Ferrari che monta gomme intermedie; in breve tempo i due piloti saranno rispettivamente 2° e 3°. Da dietro Vettel rimonta fino alla sesta posizione, superando Schumacher, all’ultima sua gara in carriera; un posto che gli vale il terzo titolo mondiale alla fine dei 71 giri previsti.
Venerdì 22 Novembre
Libere 1: 13:00-14:30 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)
Libere 2: 17:00-19:30 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)
Sabato 23 Novembre
Libere 3: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD – Rai Sport 1)
Qualifiche: 17:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)
Domenica 24 Novembre
Gara: 17:00 ̶ 71 giri ̶ 305,909km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)
* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Brasile ci sono 3 ore di differenza.
Distanza a giro: 4,309km
Numero di curve: 15
Senso di marcia: antiorario
RECORD
Giro prova: 1:09.822 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:11.473 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Distanza: 1h28:01.451 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Vittorie pilota: 6 – A Prost
Vittorie team: 12 – McLaren
Pole pilota: 6 – A Senna
Pole team: 10 – McLaren, Williams
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 10 – Williams
Podi pilota: 10 – M Schumacher
Podi team: 30 – McLaren
Albo d’oro
- 1972 C Reutemann – Brabham Ford
- 1973 E Fittipaldi – Lotus Ford
- 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
- 1975 C Pace – Brabham Ford
- 1976 N Lauda – Ferrari
- 1977 C Reutemann – Ferrari
- 1978 C Reutemann – Ferrari
- 1979 J Lafitte – Ligier Ford
- 1980 R Arnoux – Renault
- 1981 C Reutemann – Williams Ford
- 1982 A Prost – Renault
- 1983 N Piquet – Brabham BMW
- 1984 A Prost – McLaren TAG
- 1985 A Prost – McLaren TAG
- 1986 N Piquet – Williams Honda
- 1987 A Prost – McLaren TAG
- 1988 A Prost – McLaren Honda
- 1989 N Mansell – Ferrari
- 1990 A Prost – Ferrari
- 1991 A Senna – McLaren Honda
- 1992 N Mansell – Williams Renault
- 1993 A Senna – McLaren Ford
- 1994 M Schumacher – Benetton Ford
- 1995 M Schumacher – Benetton Renault
- 1996 D Hill – Williams Renault
- 1997 J Villeneuve – Williams Renault
- 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
- 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
- 2000 M Schumacher – Ferrari
- 2001 D Coulthard – McLaren Mercedes
- 2002 M Schumacher – Ferrari
- 2003 G Fisichella – Jordan Ford
- 2004 J Montoya – Williams BMW
- 2005 J Montoya – McLaren Mercedes
- 2006 F Massa – Ferrari
- 2007 K Raikkonen – Ferrari
- 2008 F Massa – Ferrari
- 2009 M Webber – Red Bull Renault
- 2010 S Vettel – Red Bull Renault
- 2011 M Webber – Red Bull Renaul
- 2012 J Button – McLaren Mercedes
Buona Gara a Tutti e buona pausa invernale! Continuate a seguirci qui su Motorionline.com e nello specifico nella sezione Amarcord! All’anno prossimo, con delle anteprime tutte nuove!
Vi lasciamo con delle piccole anticipazioni: meteo aggiornato a giovedì, pronostici di Motorionline.com, e sarete voi sulla nostra pagina Facebook a decidere la migliore edizione in assoluto di ogni Gran Premio!
A presto!
Andrea Villa, Matteo Bramati.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui