Gran Premio del Belgio 2018: anteprima e orari del weekend

Tredicesimo appuntamento del Mondiale

Gran Premio del Belgio 2018: anteprima e orari del weekend

Orari

Venerdì 24 agosto

Libere 1: 11:00-12:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 15:00-16:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 25 agosto

Libere 3: 12:00-13:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 15:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita integrale alle 19.00 su TV8

Domenica 26 agosto

Gara: 15:10 ̶ 44 giri ̶ 308,052 km (Sky Sport F1 HD)

Differita integrale alle 21.00 su TV8

Gara precedente 

Il GP di Ungheria, dodicesima e ultima tappa stagionale prima della pausa estiva, ha visto trionfare Lewis Hamilton. Protagonista assoluto della corsa che gli ha regalato un vantaggio di 24 lunghezze in classifica generale sul rivale Vettel, il britannico ha vinto anche grazie alla perfetta copertura di squadra messa a punto dal compagno di box Bottas, giunto quinto dopo aver ceduto nelle fasi finali a entrambe le SF71-H e alla Red Bull di un indomabile Ricciardo, risalito da oltre metà griglia. In quello che poteva essere senza dubbi un weekend targato Ferrari, il team di Maranello ha invece commesso un errore fatale ai box – troppo lungo il pit stop di Vettel – perdendo così una ghiotta occasione di accorciare le distanze con i rivali di Brackley. A Spa si riparte quindi da zero, per una seconda parte di stagione dove la Ferrari non potrà concedersi altri errori e la Mercedes che non dovrà fare altro che proseguire nella sua rimonta.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Si torna finalmente in pista dopo una lunga e meritata pausa per piloti e addetti ai lavori. E rituffarsi nella seconda parte della stagione è sempre entusiasmante, con la pista di Spa-Francorchamp teatro del tredicesimo round stagionale. Un tracciato tanto lungo, il più lungo del calendario, quanto tecnico, e molto impegnativo per il propulsore. Su uno dei percorsi più affascinanti del Circus, dove le possibilità di sorpasso non mancano e dove il meteo farà di certo da arbitro nel corso del weekend, la sfida tra Ferrari e Mercedes riprenderà da dove l’abbiamo lasciata, con i suoi alfieri sempre più determinati a sopravanzare e allontanarsi il più possibile l’uno sull’altro. La Rossa qui dovrebbe averne di più, con Kimi Raikkonen ricordiamoci re indiscusso della gara belga, ma abbiamo visto come la domenica le carte possono rimescolarsi velocemente. Superata inoltre la metà della stagione, i ruoli dei rispettivi alfieri di Brackley e Maranello saranno sempre più determinanti per aggiungere scintille in pista e determinare le sorti iridate dei protagonisti Lewis e Seb. Staremo a vedere.

Circuito

Nome: Circuit de Spa-Francorchamps

Luogo: Francorchamps, Stavelot/Spa, Ardenne, Belgio

Costruzione: la costruzione di questo storico tracciato risale ai primi anni ’20 e la pista nacque dall’unione delle strade che congiungevano i tre paesi di Stavelot, Francorchamps e Malmedy. Inizialmente misurava 14,9 km di pura adrenalina, e da subito venne riconosciuto come uno dei più spettacolari circuiti al mondo. La prima corsa automobilistica venne disputata nel 1924. Con gli anni ha subito varie modifiche, per rallentare le vetture che lo percorrevano a una velocità veramente elevata. Ha ospitato il GP di Formula 1 fino al 1970, anno in cui il giro record fu segnato da Chris Amon a una media di circa 245Km/h, quando i piloti riuscirono a fare escludere il tracciato dal campionato per la scarsa sicurezza. La pista attuale risale al 1979, e misura circa 7 km.  Solamente nel 1983 la Formula 1 tornò a fare tappa a Spa: nonostante il drastico cambiamento, il fascino del tracciato non era cambiato, e curve come l’Eau Rouge rimasero intatte.  Nel corso degli anni vennero apportate alcune modifiche al tracciato attuale, le più importanti delle quali alla chicane “Bus Stop”. Nonostante tutto ciò, il tracciato di Spa-Francorchamps rimane luogo di culto per tutti gli appassionati delle corse. Spa infatti è il circuito più lungo nel calendario e capita non poche volte di avere pioggia intensa in un tratto della pista e asfalto asciutto in un altro. Oltre a essere uno dei tracciati preferiti dai piloti è riconosciuto da tutti gli esperti del settore come il circuito più tecnico del mondiale.

Distanza a giro: 7,004km

Numero di curve: 19, nove a destra, dieci a sinistra

Senso di marcia: orario

Dati Tecnici:

Carico aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del gas: 72% del giro
Consumo di carburante al giro: 2,27 kg/giro
Velocità massima: 340 km/h
Possibilità di safety car: 80%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 22 secondi
Possibilità di sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla pole position: 13 su 32 edizioni in questo tracciato
Peggior posizione di partenza per un vincitore: sedicesimo (Schumacher 1995)

Particolarità del tracciato: Spa è il circuito più lungo dell’intero campionato ed è molto impegnativo per quanto riguarda il motore, con sezioni che richiedono il gas spalancato per ventidue e diciotto secondi consecutivi. I cambi di marcia al giro sono circa cinquantacinque, 2.420 per tutta la gara, e la media oraria si aggira sui 227 km/h.

Freni:

Categoria di circuito: Light Medium Hard
Numero di frenate: 9
Tempo speso in frenata: 13%
Energia dissipata in frenata durante il GP: 101 kWh
Carico totale sul pedale del freno durante il GP: 50.160 kg
Frenata più impegnativa: la seconda staccata, alla curva cinque

Gomme:

Gomme 2018: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni laterali 1 2 3 4 5
Abrasività asfalto 1 2 3 4 5
Grip asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di pit stop 2017: 39
Strategia vincente 2017: Ultrasoft (12) -> Soft (32) Hamilton
Stint più lunghi 2017: Ultrasoft 19 giri (Sainz) – Supersoft 18 giri (Vandoorne) – Soft 22 giri (Palmer) 

Zona DRS: tra curva 19 e curva 1 (con detection point prima della curva 18) e tra curva 4 e curva 5 (con detection point prima della curva 2).

Edizioni precedenti

Ultime 3 edizioni:

Edizione 2015: la Ferrari celebra il suo 900° GP sulla pista belga. Venerdì: nella prime prove libere è Nico Rosberg (Mercedes) a far segnare il miglior tempo davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton e alla Red Bull di Daniel Ricciardo. La storia si replica nel pomeriggio, ma con l’australiano leggermente più distante dal duo di testa, mentre la vettura di Rosberg viene controllata dopo l’esplosione di una gomma che ha decretato le bandiere rosse. Infine, nelle FP3 del sabato mattina, Lewis Hamilton ha preceduto il compagno di scuderia, mentre in terza posizione si è insediata la Ferrari con Sebastian Vettel. Qualifiche: al termine della Q1 Hamilton precede di 15 millesimi Rosberg, entrambi con mescola media, mentre escono la Sauber di Nasr, le McLaren e le Marussia. In Q2 la Ferrari di Kimi Räikkönen ha un guasto al motore e il finlandese deve fermarsi, restando escluso insieme a Hülkenberg, Kvyat, Ericsson e Verstappen. In Q3 la battaglia è tra le due Frecce d’argento e alla fine la spunta proprio Hamilton con un super giro (sesta pole consecutiva), poi Rosberg, Bottas, Grosjean, Pérez, Ricciardo, Massa, Maldonado, Vettel e Sainz Jr. Gara: problema al motore per la Force India di Hülkenberg e poi per Sainz Jr., i commissari decidono di ripetere la procedura di partenza. Al via Hamilton tiene la testa della corsa inseguito da Pérez, Ricciardo e Bottas, mentre Rosberg rimane dietro. Il messicano della Force India tenta di prendersi anche la testa della corsa, ma senza successo, mentre Bottas alla Bus Stop si fa passare da Rosberg e Vettel. Ricciardo va ai box per primo, poi al giro 9 vanno al cambio gomme Pérez, Grosjean, Massa, mentre un giro dopo tocca ai due finnici, Kimi Räikkönen e Valtteri Bottas: i meccanici della Williams, però, montano erroneamente una gomma di mescola media insieme a tre morbide e Bottas viene penalizzato con un drive through. Intanto, dopo la sosta di Pérez, Rosberg è secondo davanti a Vettel. Alla 17° tornata Grosjean passa Ricciardo prima e Pérez poi, mentre al 20° giro subentra la VSC per il ritiro di Ricciardo. Negli ultimi giri Grosjean si avvicina a Vettel, che ha effettuato un solo cambio degli pneumatici, mentre Max Verstappen scala la classifica, passando Bottas per il nono posto: l’olandese cerca di passare anche Räikkönen ma va lungo al termine del rettifilo del Kemmel. A due giri dal termine esplode la posteriore destra sulla vettura di Vettel, che è così costretto a rientrare ai box, abbandonando la zona del podio. Lewis Hamilton vince davanti al compagno di scuderia Nico Rosberg. Terzo è Romain Grosjean.

Edizione 2016: al venerdì Rosberg e Hamilton inaugurano il rientro sui “banchi di scuola”, chiudendo al comando le FP1, mentre Raikkonen precede in terza piazza la Force India di Perez e la Rossa di Vettel. Al debutto nel weekend del Belgio è il giovane Esteban Ocon, sostituto di Rio Haryanto al volante della Manor fino a fine stagione. “Debutto” anche per Halo e per nuovi prototipi di gomme Pirelli, dopo i problemi di scoppio improvviso avuti su questa pista nel 2015. Al pomeriggio sono invece le due Red Bull a dettare il passo, con Verstappen davanti a Ricciardo. Terza ancora la Force India, questa volta con Hulkenberg, che precede Vettel. Le due Mercedes si concentrano sui long run e chiudono in sesta e tredicesima posizione. Al sabato scendono le temperature, e il “re di Spa” Kimi Raikkonen torna a farsi sentire, facendo registrare il miglior tempo davanti a Ricciardo e al compagno di box Vettel. Verstappen è costretto ai box per un problema al cambio, mentre Hamilton è a quota -55 posizioni in griglia per la sostituzione di motore, turbo e unità MGU-H e MGU-K. Qualifiche: in Q1 la McLaren di Alonso, nonostante il lavoro sul motore durante la pausa pranzo, parcheggia a bordo pista e abbandona il campo in anticipo. Hamilton, costretto a partire dal fondo, a due minuti dalla fine è già nel paddock a rilasciare interviste, conservando così la possibilità di scegliere le gomme in vista della gara. Insieme ai due vengono subito esclusi anche Nasr, Ocon, Kvyat ed Ericsson. Wehrlein, che si era conquistato un ottimo ottavo tempo in Q1, alla ripartenza è costretto a rientrare: una gomma non è stata fissata a dovere. Rosberg si piazza al comando in Q2, mentre Grosjean, Magnussen, Gutierrez, Palmer, Sainz e Wehrlein escono di scena. Rosberg, Verstappen, Hulkenberg, Perez, Raikkonen, Massa, Bottas, Vettel, Ricciardo e Button si giocano la pole. Rosberg fa sua la partenza al palo già nel primo tentativo, in 1:46.744, mentre alle sue spalle si spartiscono le prime file Verstappen, Raikkonen, Vettel, Ricciardo, Perez, Hulkenberg, Bottas, Button e Massa. Gara: allo spegnersi dei semafori Rosberg scatta in solitaria, mentre le due Ferrari scavalcano subito Verstappen; l’olandese tenta di reagire lanciandosi all’interno e scatenando una carambola con le due Rosse. Al giro 1: Rosberg, Verstappen, Hulkenberg, Ricciardo, Massa, Grosjean, Bottas, Palmer, Sainz, Perez. Alla tornata successiva la Red Bull e le due Ferrari sono costrette a rientrare ai box. Al giro 4 Vettel è 15esimo e Raikkonen 18esimo. Al giro 6 Magnussen è protagonista di uno spaventoso incidente alla Eau Rouge. Safety car in pista e, poco dopo, sventola la bandiera rossa: i piloti parcheggiano temporaneamente le monoposto in pit lane, in attesa che le barriere sventrate dalla Renault vengano rimesse a posto. Nel frattempo si sono già ritirati anche Ericsson, Sainz, Button e Wehrlein. Dopo una decina di minuti la gara riprende alle spalle della SC. Al giro 11: Rosberg, Ricciardo, Hulkenberg, Alonso, Hamilton, Massa, Kvyat, Perez, Palmer e Grosjean. Vettel 11esimo, Kimi 15esimo. A metà gara Rosberg è leader, con 5 secondi di vantaggio su Ricciardo. Raikkonen sale in zona top ten, mentre Hamilton passa al cambio gomme e riprende la sua scalata. Al giro 26 Rosberg è sempre al comando, seguito da Ricciardo, Hamilton, Hulkenberg, Alonso, Massa, Perez, Vettel, Verstappen e Bottas. Ultima sosta per Rosberg, che a poco più di 10 giri dalla fine è in testa davanti a Ricciardo, Hamilton, Hulkenberg, Perez, Alonso, Massa, Vettel, Bottas, e Raikkonen. Hamilton effettua l’ultimo passaggio box, rientrando quarto alle spalle di Hulkenberg. Al giro successivo il britannico riesce a riprendersi la terza piazza. Rosberg va a vincere il GP del Belgio davanti a Ricciardo, Hamilton, Hulkenberg, Perez, Vettel, Alonso, Bottas, Raikkonen e Massa.

Edizione 2017: dopo l’annuncio del rinnovo di Kimi Raikkonen per la stagione 2018, nel corso del weekend belga la Ferrari annuncia anche di avere prolungato fino al 2020 il contratto di Sebastian Vettel, fino al 2020. Stoffel Vandoorne viene penalizzato di 45 posizioni per le sostituzioni alla power unit sulla sua McLaren, mentre 5 posizioni in griglia dovrà la Sauber di Ericsson, per la sostituzione del cambio. Nelle FP1 del venerdì il più veloce è Kimi Raikkonen, che con le ultrasoft ha preceduto la Mercedes di Hamilton e la Ferrari di Vettel, entrambe equipaggiate con mescola soft. Due uscite di pista nella mattinata hanno visto protagonisti Bottas e Massa, con il brasiliano che ha riportato gravi danni alla sua Williams, dove verrà sostituita la scocca e con la monoposto impossibilitata a prendere parte alla sessione pomeridiana. Lewis Hamilton, Marcus Ericsson e Stoffel Vandoorne testano l’Halo. Nelle FP2 la pioggia ha limitato il lavoro in pista, con Hamilton risultato il più veloce a fine giornata. Al sabato mattina il protagonista è invece ancora una volta Kimi Raikkonen, autore inoltre del record della pista. La Toro Rosso di Kvjat si ferma per un problema alla power unit che verrà quindi sostituita con conseguente penalizzazione di 20 piazze in griglia di partenza per il russo. Vandoorne abbandona inoltre la power unit evoluta per tornare a quella vecchia, scontando così altre 1o posizioni in griglia. Penalizzato anche Massa, di 5 piazze, oltre a 3 punti sulla superlicenza: ha ignorato la doppia bandiera gialla durante lo stop di Kvjat. Qualifiche: i piloti di Ferrari e Mercedes optano per le supersoft, mentre il resto della griglia sceglie di affrontare la Q1 con le ultrasoft, alla fine della quale vengono eliminate le due Sauber, le due Williams e la Toro Rosso di Kvjat. In Q2 Hamilton segna il nuovo record della pista, e precede Raikkonen Bottas e Vettel. Eliminati sono invece Alonso, Vandoorne, le Haas e Sainz. A inizio Q3 Palmer subisce una perdita d’olio ed esce subito di scena – verrà poi penalizzato di 5 piazze per la sostituzione del cambio; sorte che toccherà anche a Wehrlein con la Sauber. A fare sua la pole del GP del Belgio è Lewis Hamilton, che scatterà dalla prima fila insieme alla Ferrari di Vettel. Alle loro spalle completano la top ten, Bottas, Raikkonen, Verstappen, Ricciardo, Hulkenberg, Perez, Ocon e Palmer. Gara: al via Hamilton si difende dall’attacco immediato di Vettel, mentre Bottas fa lo stesso con Kimi. Le Red Bull inseguono il gruppo di testa, mentre le due Force India sono protagoniste di un contatto alla Eau Rouge, ma senza conseguenze. Al giro 7 Verstappen esce di scena per un problema alla power unit Renault. Raikkonen viene penalizzato con uno stop&go di 10 secondi, per avere ignorato le doppie bandiere gialle esposte a seguito del ritiro dell’olandese. Al giro 10 i primi a fermarsi sono Ocon, Grosjean e Alonso. Due tornate più tardi tocca anche a Hamilton e poi Bottas e Vettel. Raikkonen pitta al giro 15. Hamilton precede Vettel, Bottas, Raikkonen, Ricciardo e Hulkenberg. Kimi sconta poi la penalità, rientrando in pista settimo, davanti alle due Force India. Al giro 25 il finlandese passa Hulkenberg, mentre le due Force India sono di nuovo protagoniste di un contatto alla Eau Rouge, questa volta non senza conseguenze per Perez. Entra in pista la safety car e Mercedes e Ferrari ne approfittano per entrare ai box: gomma soft per le prime e ultrasoft per le Rosse. Alla ripresa della corsa Vettel si fa sotto su Hamilton, ma senza successo. Bottas viene invece scavalcato sia da Ricciardo che da Raikkonen, scivolando così quinto. Hamilton vince il suo 58esimo GP, davanti a Vettel, Ricciardo, Raikkonen, Bottas, Hulkenberg, Grosjean, Massa, Ocon e Sainz.

Migliore edizione per gli autori:

Edizione 1970: il GP comincia in un’atmosfera pesante per tutti: solo tre giorni prima era morto Bruce McLaren, durante il collaudo di una vettura Can-Am nei pressi di Goodwood. In una stagione dove i team britannici conquisteranno podi in lungo e in largo, unico team d’oltremanica a essere in reale difficoltà era la BRM. La causa principale era dovuta al propulsore a 12 cilindri, potente ma sin troppo brutale per il telaio su cui era montato, rendendo la vita difficilissima ai piloti Jackie Oliver e il messicano Pedro Rodríguez. Tuttavia, in qualifica quest’ultimo riesce a portare il disastroso progetto P153 in terza fila grazie il sesto tempo. Capisce che se vuole avere la meglio sugli avversari dovrà sfruttare i lunghi rettilinei del tracciato belga e sperare che il selettore del cambio non lo abbandoni: una delle maggiori preoccupazioni insieme al propulsore che nel corso dei 28 giri potrebbero presentarsi da un momento all’altro. Domenica: al via Rodríguez riesce a bruciare in partenza Brabham e Ickx, poi in successione Rindt, Stewart e infine Amon, portandosi al comando della corsa con grande sorpresa di tutti. Riesce a tenere la testa del gruppo ma dentro sé ha paura che durante i 14 chilometri del lungo tracciato – questa la sua conformazione originale – possa capitare di tutto. Ciò però non accade, riuscendo a erogare la potenza del grosso motore BMR in modo regolare. Ma all’inizio dell’ultimo giro scorge nei suoi specchietti la March – Ford di Chris Amon, che nell’ultimo giro aveva girato così forte da battere la pole fatta segnare il sabato da Stewart. Inizia così una lunga battaglia testa a testa, dove Amon recupera nei tratti misti, il messicano nei rettilinei. Il neozelandese tenta un ultimo disperato attacco a La Source ma Rodríguez gli tiene ancora una volta testa, tagliando il traguardo in prima posizione con una media oraria di 241 km/h, la più alta di tutti i tempi. È il suo secondo successo in Formula Uno dopo Kyalami 1967, a bordo della Cooper T81.

Migliore edizione per i lettori:

Edizione 2009: nelle FP1 del venerdì mattina il più veloce è Jarno Trulli su Toyota seguito da Jenson Button su Brawn e Fernando Alonso su Renault. Nelle FP2 il miglior crono viene invece realizzato da Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes; infine, nelle FP3 del sabato mattina, il miglior tempo va a Nick Heidfeld su BMW – Sauber. Qualifiche: al termine delle Q3 si è avuta una prima fila occupata da soli piloti italiani (non accadeva da Australia 2005) con Giancarlo Fisichella su Force India – Mercedes ad agguantare la pole davanti a Jarno Trulli; la prima Ferrari di Kimi Räikkӧnen è sesta. Gara: alla partenza resta bloccata sulla linea la Brawn di Rubens Barrichello, partente quarto, mentre Räikkӧnen grazie al KERS riesce a portarsi alle spalle di Fisichella; sfortunato Trulli che deve rientrare ai box per sostituire l’ala anteriore, dopo essere stato tamponato da Heidfeld. Nel corso del primo giro sono costretti al ritiro Button, il campione del mondo Hamilton, Alguersuari e Grosjean, finiti assieme in una carambola. Dopo alcuni giri in regime di safety car la gara può ripartire: ancora una volta il finlandese della Ferrari sfrutta l’energia in più per portarsi in vantaggio e conquistare la leadership. Comincia così un testa a testa con l’italiano, che si protrae anche durante i due pit-stop. Ma sia i meccanici che il pilota della scuderia di Maranello sono più veloci e mantengono sempre il comando della corsa. Dopo 44 giri Räikkӧnen riesce a vincere con meno di un secondo di vantaggio su “Fisico”; terzo giunge Vettel su Red Bull, sfruttando un ottimo terzo stint per avere la meglio, negli ultimi giri, su Kubica e Heidfeld, mentre sia Alonso che Trulli sono costretti al ritiro.

RECORD

Giro prova: 1:42.553 – L Hamilton – Mercedes – 2017
Giro gara: 1:46.577 – S Vettel – Ferrari – 2017
Distanza: 1h20:39.066 – K Raikkonen – Ferrari – 2007
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 16 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Fangio, A Prost, A Senna, L Hamilton
Pole team: 13 – Ferrari
Migliori giri pilota: 6 – A Prost
Migliori giri team: 18 – Ferrari
Podi pilota: 9 – M Schumacher
Podi team: 46 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1925* A Ascari – Alfa Romeo
  2. 1930* L Chiron – Bugatti
  3. 1931* W Grover Williams e C Conelli – Bugatti
  4. 1933* T Nuvolari – Maserati
  5. 1934* R Dreyfus – Bugatti
  6. 1935* R Caracciola – Mercedes
  7. 1937* R Hasse – Auto Union
  8. 1939* H Lang – Mercedes
  9. 1946* E Chaboud – Delage
  10. 1947* J Wimille – Alfa Romeo
  11. 1949* L Rosier – Talbot
  12. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
  13. 1951 N Farina – Alfa Romeo
  14. 1952 A Ascari – Ferrari
  15. 1953 A Ascari – Ferrari
  16. 1954 J Fangio – Maserati
  17. 1955 J Fangio – Mercedes
  18. 1956 P Collins – Ferrari
  19. 1958 T Brooks – Vanwall
  20. 1960 J Brabham – Cooper Climax
  21. 1961 P Hill – Ferrari
  22. 1962 J Clark – Lotus Climax
  23. 1963 J Clark – Lotus Climax
  24. 1964 J Clark – Lotus Climax
  25. 1965 J Clark – Lotus Climax
  26. 1966 J Surtees – Ferrari
  27. 1967 D Gurney – Eagle Weslake
  28. 1968 B McLaren – McLaren Ford
  29. 1970 P Rodriguez – BRM
  30. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
  31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  32. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
  33. 1975 N Lauda – Ferrari
  34. 1976 N Lauda – Ferrari
  35. 1977 G Nilsson – Lotus Ford
  36. 1978 M Andretti – Lotus Ford
  37. 1979 J Scheckter – Ferrari
  38. 1980 D Pironi – Ligier Ford
  39. 1981 C Reutemann – Williams Ford
  40. 1982 J Watson – McLaren Ford
  41. 1983 A Prost – Renault
  42. 1984 M Alboreto – Ferrari
  43. 1985 A Senna – Lotus Renault
  44. 1986 N Mansell – Williams Honda
  45. 1987 A Prost – McLaren TAG
  46. 1988 A Senna – McLaren Honda
  47. 1989 A Senna – McLaren Honda
  48. 1990 A Senna – McLaren Honda
  49. 1991 A Senna – McLaren Honda
  50. 1992 M Schumacher – Benetton Ford
  51. 1993 D Hill – Williams Renault
  52. 1994 D Hill – Williams Renault
  53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  54. 1996 M Schumacher – Ferrari
  55. 1997 M Schumacher – Ferrari
  56. 1998 D Hill – Jordan Mugen Honda
  57. 1999 D Coulthard – McLaren Mercedes
  58. 2000 M Häkkinen – McLaren Mercedes
  59. 2001 M Schumacher – Ferrari
  60. 2002 M Schumacher – Ferrari
  61. 2004 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  62. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  63. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  64. 2008 F Massa – Ferrari
  65. 2009 K Raikkonen – Ferrari
  66. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes
  67. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  68. 2012 J Button – McLaren Mercedes
  69. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  70. 2014 D Ricciardo – Red Bull Renault
  71. 2015 L Hamilton – Mercedes
  72. 2016 N Rosberg – Mercedes
  73. 2017 L Hamilton – Mercedes

* Prima dell’attuale campionato del mondo di F1

Fonti: Brembo, Pirelli

 

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