GP Australia: Anteprima e orari TV del weekend
Diciannove Gran Premi, diciotto nazioni, dodici squadre, ventiquattro piloti, ma solo uno sarà il Campione del Mondo di Formula 1 2011! Ormai ci siamo! Il prossimo 27 Marzo partirà la nuova stagione della Formula 1, la sessantaduesima della storia. Gara inaugurale quest’anno tornerà ad essere il Gran Premio d’Australia sul circuito dell’Albert Park di Melbourne, capitale dello stato della Victoria.
Inaspettatamente! Eh sì, perchè il circus iridato avrebbe dovuto far partire i motori già la scorsa settimana in Bahrain.
Purtroppo le recenti rivolte che stanno interessando i paesi arabi hanno indotto la FIA e gli organizzatori della gara bahrenita a cancellare il Gran Premio nel piccolo stato del Golfo in attesa, magari, di un momento più propizio per recupare la gara; anche se le possibilità sono molto remote ed è proprio di questi giorni la notizia che il governo dell’emirato ha proclamato tre mesi di stato di emergenza.
È il caso di fare un passo indietro allo scorso Novembre al Gran Premio di Abu Dhabi che ha visto trionfare Sebastian Vettel e la Red Bull. Se la conquista del mondiale a squadre da parte del team austriaco non è mai stata messa in discussione, non si può dire lo stesso per il campionato piloti che ha visto fino all’ultima gara come favorito il ferrarista Fernando Alonso.
Lo spagnolo era arrivato ad Abu Dhabi con otto punti di vantaggio su Mark Webber e ben quindici su Sebastian Vettel. Situazione, questa, propiziata dal doppio ko (rottura del motore per Vettel, incidente per Webber) degli austriaci in Corea del Sud. Il Gran Premio di Abu Dhabi doveva essere una passeggiata per Alonso e la Ferrari e invece si è trasformato in un clamoroso autogol con scelte strategiche dissennate che ha consegnato la corona iridata nelle mani del piccolo tedesco di Heppenheim. Vettel è diventato così il più giovane campione del mondo della storia della Formula 1 a 23 anni e 134 giorni strappando così il primato a Lewis Hamilton.
La stagione 2011 vede parecchi cambiamenti: di circuiti, piloti, tecnici e anche regolamentari. Innanzitutto c’è l’ingresso di una nuova gara, il Gran Premio d’India su un circuito, progettato ovviamente dall’architetto Tilke, alle porte di New Delhi che si disputerà alla fine di Ottobre, portando così a otto il numero di Gran Premi asiatici. Il Gran Premio di Germania quest’anno si disputerà al Nurburgring proseguendo quindi l’alternanza con Hockenheim.
Sul versante piloti innanzitutto è giusto ricordare il gravissimo incidente occorso a Robert Kubica mentre disputatava un rally in Italia agli inizi di Febbraio. Il pilota polacco si è salvato per miracolo ed è stato ad un passo dall’amputazione di una mano. Tuttavia, lasciando sorpresi per primi i medici, il pilota polacco si è ripreso molto bene e non è affatto escluso che torni a gareggiare. Ovviamente per quest’anno, purtroppo, sarà costretto ad un forzato riposo.
Il 2011 vede dei cambi di casacca e delle new entry. Il belga Jerome D’Ambrosio ha rimpiazzato Lucas di Grassi alla Virgin. Paul di Resta ha preso il sedile della Force India di Liuzzi passato alla HRT che ha ingaggiato anche l’indiano Karthikeyan, tornato alla Formula 1 dopo ben cinque stagioni. Nico Hulkenberg ha lasciato la Williams a Pastor Maldonado. Alla Renault, che ha dovuto rinunciare a Kubica, arriva Nick Heidfeld che affiancherà Petrov, confermato anche in questa stagione. New entry anche in Sauber dove accanto a Kobayashi arriva il messicano Perez.
Tutto invariato per i team di vertice. Confermatissimo il campione in carica Vettel che continuerà a far coppia con Webber. La Ferrari conferma Alonso e Massa. McLaren e Mercedes confermano le loro coppie: Hamilton e Button per il team di Woking; Micahel Schumacher e Nico Rosberg per la casa di Stoccarda.
Parecchie modifiche ci sono state anche sul regolamento, sia sportivo che tecnico. Abolita la regola che vietata gli ordini di scuderia, introdotta nel 2003. Inasprite le pene pecuniarie che i commissari potranno infliggere ai team: la sanzione massima passa da 100.000 a 250.000 dollari.
Molte novità riguardano soprattutto il regolamento tecnico. La massima altezza dei diffusori passa da 175 a 125 millimetri e il doppio diffusore (meglio noto come diffusore col buco) introdotto nel 2009 è stato abolito. Abolito anche il sistema F-Duct introdotto dalla McLaren, che permetteva lo stallo dell’ala posteriore. Grande novità sarà l’introduzione dell’ala posteriore mobile regolata dal pilota a determinate condizioni che hanno fatto storcere il naso per la loro macchinosità. In pratica ogni pilota potrà azionare l’ala mobile entro un distacco di un secondo rispetto alla macchina che lo precede ma solo in determinate zone, ancora da decidere, dei tracciati. Ci si aspetta che il sistema possa offrire fino a 15 km/h in più. Abolita invece la mobilità dell’ala anteriore.
Sono stati raddoppiati i tiranti delle gomme alla scocca delle vetture, onde evitare una replica del terribile incidente occorso ad Henry Surtees in una gara di Formula Due a Brands Hatch nel 2009. Grande ritorno è quello del KERS. Introdotto nel 2009 e poi in seguito accantonato nel 2010. L’uso rimane facoltativo, ma la FIA per incentivare i team a montare il dispositivo ha deciso di aumentare il peso minimo delle vetture da 620 a 640 kg.
Altro cambiamento riguarda la scatola del cambio che dovrà durare per cinque gare e non più per quattro.
Altra grande novità di questa stagione è l’avvento della Pirelli come fornitore unico di pneumatici. La Bridgestone alla fine del 2010 ha lasciato la Formula 1 e la FIA ha affidato alla casa italiana l’onore e l’onere di provvedere agli pneumatici. La Pirelli, come la Bridgestone, continuerà a fornire quattro tipi di mescole d’asciutto caratterizzate da quattro differenti colori in modo da renderle facilmente identificabili. Supersoffici di colore rosso; soffici giallo; medie bianco; dure argento. Le gomme da pioggia restano di due tipi: intermedie (colore azzurro) e full wet (colore arancio).
Piacevole sorpresa per gli spettatori da casa la decisione della FOM, la struttura televisiva di Bernie Ecclestone che cura la regia dei Gran Premi, di produrre gli eventi del 2011 in alta definizione, uniformando così la Formula 1 agli altri grandi sport amati dal pubblico. La copertura televisiva anche quest’anno sarà garantita dalla RAI. La televisione pubblica trasmetterà qualifiche e gara rispettivamente su Rai Due e Rai Uno, anche in HD. Al momento ancora nessuna notizia sulla trasmissione delle Prove Libere.
Vigendo anche quest’anno la regola del divieto di test stagionali, si sono svolte tre sessioni di test nel mese di Febbraio, più una supplementare a Marzo approfittando del vuoto lasciato dalla cancellazione del Gran Premio del Bahrain.
Le impressioni che queste quattro sessioni hanno lasciato sono pressoché le stesse tra esperti e addetti ai lavori. La Red Bull e la Ferrari sembrano le due squadre messe meglio: sono sempre state davanti sia sul giro singolo che sui long run nelle simulazioni di gara. In particolare la Ferrari è appars veloce, affidabile e delicata sulle gomme. È sembrata nettamente più veloce rispetto ai test degli anni scorsi. La Red Bull si è riconfermata su livelli di eccellenza ed è ancora la vettura da battere.
La McLaren tra i tre top team è la più in difficoltà. Potrebbe essere la terza vettura, e non bisogna dimenticare che ha disputato una sessione di test in meno scegliendo di svolgere la prima con una vettura ibrida. A ciò si aggiungono diversi problemi di affidabilità che hanno costretto i grigi a girare poco (appena la metà dei km fatti dalla Ferrari). Altra pecca è stata la mancanza di una simulazione di gara degna di questo nome in quanto il lavoro giornaliero veniva di continuo interrotto dai problemi poc’anzi citati. Hamilton ha lanciato un preoccupante allarme, parlando di vettura più lenta di un secondo rispetto ai team al top.
La Mercedes sembrava in grandissima difficoltà, e forse lo è ancora. La vettura nelle prime tre sessioni era innegabilmente lenta, difficile da guidare e l’affidabilità non perfetta. La situazione pare essersi capovolta nell’ultima sessione disputata a Barcellona appena la scorsa settimana dove il team tedesco ha mostrato notevoli miglioramenti facendo segnare il miglio tempo assoluto sul circuito di Barcellona.
La Renault si è dimostrata abbastanza veloce, ma non certo in grado di lottare tra i primi. E si aggiunga che Heidfeld l’ha presa in mano a progetto già avviato e forse modellato sulle esigenze di Kubica.
Williams e Toro Rosso, indicate da alcuni, come possibili outsider, dopo alcune difficioltà iniziali hanno trovato ritmo e mostrato un ottimo potenziale nelle ultime due sessioni di test a Barcellona, soprattutto sul giro secco, ma anche nei long run non vanno affatto male.
Due team che non si sono fatti notare finora sono Sauber e Force India. Hanno presentato vetture piuttosto convenzionali, non hanno mostrato soluzioni che spiccano a prima vista e questa mancanza di innovazione sembra rispecchiarsi nei tempi.
Lotus e Virgin hanno grandi progetti per quest’anno, e contano di ridurre il distacco dal resto del gruppo, in modo da poter anche entrare in zona punti in situazioni particolari. L’obbiettivo non sembra così impossibile, e la Lotus ha messo in pista una vettura di tutt’altro livello rispetto al 2010, e i tempi sembrano dimostrare che si sono avvicinati. Anche la virgin dovrebbe aver migliorato la sua velocità, ma a prima vista si trova dietro la Lotus.
La HRT ha girato solo pochissimo solo con la vettura 2010 mentre la nuova monoposto non è riuscita a percorrere neanche un giro, ufficialmente a causa degli ammortizzatori bloccati in dogana. La F111 girerà per la prima volta nelle libere di Melbourne.
Veniamo alla gara vera e propria: il Gran Premio d’Australia. La gara nella terra dei canguri si svolge sul circuito dell’Albert Park di Melbourne, nella splendida zona residenziale di Santa Kilda. Il circuito non è altro che il perimetro di strade che circondano il lago del parco, che sono aperte alla cittadinanza. Si può quindi parlare di un circuito cittadino.
Tuttavia si tratta di un cittadino piuttosto anomalo, visto che la sede stradale è abbastanza larga e le velocità sono piuttosto elevate. Ai tempi dei motori V10 la media oraria era superiore ai 200 km.
L’atmosfera che accoglie team, piloti e addetti ai lavori è molto gradevole, il pubblico australiano è appassionato e competente e ogni anno le tribune sono sempre piene. Tuttavia, la presenza della gara non è ben vista da tutti. Da anni gruppi di ambientalisti protestano chiedendo che Melbourne rinunci alla Formula 1 e negli ultimi tempi gli stessi politici della Victoria si stanno interrogando sulla presenza della gara che ogni anno porta in rosso il bilancio della città. Al riguardo Bernie Ecclestone ha dichiarato che per la Formula 1 l’Australia è importante come Monte Carlo e che alla scadenza del contratto che lega il circus alla città, la Formula 1 non esiterà a trovare un’altra collocazione per il Gran Premio, magari Sydney, nei desideri di Ecclestone da molti anni.
Il circuito di Melbourne è caratterizzato da un’aderenza che va via via migliorando nel corso dei tre giorni ma che resta comunque precaria se paragonata a quella di altri impianti. Un punto dolente è la difficoltà ad effettuare sorpassi, che si possono tentare solo alla fine del rettilineo principale, che tra l’altro non è lunghissimo.
Il Gran Premio d’Australia offre spesso gare interessanti, con parecchi sconvolgimenti e molti ingressi della Safety Car a causa della quasi assenza delle vie di fuga. Da non sottovalutare anche il rischio pioggia, sempre incombente in questa stagione (siamo in pratica ad inizio autunno nell’emisfero australe).
Un po’ di storia.
L’Australia ha una tradizione automobilistica insospettabile, visto che il Gran Premio locale, inserito nel Mondiale di Formula 1 a partire dal 1985, affonda le sue radici addirittura negli anni venti. Inoltre questa è stata per anni la gara più prestigiosa dell’altrettanto blasonato campionato di Tasmania, una serie per monoposto simili alle Formula 1 (e a volte più potenti) che si disputava in inverno durante la pausa della stagione agonistica europea. È proprio in questo fecondo contesto che maturano idee, uomini e macchine che influenzeranno la Formula 1 stessa.
Jack Brabham, pilota locale e fine collaudatore esperto di meccanica, negli anni cinquanta diventa l’uomo di spicco della rivoluzione del motore posteriore introdotta da John Cooper, prima di diventare Costruttore a sua volta, assommando in tutto ben tre titoli mondiali, e vince tre volte il Gran Premio locale, ma una veloce occhiata all’albo d’oro ci dimostra che “Black Jack” è in buona compagnia, fra piloti che rispondono al nome di Stirling Moss, Jim Clark, Bruce McLaren, Chris Amon, Graham Hill e Jackie Stewart. Dopo il declino della Tasman Cup, la gara australiana diventa un appuntamento fisso della F5000, ma torna ad avere un’importanza prevalentemente locale.
Bisogna aspettare l’alba degli anni ottanta, anni in cui l’Australia dà alla Formula 1 un altro campione del mondo, l’iridato 1980 Alan Jones, per rivedere nomi blasonati (come lo stesso Jones, il francese Alain Prost e il brasiliano Moreno) nell’albo d’oro della competizione che ormai è matura per il grande salto nel calendario del mondiale di Formula 1: infatti nel 1985, l’Australia debutta nella massima serie sul circuito cittadino di Adelaide, che per un decennio costituirà l’appuntamento finale della stagione e dove per due volte si deciderà il Campionato.
La prima nel 1986 con la finalissima a tre fra Mansell, Piquet (entrambi su Williams Honda) e Prost (McLaren Porsche) che darà a quest’ultimo il secondo titolo mondiale consecutivo (per la cronaca, erano 25 anni, dalla doppietta 1959-1960 di Brabham, che nessuno faceva il bis iridato di fila), mentre nel 1994 le polemiche si sprecano per l’urto tra Michael Schumacher e Damon Hill che segnerà il primo titolo per il tedesco, il quale a tutt’oggi è il pilota con il maggior numero di successi nel Gran Premio australiano iridato (quattro vittorie dal 2000 al 2004).
Damon Hill, a sua volta, vince nel 1995 l’ultima edizione ad Adelaide, e l’anno successivo inaugura con una nuova vittoria l’attuale circuito di Albert Park, quando la gara, da ultima passa invece ad essere il primo appuntamento stagionale. Damon non è il solo a vantare nel suo palmares una doppietta nel Gran Premio d’Australia, infatti anche Prost, Berger, Senna e Coulthard hanno concesso applauditi bis nella terra dei canguri. L’ultimo della serie è Jenson Button, le cui due vittorie (una su Brawn e una su McLaren) coincidono con le ultime due edizioni della gara.
Insomma, ancora qualche giorno di attesa e avremo i primi verdetti della stagione. Verdetti da prendere ad ogni modo con le molle. Non dimentichiamo che siamo alla prima di ben diciannove gare di una stagione molto lunga che si concluderà tra otto mesi il 27 Novembre in Brasile.
Nonostante il divieto di test non è da escludere qualche cambiamento nelle prestazioni delle vetture nel corso dell’annno in seguito all’introduzione di nuovi pacchetti aerodinamici e soprattutto grande icognita del 2011 sarà il comportamento degli pneumatici. Già alcuni team e piloti paiono aver messo le mani avanti preoccupati per un eccessivo degrado delle coperture. Non pochi piloti parlano di Gran Premi con molti pit stop per poter ovviare al rapido decadimento delle gomme.
La stagione quindi si preannuncia bella, emozionante e ricca di colpi di scena. E ovviamente F1GrandPrix vi terrà aggiornati su ogni aspetto del circus, per non perdere neanche un minuto del mondiale 2011!
Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino – Gabriele Russo
INFO
Lunghezza del circuito: 5,303 km
Giri da percorrere: 58
Distanza totale: 307,574 km
Numero di curve: 16 – 10 a destra, 6 a sinistra
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: soffici/dure
RECORD
Giro prova: 1:23.919 – S Vettel – Red Bull Renault – 2010
Giro gara: 1:24.125 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h24:15.757 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 10 – McLaren
Vittorie motore: 7 – Ferrari
Pole pilota: 6 – A Senna
Pole team: 9 – McLaren
Pole motore: 8 – Renault
Km in testa pilota: 1.190 – M Schumacher
Km in testa team: 2.692 – McLaren
Km in testa motore: 2.034 – Renault
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 7 – Williams, Ferrari, McLaren
Migliori giri motore: 7 – Ferrari
Podi pilota: 6 – M Schumacher
Podi team: 21 – McLaren
Podi motore: 19 – Ferrari
Orari del Gran Premio d’Australia
Venerdì 25 Marzo
12:30-14:00 (02:30-04:00) Prove Libere 1
16:30-18:00 (06:30-08:00) Prove Libere 2
Sabato 26 Marzo
14:00-15:00 (04:00-05:00) Prove Libere 3
17:00-18:00 (07:00-08:00) Qualifiche – Rai Due
Domenica 27 Marzo
17:00 (08:00) Gara – Rai Uno
Tra parentesi gli orari italiani
Albo d’oro
01. 1985 K Rosberg – Williams Honda
02. 1986 A Prost – McLaren TAG
03. 1987 G Berger – Ferrari
04. 1988 A Prost – McLaren Honda
05. 1989 T Boutsen – Williams Renault
06. 1990 N Piquet – Benetton Ford
07. 1991 A Senna – McLaren Honda
08. 1992 G Berger – McLaren Honda
09. 1993 A Senna – McLaren Ford
10. 1994 N Mansell – Williams Renault
11. 1995 D Hill – Williams Renault
12. 1996 D Hill – Williams Renault
13. 1997 D Coulthard – McLaren Mercedes
14. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
15. 1999 E Irvine – Ferrari
16. 2000 M Schumacher – Ferrari
17. 2001 M Schumacher – Ferrari
18. 2002 M Schumacher – Ferrari
19. 2003 D Coulthard – McLaren Mercedes
20. 2004 M Schumacher – Ferrari
21. 2005 G Fisichella – Renault
22. 2006 F Alonso – Renault
23. 2007 K Raikkonen – Ferrari
24. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
25. 2009 J Button – Brawn Mercedes
26. 2010 J Button – McLaren Mercedes
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