Formula 1 | Russell: “Primo anno in Mercedes come se fossi un rookie”

"C'è molta differenza rispetto al passato, quando avevo sempre 15 macchina davanti a me", ha aggiunto

Formula 1 | Russell: “Primo anno in Mercedes come se fossi un rookie”

George Russell si appresta ad affrontare la seconda stagione a bordo della Mercedes. Il pilota britannico è riuscito, nel suo primo anno da titolare con un top team a conquistare una vittoria, in Brasile, l’unica della casa della Stella a tre punte in un 2022 più ricco di bassi che di alti. Il talento inglese, in una recente intervista ad Autosport ha dichiarato come la scorsa annata sia stata quasi da rookie per lui. In Williams infatti ha sempre lottato per le retrovie, tranne qualche rara eccezione, ma non è mai stato abituato a lottare là davanti, escludendo Sakhir 2020 proprio con la Mercedes in sostituzione di Hamilton, fermato dal Covid.

“Sotto alcuni punti di vista mi sono sentito un rookie – ha ammesso Russell. Il tipo di lavoro in Mercedes è di alto livello, in alcuni casi non avevo mai parlato di determinate cose da quando sono in Formula 1. Ho avuto bisogno di tempo per capire alcune procedure nel corso dei weekend di gara, come potevo rendere più veloce la macchina con l’assetto ed è per questo che mi sono sentito un debuttante a inizio stagione”.

“L’incidente con Sainz a Austin è dettato dalla poca esperienza, ho spinto un po’ troppo. In questo sport devi lasciare che le cose succedano, vuoi guidare la macchina con rabbia, ma a volte non è il modo migliore. So che guidando al 99% otterrai molti più risultati rispetto al 101%, perché a quel punto sei già oltre la scogliera, hai perso la vettura, mentre rimanendo al 99% hai lo 0,01% di arrivare secondo, quindi a volte vuoi essere al 100% ma eccedi, anche questa è esperienza. In Messico ho cercato di fare la pole, ma un errore mi ha fatto perdere tempo e ho cercato di recuperare, ma era inevitabile rovinare il giro perché sto cercando di fare il meglio possibile, mentre ad Austin credo di essere stato sfortunato, è stato un errore di valutazione”.

“Mi aspettavo che Carlos attaccasse all’esterno, ma non è stato così e quando l’ho capito era ormai troppo tardi, ma sto cercando di spingere questi limiti e a volte ho la sensazione di essere un rookie, anche perché è stato il primo anno per me là davanti, è tutta un’altra storia rispetto a quando sei dietro. Il modo in cui ti avvicini alla prima curva è totalmente diverso, perché ora ho solo qualche macchina davanti a me, non 15 che fanno l’effetto fisarmonica. In quel caso c’è aria molto più sporca rispetto a quando sei dietro tre vetture, ho solo 20 gare di esperienza nelle prime posizioni. Queste piccole cose si imparano solo vivendole, così come ho imparato a stare a fondo gruppo negli anni precedenti”.

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