Formula 1 | Pirelli, anche sul fronte strategico regna l’equilibrio a Baku

Il punto di Pirelli dopo il venerdì di libere a Baku

Formula 1 | Pirelli, anche sul fronte strategico regna l’equilibrio a Baku

F1 Pirelli GP Azerbaijan – Tre piloti di tre diverse scuderie racchiusi in soli 66 millesimi di secondo: l’equilibrio tra le squadre di vertice, già emerso a partire da Miami, trova ulteriore conferma anche a Baku. Spicca ancora una volta l’ottima prestazione di Charles Leclerc (Ferrari), il più veloce nella simulazione di qualifica con un crono di 1’43″484. Solo sei millesimi di secondo separano Leclerc da Sergio Perez (Red Bull), che ha dimostrato ancora una volta di sentirsi a suo agio nella capitale azera, dove vanta due vittorie, cinque podi e una Sprint in sette partecipazioni. Terzo è Lewis Hamilton (Mercedes), con un distacco di 66 millesimi da quello che sarà il suo futuro compagno di squadra.

La giornata in pista a Baku

Per quanto riguarda l’uso delle gomme, la giornata ha confermato che le Soft non saranno una valida opzione per la gara. Solo due team – Alpine in FP1 e Mercedes in FP2 – hanno impiegato un set di Hard per ciascun pilota, mentre le altre squadre hanno conservato entrambe le loro serie per le fasi successive del weekend, confermando così che la mescola C3 sembra essere la scelta migliore per la gara, come previsto. Con l’aumentare del numero di vetture in pista (oltre alla F1 si corre anche la F2), il tracciato è migliorato notevolmente, un fattore che deve essere considerato nel valutare i tempi ottenuti.

Simone Berra, Chief Engineer di Pirelli

“Le due ore di prove libere sono state difficili da interpretare, principalmente a causa delle condizioni della pista. Le rilevazioni dell’asfalto, effettuate mercoledì, avevano già indicato un grip inferiore rispetto allo scorso anno, con variazioni tra i settori del circuito, e ciò è stato confermato una volta che le vetture sono scese in pista. Sebbene i tempi sul giro siano migliorati rapidamente, sono rimasti lontani non solo da quelli dello scorso anno, quando a Baku si corse il primo weekend con il formato Sprint, ma anche dalle medie previste. Una spiegazione precisa non è facile da fornire, ma potrebbe aver influito il fatto che quest’anno l’asfalto non è stato trattato come l’anno scorso, come dimostra anche la grande quantità di polvere sollevata dalle vetture.

Abbiamo osservato un po’ di graining sulle gomme durante i long run, ma a livelli non particolarmente preoccupanti. Con l’aumento del grip, ci aspettiamo che questo fenomeno diminuisca. Dal punto di vista delle strategie, Baku è tradizionalmente una gara che si svolge in due fasi, con le mescole Medium e Hard protagoniste, mentre la Soft resta una gomma da qualifica. Non sorprende quindi che otto squadre su dieci abbiano conservato entrambi i set di Hard, non tanto per effettuare due soste, ma per sfruttare eventuali neutralizzazioni e ottimizzare l’uso della mescola più performante sulla lunga distanza”.

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