Formula 1 | Lo Strategy Group rigetta la proposta della Red Bull: confermate le tre power unit per il 2018
Ferrari non cambia la propria posizione: vuole un vantaggio in termini di affidabilità
Nonostante la forte volontà della Red Bull e le ultime dichiarazioni rilasciate da Andy Cowell, responsabile del reparto motori della Mercedes, lo Strategy Group ha deciso di proseguire sulla propria strada, confermando le tre unità per la stagione 2018. Nell’ultima riunione di Londra, infatti, la Scuderia austriaca ha provato un ultimo disperato tentativo, spiegando che le tre unità per il 2018 sono un vero e proprio autogol per un sistema che non può permettersi un mondiale frastagliato da penalità e cambi di posizione sulle varie griglie di partenza.
Horner puntava a un clamoroso passo indietro che avrebbe consentito alle squadre di utilizzare una power unit supplementare sul finale di campionato (arrivando quindi a quattro unità.ndr). Nonostante questo, però, lo Strategy ha scelto di confermare la decisione dell’ultimo WMSC, affermando che ogni Scuderia dovrà utilizzare un numero massimo di power train fissato a tre. Una perseveranza inspiegabile dato che diversi team (oltre a Red Bull si sono mosse anche Toro Rosso, McLaren e Renault.ndr) hanno espresso parecchie perplessità sulla questione.
Voci riportano di una Ferrari ferma sulle proprie idee, ovvero che la decisione iniziale sul numero di unità non può essere cambiata per delle difficoltà che non riguardano la sicurezza delle auto. Secondo la Scuderia di Maranello, infatti, il problema è legato esclusivamente a Honda e Renault, marchi che non sono riusciti a mettere in pista un power unit capace di terminare senza problemi sette Gran Premi. Marchionne e Arrivabene ritengono di avere un vantaggio sulla concorrenza in termini di affidabilità, soprattutto dopo le ultime modifiche apportate nel corso dell’inverno. Ragion per cui, Ferrari ha scelto di proseguire sulla propria strada, ritenendo questo regolamento assolutamente “ragionevole”. Questa presa di posizione ha bloccato l’intero gruppo di lavoro dato che una norma non può essere modificata senza una votazione unanime delle squadre. Il passo a vuoto di Londra costringerà i motoristi di mettere in pista sole tre unità, confermando le normative precedentemente studiate.
La speranza ovviamente è l’ultima a morire, ma la sensazione è che si sia sprecata l’ultima grande opportunità per modificare un regolamento letteralmente folle che farà parecchio discutere nel corso del prossimo mondiale.
Roberto Valenti
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