Formula 1 | Leclerc via da Maranello? Ferrari unica colpevole
Il monegasco ha giurato amore alla Scuderia del Cavallino senza essere mai corrisposto
Il Gran Premio di Singapore ha lasciato strascichi importanti in casa Ferrari. La Scuderia di Maranello ha dovuto fare i conti i limiti, numerosissimi, della SF-25. La vettura nata lo scorso febbraio è stata un vero e proprio fallimento, l’ennesimo degli ultimi anni, tradendo la fiducia dei tifosi che speravano in uno slancio positivo dopo l’ottimo 2024, ma soprattutto i piloti. Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, ha avuto a che fare con la peggior macchina mai guidata in carriera, e certamente non è venuto alla corte del Cavallino Rampante per continue figure barbine.
Poi abbiamo Charles Leclerc: il monegasco, in Ferrari dal 2019, è stato fin qui uno dei piloti che più ha amato incondizionatamente il team, giurando un amore (quasi) eterno, che però la Scuderia non gli ha mai corrisposto. D’altronde, soltanto otto vittorie in sette anni, con “l’onore” di aver guidato macchine davvero imbarazzanti come la SF1000 (2020), SF-21 (2021) SF-23 (2023) e SF-25 (2025) e altre che, per un motivo o per un altro, non gli hanno mai permesso di giocarsi davvero il titolo mondiale. Soltanto la F1-75 del 2022 è stata in grado, per una decina di gare, di dare a Charles delle reali chance, ma come spesso accade in quel di Maranello, gli sviluppi (e la gestione dei piloti, ndr) hanno buttato tutto all’aria, per l’ennesima volta.
Le delusioni avute da Leclerc sono state molteplici nel corso degli anni. Nonostante tutto però, lui ha sempre difeso e provato a spronare una squadra allo sbando a più riprese. Ultimamente, la frustrazione è arrivata al limite, e le dichiarazioni degli ultimi mesi hanno fatto capire come il monegasco sia stufo del lavoro insufficiente del team. Si è parlato di tensioni nel weekend di Singapore, con alcuni tecnici e ingegneri che pare non abbiano gradito le parole di Leclerc alla stampa dopo le sessioni, nelle quali ha detto chiaramente come non ci siano stati miglioramenti rispetto agli avversari, e che il problema cronico di questa SF-25, ovvero l’altezza da terra, è rimasto invariato, con tanto di nuova e decantata sospensione posteriore portata a Spa, e che non ha risolto assolutamente nulla.
Charles Leclerc impegnato con la Ferrari SF-25 nel weekend di Singapore
La frattura sembra essere più profonda di quanto si pensi: Charles ha un contratto con la Ferrari firmato nel 2024 di 3+2, siamo quindi nel secondo anno dei primi tre, e l’opzione esercitabile dal monegasco è legata alla competitività delle monoposto del Cavallino. Bene, con la 2025 da buttare dritta in una discarica a far compagnia alle altre sopracitate, le voci che arrivano sulla 2026 non sembrano esaltare più di tanto, ma su questo non possiamo dare alcun giudizio finché le vetture non scenderanno in pista.
Ferrari-Leclerc, prove di un clamoroso addio?
Il manager Nicolas Todt ha fatto chiaramente capire come Leclerc e il suo entourage si aspettino una vettura in grado di vincere il mondiale l’anno prossimo, altrimenti l’addio sarà più che probabile. Non lo ha detto esplicitamente, ma lo ha fatto più che intendere, e come dare torto a un pilota che, alla soglia dei 28 anni e che ha dimostrato a più riprese di potersela giocare con i piloti più forti dell’attuale Formula 1, ha soltanto 8 vittorie in carriera e vede gente come Piastri e Norris lottare per un mondiale? Non ce ne vogliano i due papaya, sicuramente di assoluto talento, ma il paragone con Leclerc in quanto a bravura non regge al momento.
La Ferrari sta rischiando seriamente di farsi sfuggire il suo talento più cristallino, coltivato in casa ma sbocciato male per colpe non sue. La Scuderia di Maranello avrà tutte le responsabilità del caso se Charles dovesse decidere di andare via nel 2027 e non esercitare il rinnovo biennale al termine della prossima stagione. Su questo dovrebbe rispondere anche la dirigenza, con John Elkann (presidente) e Benedetto Vigna (CEO), i quali però, obiettivamente, sembrano sempre molto distanti dai fatti della Squadra Corse di Formula 1. È un dato di fatto, perché oltre alle solite e rare dichiarazioni di circostanza, nei loro ruoli dovrebbero agire per il bene del team, e magari lasciare più campo libero al capo del muretto, in questo caso Vasseur, invece di porre dei paletti, confermando la solita, stancante e lentissima burocrazia all’italiana.
Se Leclerc non dovesse avere a disposizione una macchina vincente nel 2026, e dobbiamo dircelo molto chiaramente, questo rischio c’è (Cit.), avrà tutte le ragioni per andare via, come si potrebbe contestare un’eventuale scelta del genere? La Ferrari, purtroppo, non ha mai corrisposto il grande amore che il monegasco le ha mostrato in tutti questi anni.
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