Formula 1, la FIA ammette: il GP del Giappone poteva essere cancellato
La FIA apre un’inchiesta per scoprire le cause che hanno portato all'incidente di Bianchi
Il GP del Giappone poteva essere cancellato, o per lo meno spostato. Questo è quanto è emerso in questi giorni d’angoscia, in attesa di notizie positive sullo stato di salute di Jules Bianchi. Gli organizzatori della gara di Suzuka avrebbero rifiutato, in ben due occasioni, le richieste della FIA di anticipare lo start del Gran Premio del Giappone, inizialmente previsto per le ore 15.00, ore 08.00 italiane. Uno dei primi a lamentare della situazione è stato il pilota della Lotus, Romain Grosjean, che ha confermato come durante la parata dei piloti, per la pioggia e il vento, sembrava impossibile riuscire a tenere aperti gli ombrelli sopra alle vetture che li trasportavano lungo il tracciato per il tradizionale saluto ai tifosi.
“Alle ore 15.00 del pomeriggio era previsto che si sarebbe abbattuto sul circuito uno scroscio molto forte di pioggia che avrebbe portato sul tracciato 20mm all’ora di pioggia, quando invece il limite per una monoposto di Formula si aggira sui 5/6mm”, ha commentato il francese ai colleghi di RMC. E proprio domenica pomeriggio, al termine della gara, Charlie Whiting, direttore di gara, avrebbe lasciato intendere che nel paddock sia circolata l’idea della possibilità di cancellare la corsa. Intanto, la Federazione Internazionale ha ufficialmente aperto un’inchiesta per scoprire le cause che hanno portato all’incidente di Jules Bianchi. Sono state poste sotto inchiesta le foto, le immagini video e i dati della telemetria per capire se lo scontro con la gru è dovuto a eventuali guasti alla Marussia del francese.
Eleonora Ottonello
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui