Formula 1 | Gran Premio d’Australia 2025, l’anteprima di Brembo

I freni vengono utilizzati per meno di 8,5 secondi a giro, circa l'11% della durata della gara

Formula 1 | Gran Premio d’Australia 2025, l’anteprima di Brembo

Nemmeno cento giorni dopo la conclusione della stagione 2024, la Formula 1 torna in pista per dare il via alla sua 76.ma edizione. Il campionato si preannuncia entusiasmante, complice il cambio di scuderia di diversi piloti e l’esordio di due giovani talenti provenienti dalla Formula 2, ovvero Andrea Kimi Antonelli e Gabriel Bortoleto. A inaugurare la stagione sarà il Gran Premio d’Australia, che ha già ricoperto il ruolo di apertura dal 1996 al 2005, dal 2007 al 2009 e dal 2011 al 2019. Secondo gli esperti Brembo, l’Albert Park rientra tra i tracciati mediamente impegnativi per l’impianto frenante, con un indice di difficoltà pari a 3 su 5.

I freni vengono utilizzati per meno di 8,5 secondi a giro, circa l’11% della durata della gara. Il circuito presenta sette frenate per ogni tornata: quattro classificate come “High”, due “Medium” e una “Light”. Tra tutte, la curva 11 rappresenta la sfida più ardua per i piloti: una brusca decelerazione da 317 km/h a 133 km/h con un carico sul pedale del freno di 153 kg e una forza di decelerazione di 4,8 g. Durante i 1,8 secondi necessari per completare la frenata, le monoposto percorrono 96 metri mentre la potenza frenante raggiunge i 2.508 kW.

Ferrari e un anniversario speciale

Il 2025 segna il cinquantesimo anniversario della storica vittoria della Ferrari nel mondiale 1975. Dopo oltre un decennio di digiuno, la scuderia di Maranello tornò a imporsi sia nella classifica piloti che in quella costruttori. La svolta avvenne nel GP di Monaco, dove Niki Lauda conquistò il primo successo stagionale per la Ferrari, interrompendo un’astinenza di vittorie nel Principato che durava da vent’anni. Da quel momento, Lauda dominò il resto della stagione, laureandosi campione del mondo.

Niki Lauda a bordo della Ferrari 312T del 1975

L’innovazione dei freni in Formula 1

Parte del successo della Ferrari 312T, la monoposto del 1975, fu dovuto al suo design rivoluzionario. Il cambio trasversale, il motore V12 da 495 cavalli e l’innovativo sistema di sospensioni resero l’auto estremamente competitiva. Tra le novità più rilevanti, l’impianto frenante, che segnò l’esordio di Brembo nelle competizioni con i suoi dischi in ghisa, dando il via a una collaborazione che dura tuttora.

Oggi, dopo oltre quattro decenni, i dischi in carbonio hanno sostituito quelli in ghisa, garantendo spazi di frenata ridotti e una prestazione costante per tutta la gara. I dischi anteriori Brembo, dotati di fori di ventilazione che variano da 1.000 a 1.110 per disco, permettono di dissipare il calore in modo efficiente. Ogni team lavora a stretto contatto con l’azienda italiana per scegliere la soluzione più adatta alla propria monoposto, un dettaglio che continua a fare la differenza in pista.

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