Formula 1 | Ferrari, Vasseur interroga gli ingegneri: “Non raccontiamoci ca**ate!”
Tutto il disappunto del team principal della Rossa dopo la disfatta di Jeddah: "Un passo gara del genere è inaccettabile"
Il post Jeddah della Ferrari, come ovvio che sia dopo la prestazione da mani nei capelli delle due SF-23 è più rumoroso che mai. Fa rumore, e tanto, il disappunto di Frederic Vasseur nel dopo gara, quando intervistato sia da Sky che dai colleghi presenti nel paddock saudita ha iniziato ad utilizzare, anche con toni molto accesi dei concetti chiari e che negli ultimi anni non eravamo certo abituati a sentire dal numero uno del muretto Ferrari. La filosofia della monoposto non sembra essere in discussione visti i buoni risultati in qualifica (ossia quelli che non portano punti, ndr), ma bisogna capire come mai, una volta montate le gomme dure e caricata la macchina di carburante, le prestazioni crollino tutto d’un colpo.
“Agli ingegneri dirò che non dobbiamo raccontarci ca**ate – ha detto Vasseur ai media nel post gara di Jeddah. Dobbiamo capire perché le cose non vanno bene e cambiare, scoprire cosa stiamo sbagliando e spingere. Basta parole inutili: il potenziale della macchina è buono, certamente non come quello della Red Bull, ma possiamo sfruttarlo meglio e non ci riusciamo. Il mio lavoro è quello di trasmettere tranquillità: dobbiamo analizzare la situazione e lottare ancora, mancano 21 gare e a partire da lunedì spingeremo insieme per recuperare ed essere più forti a partire da Melbourne. Non molleremo sicuramente perché non c’è tutto da buttare, in alcuni momenti sembravamo più competitivi rispetto al Bahrain, ma quando sono state montate le gomme dure sono iniziati i nostri problemi. Non si può vedere una macchina che va in prima fila e poi in gara non riesce a stare al passo, non è una cosa immaginabile, quindi bisogna spingere come dei pazzi e capire dove stiamo sbagliando!”.
“Dopo un weekend come questo dobbiamo analizzare la situazione attentamente – ribadisce il francese a Sky. Credo che ci siano anche degli aspetti positivi, perché il primo stint è stato abbastanza buono e Charles è riuscito a rimontare dalla dodicesima posizione fino alla sesta, mentre Carlos è rimasto dietro Stroll. Con le hard ci è mancato il passo, e questo è inaccettabile, quindi dobbiamo correggere tutto ciò il prima possibile. Credo nella SF-23 perché non posso pensare che una vettura vada in prima fila in qualifica e poi in gara abbia tutto un altro passo, si tratta di gestione della macchina, non di concetto. Non voglio parlare di “se” e “ma” per non raccontare balle a me stesso in primis, ma Charles era terzo in Bahrain fino al ritiro e oggi sarebbe partito in prima fila, quindi questo è il lato positivo, mentre quello negativo ci dice che non riusciamo a far funzionare le gomme dure e dobbiamo capire il perché”.
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