Formula 1 | Ferrari: giusto il rinnovo di Vasseur, insensato cambiare ora
La Scuderia di Maranello sceglie la continuità alla vigilia di un nuovo ciclo regolamentare

La Ferrari ha annunciato questa mattina presto il rinnovo di Frederic Vasseur come team principal. L’accordo, si legge nella nota della Scuderia è di natura pluriennale, quindi di almeno due anni. Una prassi ormai in Formula 1 quella di non divulgare con esattezza la durata dei contratti. Il manager francese ha preso il timone del team con sede a Maranello nel gennaio 2023, a seguito di una gestione negativa da parte di Mattia Binotto, oggi uomo di punta di Audi. Il lavoro di Vasseur non è stato facile sin dai primi giorni, quando la SF-23, oramai fatta e finita appena ha messo piede in fabbrica è risultata essere una monoposto pessima e lontanissima parente di quella ammirata per una buona parte del 2022.
Da quel momento un cambio radicale di uomini e compiti e che hanno portato a una SF-24 in grado di giocarsi il mondiale costruttori fino all’ultima curva di Abu Dhabi, un dettaglio non indifferente e che per molti è passato in secondo piano negli ultimi mesi. Certo, non si è vinto nulla, è un dato di fatto inappuntabile, ma per la prima volta dopo anni di magrissimi risultati, la Ferrari è riuscita ad essere protagonista fino all’ultima gara. Nel 2025 un taglio netto con il passato, a cominciare dalla monoposto, la SF-25, vettura che, purtroppo per i ferraristi, non ha dato la men che minima continuità al progetto dell’anno passato, anche per un via vai di gente di spicco nel reparto tecnico e che non ha certamente aiutato il lavoro all’interno della fabbrica di Maranello nel cuore della passata stagione, da Cardile in Aston Martin all’arrivo di Loic Serra.
L’approdo di Hamilton in rosso, per molti vista come una mera operazione di marketing e nulla più visti i risultati fino a questo momento deludenti del sette volte campione del mondo, ha messo in qualche modo sotto scacco il mondo Ferrari: Lewis non è certamente uno che le manda a dire, e se qualcosa non va, lo fa subito notare, anche pubblicamente se necessario, per dare quella scossa che forse a Maranello mancava da tanto, troppo tempo. L’ex Mercedes ha anche “urlato” a gran voce la permanenza di Vasseur, sulla graticola nelle ultime settimane, ma ritornato sui binari grazie anche agli ultimi aggiornamenti portati sulla monoposto, e parliamo del fondo di Zeltweg e delle sospensioni posteriori di Spa-Francorchamps.
Il manager francese, dunque, viene “blindato”, perché cambiare ulteriormente adesso, a ridosso di un nuovo ciclo regolamentare corposissimo, voleva dire non solo mandare all’aria tutto il lavoro fatto finora, ma dare anche una sorta di alibi alla Ferrari in merito a possibili debacle future (e diciamoci la verità, non del tutto impossibili, ndr). “Scherzi” a parte, Vasseur è il team principal che più di tutti ha portato in alto la Scuderia in classifica negli ultimi anni, è una verità, magari scomoda per chi vorrebbe la sua testa, ma tale è. Forse per la prima volta dopo tanto tempo si sceglie la continuità con cognizione di causa, ma attenzione, perché il 2026 è già dietro l’angolo, e non si può sbagliare.
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