Ferrari | Sainz: “Non mentirò, è stato emozionante. Sono orgoglioso di questi quattro anni”
"Abbiamo lavorato per lottare nel campionato mondiale", ha detto Carlos
E’ visibilmente emozionato Carlos Sainz per la sua ultima gara con la Ferrari. Un secondo posto che forse non rende giustizia all’impegno messo dallo spagnolo ieri, perché avrebbe meritato di concludere con una vittoria, ma Norris era troppo nel complesso più veloce. Una storia di quattro anni e che si è conclusa con un mondiale costruttori solamente sfiorato, ma con ricordi e lacrime che, quantomeno per la domenica sera di Abu Dhabi, hanno preso il sopravvento. Adesso è il momento di una nuova avventura con la Williams.
“Sì, devo ammettere di avere sentimenti contrastanti – ammette Sainz in conferenza stampa. Entrando in questa gara, l’obiettivo principale era vincere il campionato costruttori, e ce l’abbiamo fatta. La McLaren ha fatto un lavoro incredibile, con Lando impeccabile per tutto il weekend. Complimenti a loro, se lo sono meritato. Per quanto mi riguarda, ho fatto il possibile per rimanere competitivo. Sapevamo in anticipo che la McLaren aveva uno o due decimi di vantaggio, e questo era sufficiente per creare quel margine di sicurezza durante la gara. Il primo stint è stato positivo: sono riuscito a mantenermi vicino e a mettere pressione, soprattutto quando Charles stava recuperando. L’incidente di Oscar al primo giro ci ha dato una piccola speranza, ma poi le cose sono cambiate. Con le gomme Hard, la McLaren ha incrementato il ritmo, guadagnando due o tre decimi al giro, abbastanza per tenersi al sicuro. Abbiamo dato tutto, Charles ed io, e sono orgoglioso dello sforzo”.
“Non mentirò, è stato emozionante. L’ultima volta sulla griglia con un gruppo con cui ho condiviso quattro anni fantastici e, probabilmente, l’ultima volta in una Ferrari. Ho cercato di godermi ogni momento e di dare il massimo per la squadra. Dopo la gara, è stato dolceamaro. È difficile descrivere l’emozione di lasciare una squadra così speciale. Durante i giri finali, spingevo al massimo, ma una parte di me cercava di assorbire ogni sensazione della macchina, sapendo che avrei dovuto ricordarmene nei giorni successivi per affrontare la nuova sfida. Ora, però, sono motivato per il futuro e pronto a lavorare per rendere la Williams competitiva”.
“Gestire la gara è stato complicato. Abbiamo provato l’undercut sperando in un errore della McLaren, ma non è bastato. Quando Lando è rientrato in pista davanti, ho dovuto scegliere se spingere subito per entrare nel DRS o conservare le gomme per metterlo sotto pressione alla fine. Alla fine, il loro ritmo con la Hard era superiore di un paio di decimi, sufficiente per tenermi a distanza. Anche se avevamo buone sensazioni con le Medium, la situazione è cambiata con le Hard. Qui sono emersi i punti di forza della McLaren e i limiti della nostra macchina”.
Sainz, l’orgoglio di essere Ferrari e uno sguardo alla Williams
“Sono estremamente orgoglioso del mio percorso in Ferrari. In questi quattro anni abbiamo lavorato per riportare la squadra a lottare per il titolo mondiale. Anche se quest’anno non ci siamo riusciti, credo che la Ferrari sia pronta a competere per il campionato l’anno prossimo. Charles e il team hanno ottime possibilità. Guardando indietro, sono particolarmente fiero di quest’ultimo anno, che è stato mentalmente molto impegnativo. Ho mantenuto la concentrazione nonostante le difficoltà e ho dato tutto per chiudere con risultati positivi, tra cui una vittoria in Messico. So che non è facile mantenere motivazione e determinazione in situazioni simili, ma ci sono riuscito, ed è una cosa di cui vado fiero”.
“Non so quanto tempo ci vorrà per tornare a competere ai massimi livelli, ma sono determinato a dare tutto per riportare la Williams dove merita di stare. Questo team ha una storia incredibile, e penso di poter contribuire con la mia esperienza. Sono motivato come non mai e pronto ad affrontare questa sfida. La Williams appartiene alla lotta per i podi e le vittorie, e il mio obiettivo è fare tutto il possibile per accelerare il processo di crescita. Non vedo l’ora di lavorare con il team e di spingere tutti nella stessa direzione per rendere di nuovo competitiva una squadra storica come la Williams”.
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