F1 | Ferrari: sospensione da 3 milioni di euro bocciata già al simulatore

FUnoAnalisiTecnica: il nuovo sistema era stato sconsigliato da uno dei piloti

F1 | Ferrari: sospensione da 3 milioni di euro bocciata già al simulatore

Dopo quattro mesi dall’introduzione del nuovo sistema di sospensioni posteriori della SF-25, emergono dettagli che spiegano meglio perché questo intervento da parte della Ferrari non abbia prodotto i risultati sperati. L’aggiornamento, previsto per il Gran Premio del Belgio, era nato con l’obiettivo di migliorare il comportamento della vettura, ma sin dalle prime analisi interne erano emersi dubbi significativi.

Già prima di portare i pezzi in pista, i tecnici avevano riscontrato problemi nei test al banco, strumenti che riproducono le condizioni reali del circuito. Le perplessità sono state poi confermate nei test pre-stagionali in Bahrain, dove la Scuderia ha avuto difficoltà a gestire il retrotreno, costringendo spesso la monoposto a correre più alta da terra rispetto a quanto previsto dal progetto.

Questo limite ha impedito alla SF-25 di sfruttare appieno la propria aerodinamica. In alcune gare, come in Cina, avvicinare troppo il fondo all’asfalto causava un consumo eccessivo della tavola di legno posta sotto la vettura, elemento controllato dalla FIA. La Ferrari non è mai riuscita a gestire questa componente come hanno fatto altre squadre, che sono state più efficaci nello spostare l’usura verso le zone meno critiche.

Per provare a migliorare la situazione, la squadra ha deciso di concentrare gli sforzi sulla sospensione posteriore, modificando il punto in cui uno dei bracci si collega al telaio. L’obiettivo era rendere più stabile la vettura nelle frenate e nei cambi di direzione. Questo intervento non ha risolto i limiti strutturali della monoposto, pur offrendo ai tecnici una gamma più ampia di regolazioni.

Sospensione bocciata ancor prima di essere montata sulla SF-25

Stando alla notizia rilasciata dai colleghi di FUnoAnalisiTecnica, la Ferrari avrebbe investito ben oltre due milioni e mezzo di euro in questo aggiornamento. La cifra è importante, soprattutto perché l’intervento non ha comportato un rifacimento totale della sospensione e ha inciso sul budget stagionale, limitando altri sviluppi. Prima di dare il via alla produzione, il nuovo sistema era stato testato al simulatore da tre piloti incaricati di valutare le modifiche.

Uno di loro, dopo due giorni di prove approfondite, aveva chiaramente sconsigliato di procedere perché l’aggiornamento non risolveva i problemi principali della vettura. Nonostante tutto, la Ferrari ha scelto comunque di costruire i nuovi componenti. Dopo ulteriori verifiche, che non avevano convinto del tutto, sono stati generati ulteriori ritardi. Alla fine, l’aggiornamento è arrivato in pista e ha offerto qualche vantaggio nella possibilità di regolare meglio l’assetto, ma non ha permesso di superare i limiti che affliggevano la SF-25 sin dall’inizio. Il problema principale, ovvero la difficoltà nel correre alle altezze da terra ideali è rimasto sostanzialmente irrisolto.

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