Ferrari | Le tensioni tra Leclerc e Sainz sono inutili: a ognuno il proprio compito

Quanto accaduto a Barcellona non serve, le necessità del team sono altre

Ferrari | Le tensioni tra Leclerc e Sainz sono inutili: a ognuno il proprio compito

La Ferrari è uscita un po’ ridimensionata dal Gran Premio di Spagna. La Scuderia di Maranello ha chiuso al quinto e sesto posto con Leclerc e Sainz, dopo un weekend nel quale sulla SF-24 è stato montato un aggiornamento importante, che però non sembra aver dato i suoi frutti al 100% su un tracciato con curve veloci e molto lunghe, tallone d’Achille evidentemente di questa monoposto. Diverse le questioni che vanno risolte all’interno del box, con la qualifica che si è dimostrata essere un punto debole della monoposto in queste prime dieci gare del mondiale 2024, e Barcellona lo ha confermato.

Non si parla soltanto di questioni tecniche però nel post Montmelò. A tenere banco è anche il rapporto interno tra i due piloti: Leclerc e Sainz sono venuti a contatto nelle primissime battute del Gran Premio, col pilota spagnolo che ha evidentemente disubbidito alle direttive che sono state prese la mattina nel briefing pre gara, e che solitamente dà un po’ le linee guida, specialmente in una corsa che prevedeva una gestione gomme nella prima parte, partendo con le soft e che solitamente a Barcellona durano al massimo due curve.

Tensione Ferrari, evitare manovre senza senso

Il pilota monegasco ha manifestato tutta l’insofferenza possibile per l’atteggiamento del compagno di squadra. Va detto come Sainz sia da sempre incline a ignorare alcune direttive, lo abbiamo già visto negli anni passati, e in questo 2024 molto particolare per lui, sapendo di non essere più nei piani della Ferrari, sembra gli dia campo libero sul fare un po’ quello che gli pare. Con tutto il bene che si può volere a Carlos, onestamente, quella manovra su Leclerc, all’esterno e come se non ci fosse un domani, in quel frangente della gara, non ha alcun senso di esistere. Le parole di Charles sono state chiare: “Avevamo pianificato di gestire le gomme nel primo stint”. Beh, quello è tutto fuorché una gestione degli pneumatici. Che poi per carità, si può discutere o meno su quanto la Formula 1 sia gestionale, ma in quel momento erano tutti sulla stessa strategia, perfino Verstappen al comando era in gestione.

Complicare così quella parte di gara già di per sé difficile al compagno, rischiando un patatrac vergognoso e danneggiando anche l’ala non è certamente un lavoro di squadra, ma con un Sainz che deve dimostrare al mondo di essere un grande pilota, perché è chiaro che il suo obiettivo primario sia questo, fa mettere da parte una lucidità che invece lo spagnolo ha dimostrato di avere negli anni. Bravo il team principal Vasseur a minimizzare davanti alle telecamere, mentre nel retro box avrà sicuramente avuto qualcosa da ridire. Qualcuno conta balle quindi, o Leclerc o Sainz. Al momento però i problemi reali della Ferrari sono altri, e probabilmente siamo nel bel mezzo di una tempesta tecnica senza precedenti, tra Cardile, Newey e compagnia cantante, e per riprendere la retta via serve unione di intenti, e soprattutto certe scaramucce sarebbe meglio evitarle.

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