Ferrari: Alonso e Massa motivati per Singapore

Ferrari: Alonso e Massa motivati per Singapore

La quarta edizione del Gran Premio di Singapore, in programma questo week end, segna l’inizio di un periodo frenetico, con sei gare nell’arco di dieci settimane, di cui l’ultima il 27 novembre, in Brasile.

L’anno scorso, la Scuderia Ferrari è stata in corsa fino alla fine per entrambi i titoli, come del resto è avvenuto in tante altre occasioni. Quest’anno invece sarà diverso, dal momento che un’altra squadra ed un altro pilota hanno dominato le precedenti tredici gare. Sei GP significano, tuttavia, sei opportunità in più per cercare di vincere delle gare. Per questo le motivazioni della Scuderia restano inalterate. Il terzo gradino del podio di Fernando Alonso a Monza, due settimane fa, ha promosso il pilota spagnolo al secondo posto nella classifica Piloti, portandogli una dose extra di fiducia per finire l’anno con la “medaglia d’argento”, a cominciare proprio da Singapore, dove nel 2010 è scattato dalla pole position.

Ugualmente determinato il compagno di squadra Felipe Massa, per il quale la scorsa settimana è stato il decimo anniversario del primo test al volante di una Formula 1. L’aver alle spalle una così lunga esperienza ai massimi livelli non ha tuttavia offuscato la sua voglia di vincere: “Cos’è cambiato tra il Felipe di allora ed il Felipe di oggi?”. “Ho maturato maggiore esperienza e maggiore sicurezza nelle mie capacità”- ha commentato il brasiliano -“Il Felipe dei primi anni avrebbe sempre voluto essere il più veloce ad ogni giro. L’esperienza ti insegna invece a capire quand’è il momento di spingere e quand’è meglio risparmiare la vettura e le gomme. Non so come immaginarmi nei prossimi dieci anni. Spero però di continuare a correre per molto tempo ancora “.

Massa ha disputato nel 2008 la prima edizione di questo GP, scattando dalla pole. Saltato il 2009 per l’infortunio di cui è rimasto vittima quell’anno a Budapest, il 2010 l’ha visto partire dal fondo dello schieramento a causa di un problema in qualifica e terminare la prova settimo.

Quando si tratta di descrivere le motivazioni personali che animano la Scuderia, molti membri del team hanno recentemente usato l’espressione “la Ferrari resta sempre la Ferrari” per spiegare le ragioni dell’impegno in una stagione che probabilmente non porterà ad alcun titolo. Cercando spiegazioni più oggettive, la Scuderia Ferrari è terza nella classifica Costruttori con 71 punti di distacco dalla McLaren ma la lotta per il secondo posto è ancora matematicamente aperta. Le restanti gare forniranno inoltre un importante banco di prova per testare alcune componenti che potrebbero essere utilizzate sulla vettura del 2012. L’attenzione dei progettisti è ora rivolta verso la vettura del prossimo anno, anche se la 150° Italia presenterà alcuni aggiornamenti aerodinamici riguardanti soprattutto l’ala posteriore, programmate prima che il team decidesse di dedicarsi alla vettura del prossimo anno.

Gli aggiornamenti introdotti per Singapore sono finalizzati a raggiungere il massimo carico aerodinamico su questo circuito cittadino che ha una velocità media superiore rispetto al “cugino” più illustre, il circuito di Monaco.

Mentre ci sono alcune somiglianze, compreso il fatto ovvio che trattandosi di due tracciati cittadini le barriere sono molto vicine alla pista e la pavimentazione non è del tutto uniforme, non mancano tuttavia sostanziali differenze.

Calore e umidità che a Singapore sono tra i più elevati riscontrati durante tutto l’anno aumentano infatti il grado di difficoltà di questa prova. Anche se si tratta di una gara in notturna, questo appuntamento resta una sfida difficile per i piloti, soprattutto perché si tende a correre fino al limite delle due ore imposte dai regolamenti F1.

Insolitamente, durante prove libere, qualifiche e gara, piloti e tecnici devono tenere ben in considerazione il fatto che le temperature calano ad ogni sessione.

I fondi delle vetture, nonostante la recente riasfaltatura, sono leggermente rialzati per meglio fronteggiare tutte le irregolarità del tracciato, mentre i freni richiedono un maggiore raffreddamento rispetto al solito, a causa delle elevate temperature e della lunghezza del circuito di Marina Bay che vanta ben 23 curve.
Proprio a Singapore, Pirelli tornerà all’accoppiata di gomme Soft e Supersoft, una combinazione che meglio si adatta alla 150° Italia, anche se non si tratta di una soluzione miracolosa: “Certamente è positivo poter decidere quale mescola usare”- ha commentato Massa- “Ma gli pneumatici da soli non possono fare la differenza”.

Nella prima edizione di questo GP, la stampa aveva riportato le perplessità degli addetti ai lavori di fronte ad una gara in notturna che richiedeva di guidare con una luce artificiale, portando in primo piano le problematiche legate a turni di lavoro ad ore inoltrate. Entrambe le problematiche si sono rivelate infondate, in quanto la visibilità si è dimostrata eccellente grazie alla sofisticata illuminazione, di gran lunga superiore rispetto a quella di altri eventi sportivi. Anche la preoccupazione per il “turno di notte,”si è in realtà dimostrata poco rilevante perché, mantenendo il fuso orario europeo fin dal momento dell’arrivo, il jet lag è ridotto al minimo.

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