Felipe Massa: “Alonso in difficoltà con la McLaren? Dio sa quel che fa…”
Il pilota brasiliano si gode la sua rinascita, prendendosi una piccola rivincita...
Quarto nel mondiale, due podi già conquistati, quella di Felipe Massa in questi due anni trascorsi alla Williams assurge le fattezze di una vera e propria rinascita. Del pilota incerto e criticato da tutti degli ultimi anni in Ferrari è rimasto ben poco. Felipe è tornato ad essere quel pilota brillante e consistente ammirato fino al 2009. Una vera e propria fenice, che però non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
“In Ferrari ero sempre considerato il fratello minore di qualcuno – dichiara Massa in un’intervista a Repubblica – all’inizio della mia avventura in rosso ero felice. Poi le cose sono cambiate, quando è arrivato Alonso. Mi guardavo intorno e vedevo che improvvisamente non avevo più potere sulle cose, sui dettagli. Il nostro è uno sport fatto di dettagli. E quelli li puoi cambiare solo se hai potere. Il potere è tutto. E io l’avevo perso. Il sintomo più evidente era proprio quello: non mi sentivo più importante. E bastava incrociare lo sguardo della gente intorno a me per capirlo. Era impossibile essere felice”.
Felipe comunque ammette di avere ottimi ricordi della sua carriera alla corte di Maranello: “La mia storia con la Ferrari è stata molto bella, intensa, sincera, come gli applausi di Monza dimostrano. Ma era arrivato il momento di sentirmi di nuovo importante”.
E sentirsi importante nella Ferrari targata Alonso era diventato quasi impossibile: “Tante volte ho pensato che avrei dovuto più duro ed egoista – ha continuato Felipe – Però poi mi ritrovo a fare il bilancio della mia vita. Mi sono successe tante cose, ho rischiato la vita a Budapest, sono stato amico di una leggenda come Schumacher e di un ragazzo d’oro come Bianchi, ho attraversato due o tre epoche di questo sport, ho subito ingiustizie e visto porcherie di ogni tipo, sono stato costretto a lasciarmi superare dal mio compagno di squadra, ed è stato il momento peggiore della mia vita, ma ho anche vinto tanto e gioito e soprattutto mi sono divertito”.
Anche dal tenore di queste parole si nota come Massa non abbia mai veramente perdonato la Ferrari per quell’ordine di scuderia datogli ad Hockenheim nel 2010, quel “Fernando is faster than you” che spense definitivamente il Massa ferrarista, demotivandolo e svuotandolo.
“Avevo bisogno di cambiare aria per dare vita ad un nuovo inizio. E per fortuna ho cambiato al momento giusto, e per la squadra giusta. La Williams aveva appena siglato il contratto con la Mercedes e aveva chiuso l’accordo con Martini. Stava rinascendo, siamo rinati in due: le mancava solo quello che avevo da darle io. Alonso? Sono sicuro che non è contento alla McLaren. Pensando a tutto quello che è riuscito a fare in carriera, vederlo così fa effetto. Ma dio sa sempre ciò che fa. Se fa qualcosa di bello o di brutto per te, bè c’è sempre un motivo”.
Perché la vendetta è un piatto che va gustato freddo. Cinque podi in due anni alla Williams, amato ancora dai tifosi Ferrari che non l’hanno dimenticato, stimato a Grove dove ha portato velocità ed esperienza in squadra. E’ un Massa sereno e nel pieno della maturità agonistica. “E non ce l’ho con chi prima mi criticava, sono contento di aver fatto cambiare idea a molti”. Si Felipe, è così.
Antonino Rendina
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