F1 | Williams, Albon: “Punti troppo lontani, ma ci abbiamo provato”
Cinque secondi per Latifi dopo il contatto con Schumacher: "Nulla da obiettare, penalità giustificata"
Alexander Albon ha provato, anche al COTA, a portare la Williams in zona punti, ma stavolta nemmeno la magia dei capelli tinti sembra funzionare. Il thailandese termina la gara non molto lontano dalla zona punti, in dodicesima posizione. Un bloccaggio nelle prime tornate costringe Albon a rientrare prematuramente ai box, ma ogni strategia non riesce a risollevare le sorti della sua gara. Alla fine taglia il traguardo in dodicesima posizione.
“Abbiamo lottato davvero oggi, abbiamo dato tutto. La mia partenza è stata complicata, ho subito un bloccaggio in curva uno e per i primi dieci giri c’erano parecchie vibrazioni, ed è per questo che siamo dovuti rientrare ai box in anticipo – ha spiegato Albon – è un peccato, ma non credo che avessimo la velocità per rientrare in zona punti, di certo ci eravamo vicini. La pista era complicata e abbiamo fatto del nostro meglio, oprando per una strategia aggressiva, ma c’era troppo degrado e speravo di poter ripetere la difesa di Spa, tenendoli dietro il più possibile, ma le gomme erano andate e non ho più potuto far nulla. Forse i punti erano troppo per noi, ma avevamo una buona opportunità“.
Gara complicata anche per Latifi, che si rende autore di un testacoda durante i primi giri, finendo sul fondo del gruppo. Grazie alle Safety Car rientra in gara, ma poi un contatto con Mick Schumacher gli procura una penalità di cinque secondi. Il risultato, però, non cambia, e Latifi taglia il traguardo per ultimo.
“La vettura si è rivelata migliore di quanto mi aspettassi, ma era comunque complicato guidarla. Ho fatto un errore all’inizio della gara, mi sono girato, sono rimasto sorpreso dalla reazione della vettura nelle curve veloci. Non sono riuscito a fare alcuna simulazione ad alto carico di benzina, per cui stavo testando la vettura giro dopo giro – continua Nicholas – siamo tornati in gara grazie alla Safety Car ma alla fine mi sono ritrovato a lottare con vetture molto più veloci della nostra, ho tentato di difendermi rovinato la mia gara, ma così facendo ho aiutato il team. La penalità che ho ricevuto è giustificata, non ho nella da controbattere. Non era di certo intenzionale, ho cercato di frenare, ma c’è stato il bloccaggio e non sono riuscito a girare“.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui