F1 | Sprint Race, Brawn precisa: “Non vogliamo distruggere il GP, resta l’evento vitale del weekend”

"Se non funziona, alzeremo le mani e ci ricrederemo", ha ammesso il direttore sportivo del Circus

F1 | Sprint Race, Brawn precisa: “Non vogliamo distruggere il GP, resta l’evento vitale del weekend”

La Sprint Race è la grande novità che, in tre appuntamenti che non sono stati ancora specificati, dovrebbe aggiungere maggiore imprevedibilità e spettacolo in questa stagione. Parlando dell’evoluzione di questi particolari weekend di gara, Ross Brawn ha ammesso che il GP domenicale resterà il fulcro dell’evento. Inoltre il direttore sportivo del Circus ha sottolineato come questi cambiamenti siano stati apportati per dare maggior rilievo all’azione in pista del venerdì e del sabato.

La sprint race ha l’intenzione di espandere l’intero weekend – ha dichiarato Brawn – Non ha lo scopo di avere un impatto sull’evento di gara. Il Gran Premio è ancora l’evento vitale del fine settimana. Vogliamo coinvolgere i fan per tutto il weekend. La gara della domenica è fantastica e non vogliamo distruggerla, ma vogliamo aumentare l’impegno di venerdì e sabato. Guardare la sessione di prove libere del venerdì è divertente ma non c’è un fine. Ma in questi eventi avremo il format qualificazione. Penso che sarà una grande aggiunta. È improbabile che ci siano dei pit stop, quindi sarà una gara pulita. Saranno circa 30 minuti, 100 km di azione”.

Brawn ha poi rivolto l’attenzione ai fan, che sono i destinatari diretti questa promozione: “Vogliamo vedere come si impegnano con esso e se il formato corto è attraente, è gratuito e se funziona con la gara principale. Riteniamo che lo sarà. Riteniamo che sarà molto eccitante. Una delle sfide è stata trovare un formato che avesse il giusto equilibrio tra il darci l’opportunità di avere un’entusiasmante corsa di venerdì e sabato ma che non togliesse nulla all’evento principale. Abbiamo dovuto trovare quell’equilibrio. Ognuno aveva un’opinione diversa su come dovrebbe essere. Si trattava anche di trovare una soluzione economica e logistica che non avesse un impatto troppo grave sui team. Vogliono questo evento, ma stanno tutti lavorando a sfide enormi e abbiamo dovuto trovare una soluzione che funzionasse con loro senza compromettere l’evento”.

Da parte del direttore sportivo del Circus non è mancato un pensiero anche per i piloti: “Hanno una mentalità aperta riguardo al formato. Questo è tutto ciò che chiediamo, che i piloti tengano una mente aperta in modo da poter valutare questo evento e poi decidere se in futuro costituirà una caratteristica della stagione di F1. Se non funziona, alzeremo le mani e ci ricrederemo”.

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