F1 | Russell e il ruolo di Presidente della GPDA: “Non mi aspettavo così tanta politica”
George Russell e il ruolo della politica nella GPDA
F1 Russell GPDA – George Russell, pilota di Formula 1 e Direttore della Grand Prix Drivers’ Association (GPDA), ha rivelato che le complessità politiche legate all’incarico – assunto nel 2021 – sono state un’autentica sorpresa. Succeduto a Romain Grosjean, il britannico è attualmente l’unico membro della GPDA ancora in attività e collabora attivamente con Alexander Wurz e la consulente legale Anastasia Fowle. Un impegno che ha visto momenti di grande tensione, come il quasi sciopero a seguito dell’attacco missilistico durante il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2022.
Russell e il peso nella politica nella GPDA
Recentemente, le tensioni con Mohammed Ben Sulayem si sono intensificate sul tema della libertà di espressione dei piloti. La Grand Prix Drivers’ Association ha inviato una lettera alla FIA chiedendo che i propri membri vengano trattati come “adulti” e criticando la posizione del presidente in merito alle dichiarazioni pubbliche degli atleti. Tuttavia, non è giunta alcuna risposta ufficiale, e Ben Sulayem ha successivamente ridimensionato la questione, affermando che la gestione del motorsport non è un ambito in cui i piloti debbano intervenire.
Il punto dopo Abu Dhabi
Russell ha commentato la situazione durante il Gran Premio di Abu Dhabi, esprimendo il proprio stupore per la natura politica del ruolo: “Quando ho accettato la posizione di direttore della GPDA, non pensavo che avrei avuto così tanto da fare né che sarebbe stato così politico. Credevo fosse più legato alla sicurezza e agli aspetti sportivi, dove volevo impegnarmi maggiormente. Tutti noi siamo uniti nel voler il meglio per questo sport. Chiediamo trasparenza e siamo pronti a supportare la FIA. E’ tutto molto semplice.”
Ad ogni modo, il ruolo dell’inglese nell’associazione si conferma centrale in una fase di cambiamenti per la Formula 1, con le relazioni tra piloti e istituzioni sotto i riflettori. La sua capacità di mediare tra le parti potrebbe rivelarsi decisiva per affrontare le sfide che attendono la categoria nei prossimi anni.
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