F1 | Renault, la fabbrica di Enstone chiuderà il 30 marzo
"Queste date potrebbero essere soggette a variazioni alla luce dell'evolversi della situazione", si legge nella nota
Anche la Renault, così come gli altri team si adegua allo stop forzato delle attività. Il tutto è stato anticipato a marzo/aprile per via dell’emergenza dovuto al Coronavirus e che costringerà la Formula 1 a correre anche durante la pausa estiva di agosto. La squadra francese ha disposto quindi la chiusura delle sedi di Enstone (principale) e Viry-Chatillon, implementando anche lo smart working ove necessario.
“La Renault Sport Racing ha preso delle decisioni in merito all’urgenza attuale, e deve essere coerente con le disposizioni del governo francese e quello inglese, la politica del Groupe Renault, ma anche quella delle autorità della Formula 1. La prima di queste decisioni è stata quella di supportare la McLaren dopo il ritiro dal Gran Premio d’Australia per via del test positivo nel paddock, e quindi quella di rimpatriare rapidamente il personale del team da Melbourne. Successivamente abbiamo chiesto loro di non tornare subito a Enstone o Viry-Chatillon prima di quattordici giorni, facendo lavorare da casa chi fosse in grado di farlo”.
“A seguito delle misure adottate dal governo francese e attuate da lunedì sera, la direzione della Renault Sport Racing ha deciso di chiudere la sede di Viry-Chatillon dalla serata di venerdì 20 marzo a domenica 5 aprile. Abbiamo implementato un sistema di lavoro da casa per quanto riguarda Enstone, e sarà obbligatorio per tutti i dipendenti in grado di farlo da lunedì 23 marzo. In considerazione della crescente situazione in Europa, dopo le discussioni tra team, Formula 1 e FIA, è stato deciso che la chiusura estiva sarebbe stata anticipata e prolungata di una settimana. In questo contesto stiamo pianificando la chiusura della sede di Enstone da lunedì 30 marzo a domenica 19 aprile. Chiaramente queste sono le misure iniziali, potranno subire variazioni alla luce dell’evolversi della situazione”.
“Adesso inizieremo una fase di discussioni approfondite con Formula 1, FIA e gli altri team per definire e mettere in atto le misure necessarie affinché il nostro sport possa superare queste circostanze eccezionali. Di fronte alle prossime sfide, la responsabilità e la solidarietà devono prevalere per ridurre l’impatto di questa cristi sanitaria”.
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